In programma da venerdì 18 marzo fino a domenica
18 dicembre, il festival
si presenta come un unicum nel panorama delle rassegne musicali,
proponendo sedici concerti suddivisi in quattro momenti magici
dell’anno: l’inizio delle stagioni, scanditi da equinozi e
solstizi. Si
svolgerà da venerdì 18 a domenica 20 marzo (primavera); da
venerdì 17 a
domenica 19 giugno (estate); da venerdì 23 a domenica 25
settembre
(autunno); da venerdì 16 a domenica 18 dicembre (inverno).
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Le stagioni dell’anno saranno così
nuovamente accolte dalle note dei
compositori più amati, interpretate da musicisti di fama
internazionale
per un viaggio attraverso cinque secoli di musica.
Saranno sul palco circa venti artisti provenienti da
tutto il mondo (tra
cui Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Iran e
Israele): dai
pianisti Ramin Bahrami, Antonio Ballista e Alexander
Lonquich, al
violoncellista Robert Cohen, al violinista Philippe
Graffin. Senza
dimenticare i giovani talenti, che hanno già ricevuto
apprezzamenti in
diversi palcoscenici europei, come Francesca Dego
(violino), Francesca
Leonardi (pianoforte) e i fratelli del Trio Broz
(violino, viola e
violoncello).
A fare da sfondo ai concerti sarà il paesaggio delle
Langhe, capace di
trasformarsi in mille intensità cromatiche durante lo
sfumare di una
stagione in un’altra e di presentarsi con profumi,
sapori e proposte
enogastronomiche sempre nuovi in ogni periodo dell’anno.
«Il successo della prima edizione –
commenta il direttore Nicola
Campogrande – è stato sorprendente: ad ogni concerto
l’Auditorium si è
riempito di un pubblico attento, esigente, festoso, e
ogni volta i
sorrisi in sala e la generosità degli applausi hanno
confermato il
piacere fisico, intellettuale, spirituale che la musica
è riuscita a
recare con sé. Per questo, e con un senso di enorme
gratitudine nei
confronti degli ascoltatori che ci hanno seguito,
abbiamo voluto
programmare un’edizione del festival ancora più
ambiziosa, con musicisti
e programmi che sapranno incuriosire anche le orecchie
più esigenti». |
Cambi di Stagione è associato con il Charleston Manor Festival
(Gran
Bretagna), festival estivo dedicato alla musica da camera,
diretto dal
voloncellista Robert Cohen.
A dare il benvenuto alla primavera sarà Ramin Bahrami,
considerato uno
tra i più interessanti interpreti bachiani viventi. Nato a
Teheran, dopo
la rivoluzione politica del suo Paese, Bahrami trova rifugio in
Italia,
dove si diploma in pianoforte con Piero Rattalino al
Conservatorio di
Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica
“Incontri col
Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für
Musik di
Stoccarda, e si perfeziona tra gli altri con Rosalyn Tureck,
l’artista
che ha maggiormente influito sulla sua conoscenza dell’opera
pianistica
di Bach. Il primo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro
Bellini
di Catania. Da questo momento si susseguono le esibizioni
presso le
maggiori istituzioni musicali d’Italia, e nel 2008 alla Wigmore
Hall di
Londra. Nel 2009 Decca Universal (con la quale ha un contratto
in
esclusiva) ha pubblicato Ramin Bahrami plays Bach, box di sei cd
con
tutte le registrazioni bachiane incise fino a quel momento e una
selezione di esecuzioni live.
È in uscita (22 marzo) l’album Johann Sebastian Bach: Piano
concertos
(Decca), realizzato don la Gewandhausorchester di Lipsia,
diretta da
Riccardo Chailly.
A Monforte Bahrami eseguirà due concerti e, a segnare una
assoluta novità
nella sua carriera, proporrà la sua interpretazione anche di
pagine non
bachiane: venerdì 18 marzo (ore 21) eseguirà Wasserklavier di
Luciano
Berio, uno dei Six Encores, scritti tra il 1965 e il 1990,
caratterizzati da forma breve, aforistica e solo apparentemente
disimpegnata, e di Joahannes Brahms presenterà i Sei pezzi per
pianoforte op. 118. Johann Sebastian Bach sarà invece in
programma con
la Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005 l’Adagio in sol
maggiore BWV
968 (trascritto per tastiera dello stesso Bach) e la Partita n.
6 in mi
minore per clavicembalo BWV 830.
Sabato 19 marzo alle ore 21 insieme agli Archi dell'Orchestra
Filarmonica di Torino e a Sergio Lamberto (maestro
concertatore),
Bahrami presenterà in prima esecuzione assoluta Energy/Fly, la
versione
per orchestra d'archi del nuovo quartetto del giovane
compositore
francese Régis Campo, appositamente preparata per Cambi di
Stagione.
Energia, allegria ed umorismo sono le caratteristiche del brano
che,
nella sua versione quartettistica, ha debuttato con successo in
Giappone
lo scorso giugno.
Bahrami e gli Archi dell’Oft proporranno quindi due concerti per
clavicembalo di Bach, arrangiamenti da pezzi composti in origine
per
violino, oboe o flauto e orchestra, scritti in larga parte dal
compositore durante la sua permanenza a Köthen tra il 1717 e il
1723. Si
tratta del Concerto in re maggiore per clavicembalo e archi BWV
1054,
trascrizione quasi fedele del concerto per violino BWV 1042,
abbassato
di un tono, e del Concerto in la maggiore per clavicembalo e
archi BWV
1055, lavoro maturo e molto elaborato, basato su un concerto per
oboe.
Dalla raccolta di preludi e fughe Il clavicembalo ben temperato,
gli
Archi dell’Oft proporranno anche Preludio e fuga a 3 voci n. 4
in do
diesis minore BWV 873 e Preludio e fuga a 3 voci n. 24 in si
minore BWV
893, nelle trascrizioni per orchestra d’archi di David Del
Puerto.
Domenica 20 marzo alle ore 12 sarà protagonista l’arpa di
Floraleda
Sacchi, una delle più originali arpiste sulla scena
internazionale, da
sempre dedita al repertorio solistico e alla musica da camera.
Suona in
importanti sale e festival in tutto il mondo e ha pubblicato
diversi
album tra cui: Minimal Harp (2008, Decca), un progetto per arpa
sola;
Harp Dances (2010, Decca), dedicato a ritmi di danza di autori
spagnoli;
Harp Favorites, con grandi classici della musica barocca (Deutsche
Grammophon), Sophia Corri, una monografia per arpa sola (2009,
Tactus),
e Chiaroscuro (2007, Amadeus Arte), dove presenta per la prima
volta le
proprie composizioni. Dopo spettacoli di successo come Viaggio
sulla
Luna prodotto dal Planetario di Milano e Parole Alate con Moni
Ovadia,
ha recentemente collaborato con Ottavia Piccolo per Donna non
rieducabile e ha recitato nell’omonimo film presentato alla
sessantaseiesima mostra del cinema di Venezia, per il quale ha
composto
le musiche. Tra il 1997 e il 2003 ha vinto sedici competizioni
internazionali. Le hanno dedicato brani originali numerosi
compositori,
tra i quali Nicola Campogrande, Peter Machajdik, Claudia Montero,
Paolo
Castaldi, David Clarck Little, Dimitri Nicolau, Gianluca Cangemi,
Jean
Chatillon, Luis Berenguer, Gianluca Podio.
A Cambi di Stagione Floraleda Sacchi aprirà il concerto con
l’Allegro
(Toccata per arpa sola) dalla Sonata VI in la maggiore di
Pierdomenico
Paradisi, conosciuto come uno dei brani dello storico Intervallo
Rai.
Suonerà quindi Jahla for Leopold Stowkowski e il quarto pezzo
per arpa
Avalokiteshvara di Lou Silver Harrison (1917-2003), progenitore
dei
minimalisti americani; Metamorphosis 1 e Metamorphosis 3,
scritti da
Philip Glass nel 1988 come adattamento teatrale di Metamorfosi
di Franz
Kafka; Pari intervallo di Arvo Pärt (nell’arrangiamento per arpa
di
Elinor Bennett), che si distingue per la sua musica dalle
ripetizioni
melodiche elementari, sequenze ritmiche ipnotiche, assenza di
tonalità e
modulazione. Concluderà con brani di autori spagnoli e
argentini:
Oriental e Andaluza da Danzas Españolas op. 37 del
post-romantico
Enrique Granados; Asturias e Cuba da Suite Española op. 42 per
pianoforte di Isaac Albéniz, erede del virtuosismo lisztiano;
Evocaciones (En algùn lugar de Plaza Francia, Buenos Aires bajo
lluvia e
Buenos Aires despierta) di Claudia Montero, giovane compositrice
argentina.
Sempre domenica 20, alle ore 17 si terrà il concerto in duo
delle
giovanissime Francesca Dego (violino) e Francesca Leonardi
(pianoforte).
Francesca Dego, vincitrice di numerosi concorsi nazionali e
internazionali, nel 2008 è stata la prima violinista italiana a
entrare
in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961, aggiudicandosi
inoltre
il premio speciale Enrico Costa riservato al più giovane
finalista. La
sua carriera l’ha portata a esibirsi in Italia, Stati Uniti,
Messico,
Argentina, Uruguay, Israele, Inghilterra, Irlanda, Germania e
Svizzera.
Diplomata al Conservatorio di Milano, si è poi perfezionata
all’Accademia Stauffer di Cremona e all’Accademia Chigiana di
Siena e al
Royal College of Music di Londra. Ha suonato con importanti
orchestre in
tutto il mondo e ha lavorato con direttori di fama
internazionale. È
attiva anche in ambito cameristico. I suoi due primi cd,
pubblicati nel
2005 e nel 2006 dalla Sipario Dischi, hanno incontrato subito il
favore
della critica.
Francesca Leonardi fin da giovanissima si è segnalata in diversi
concorsi
pianistici nazionali ed internazionali, vincendo quattordici
primi
premi. Diplomata al Conservatorio Verdi di Milano, ha tenuto
recital in
Italia, Regno Unito, Francia, Svezia, Svizzera e Giappone. Dopo
il
debutto a 16 anni, si è esibita come solista con diverse
orchestre. Nel
2007 è uscito, per le Edizioni musicali, Classica Viva. Svolge
attività
concertistica anche nel campo della musica da camera
collaborando con
strumentisti e cantanti ed esibendosi regolarmente con la
violinista
Francesca Dego.
In programma la Sonata n. 9 in la maggiore per violino e
pianoforte op.
47 "a Kreutzer" di Ludwig van Beethoven, nota per la difficoltà
della
parte del violino, l’insolita lunghezza e la grande portata
emotiva (il
primo movimento è prevalentemente furioso, il secondo meditativo
e il
terzo gioioso ed esuberante). Seguirà la Sonata in la maggiore
per
violino e pianoforte M. 8 (1886) di César Franck, uno dei primi
esempi
di sonata ciclica, dove il tema principale, esposto dal violino
nel
primo tempo, è riproposto e rielaborato in tutti e quattro i
tempi, così
come molti altri frammenti tematici.
Il cartellone del festival proseguirà con gli appuntamenti
estivi,
autunnali e invernali.
La luce dell’estate sarà salutata venerdì 17 giugno (ore 21) da
Cristina
Barbuti e dal musicista tedesco Alexander Lonquich che con un
concerto
per pianoforte a quattro mani faranno risuonare l’Auditorium con
le note
di Igor Stravinskij, Claude Debussy e Ludwig van Beethoven.
Sabato 18 giugno alle ore 21 saranno nuovamente sul palco gli
Archi
dell’Orchestra Filarmonica di Torino, complesso residente del
Festival,
guidato da Sergio Lamberto, con Wolfgang Amadeus Mozart, Edvard
Elgar,
Béla Bartók e Antonín Dvořák.
Domenica 19 giugno alle ore 12 il curioso trio di violino,
violoncello e
fisarmonica formato da Alessandro Tampieri, Alessandro Palmeri e
Giorgio
Dellarole, proporrà un’esplorazione di repertorio barocco, da
Nicola
Matteis ad Alessandro Stradella, da Antonio Vivaldi a Francesco
Antonio
Bonporti fino a Tomaso Antonio Vitali.
Torna quindi Alexander Lonquich con Franz Schubert e Franz
Liszt.
Accoglierà l’autunno dall’Inghilterra Robert Cohen, uno dei più
famosi
violoncellisti del mondo. Suonerà insieme a Massimo Quarta
(violino),
Yuval Gotlibovitch (violista israeliano) ed Heini Kärkkäinen
(pianista
finlandese). In programma Franz Schubert, Felix Mendelssohn,
Wolfgang
Amadeus Mozart, Maurice Ravel, Johannes Brahms ed Ernest Bloch,
in trio
o in quartetto: venerdì 23 settembre alle ore 21; sabato 24
settembre
alle ore 21 per proporre anche una prima esecuzione italiana di
Reinhold
Glière insieme con gli Archi dell'Oft; domenica 25 settembre
alle ore
12 e alle ore 17.
Per festeggiare l’inverno arriverà il francese Philippe Graffin,
violinista dall’originale e raffinato stile esecutivo, in duo
con la
pianista francese Claire Désert (venerdì 16 dicembre, ore 21),
per
presentare sonate di Ludwig van Beethoven, Robert Schumann e
Claude
Debussy, e poi insieme agli Archi (sabato 17 dicembre, ore 21),
per
suonare Wolfgang Amadeus Mozart e Leóš Janáček.
Domenica 18 dicembre alle ore 12 i tre fratelli del Trio Broz
(Barbara al
violino, Giada alla viola e Klaus al violoncello) suoneranno un
divertimento di Mozart, per poi concludere con Franz Xaver
Süssmayr.
Concluderà il festival Cambi di Stagione Antonio Ballista che
con il suo
pianoforte farà divertire il pubblico eseguendo cinquanta brevi
pezzi
per offrire una panoramica musicale da Mozart a George Crumb in
sessanta
minuti.
Nicola Campogrande, direttore del festival Cambi di Stagione, è
considerato uno dei compositori più interessanti della giovane
generazione italiana. La critica e il pubblico riconoscono nella
sua
musica freschezza ed espressività, spesso messe al servizio di
lavori
con una forte componente spettacolare. La sua musica, incisa su
ventinove cd, viene eseguita regolarmente in sale prestigiose di
tutto
il mondo, dal Teatro alla Scala alla Wigmore Hall di Londra,
dalla
Werner Hall di Cincinnati al Bimhuis di Amsterdam.
Contemporaneamente al Festival Internazionale “Cambi di
stagione”, la
Fondazione Bottari Lattes propone appuntamenti dedicati all'arte
visiva. Sabato 19 marzo alle ore 18 inaugurerà la mostra
fotografica
“Nudi d’autore: fotografie di Fontana e Minkkinen” dedicata a
due
fotografi riconosciuti a livello internazionale, Franco Fontana
e Arno
Rafael Minkkinen, che qui si confrontano sul tema del nudo in
rapporto
allo spazio circostante.
Biglietti per i concerti pomeridiani e serali: intero 15 euro,
ridotto 12
euro.
Biglietti per i concerti mattutini: intero 10 euro, ridotto 8
euro
Ingresso ridotto con Tessera Musei Torino-Piemonte.
I biglietti si possono trovare nei seguenti punti vendita:
Fondazione
Bottari Lattes (Via Marconi, 16 - Monforte d’Alba, Cn -
333/8685149 o
0173/789282 – dal lunedì al venerdì, ore 9.30-13); Edicola Bruno
Luisa
(Via Vittorio Emanuele, 1 – Monforte d’Alba, Cn – 0173/78129 –
dal
lunedì al sabato, ore 8-12 e 15-19); Circuito Piemonte Ticket
www.ticket.it.
Cambi di stagione è organizzato con il sostegno di: Regione
Piemonte,
Comune di Monforte d’Alba, Fondazione Cassa di Risparmio di
Cuneo, Tu
Langhe Roero, Cantina Terre del Barolo, Agriturismo Torricella,
A –
Acustica e Design, Amalia Cascina in Langa, Albergo Ristorante
Giardino
“Da Felicin, Azienda Agricola Simone Scaletta, Azienda Agricola
Clerico
Aldo, Osteria La Salita, Azienda Agricola Tra Sole e Vigne
Manzone
F.lli, Bank Nord, Albergo Ristorante Grappolo d’Oro, Case della
Saracca
- Ristorante Camere.
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Info:
Fondazione Bottari Lattes
www.fondazionebottarilattes.it
Tel 0173.789282; 333.8685149
segreteria@fondazionebottarilattes.it
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