Sono soprattutto artisti stranieri, europei e
non, a porgere questo tributo alla cultura e alla musica
italiana inserendo nel programma, a loro libera scelta, una
composizione, un celebre brano, una canzone della nostra
tradizione.
La collaborazione di Consolati e Istituti di
Cultura europei su molte delle serate in programma rafforza
e rende ancor più significativo l’omaggio alla nostra
nazione.
In calendario anche artisti italiani in tre
serate con programmi a tema, dal Poema di Garibaldi
interpretato da David Riondino, che inaugurerà il festival,
alla rivisitazione in chiave jazz dei classici della canzone
napoletana con il trio di Fabio Morgera, ad uno spettacolo
teatral-musicale sul Rigoletto con testi e regia di
Francesco Montemurro.
|
Due le occasioni in cui potremmo
apprezzare la Civica Orchestra di Fiati, una con David
Riondino nello spettacolo di apertura della stagione,
l’altra il 22 luglio con un programma di musiche del
periodo risorgimentale.
Un’ultima annotazione: il programma di
questa XVIII edizione di Notturni offrirà la possibilità
in gran parte delle serate di apprezzare artisti che
normalmente non sono inseriti nel circuito italiano, ma
che fuori dai nostri confini hanno popolarità e
successo. Una scelta forse anticonvenzionale, ma
coerente con il nostro operato di sempre che vuole dare
un contributo di originalità alla vita musicale
milanese.
Il festival è realizzato da Amici della
Musica di Milano per conto del Settore Cultura del
Comune di Milano.
Sponsor:
Credito Artigiano
Consolato Generale della Repubblica
d’Ungheria
Consolato Generale di Spagna
Consolato Generale dei Paesi Bassi
Consolato Generale della Repubblica di
Polonia
Goethe-Institut di Milano
Info:
Amici della Musica Milano via Barona ang.
via Boffalora 20142 Milano
tel e fax 02.89122383
www.amicidellamusicamilano.it –
info@amicidellamusicamilano.it |
PROGRAMMA
martedì 5 luglio
DAVID RIONDINO - PAOLO BESSEGATO
CIVICA ORCHESTRA DI FIATI DI MILANO
diretta dal
M°Fabrizio Tallachini
Produzione
PROMO MUSIC
POEMA DI GARIBALDI
Nella ricorrenza del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, Giuseppe Garibaldi è certamente figura
imprescindibile; si presume di conoscerne l’aspetto politico
e militare, ma assai meno quella che tratteremo nell’evento:
Garibaldi poeta.
Il generale Garibaldi, ferito all’Aspromonte,
ebbe una lunga convalescenza, come si sa. Quello che si sa
molto meno è che usò la sua immobilità per scrivere un
poema. Un poema autobiografico, il cui incipit è concepito a
Caprera, e che racconta le proprie gesta, dalle guerre
d’America a quelle d’Europa, in endecasillabi sciolti. Se di
Garibaldi sono abbastanza noti i romanzi, quasi sconosciuto
è il poema autobiografico. Che, indipendentemente dalle
qualità letterarie, ci restituisce, come fa sempre la
poesia, il sentimento e l’emozione privata del guerriero. E
ci illumina su alcuni momenti sentimentali, come nei versi
che raccontano la morte di Anita, oppure ci accompagnano tra
i bagliori della battaglia di Palermo. Tutta l’impresa
americana, e tutta l’impresa dei mille sono raccontate,
rivissute, celebrate in versi dal Generale. Integrando i
versi del poema, opportunamente ridotti e montati, con brani
dell’autobiografia in prosa, seguiamo lo
svolgersi delle vicende e soprattutto lo stile dell’uomo,
nella sua scrittura oggettiva e soggettiva,
in un turbinoso viaggio. Intonandosi alla musica di una
banda. La musica, saranno le arie che Garibaldi aveva in
mente e nel cuore: la fanfara, la banda, e i temi d’opera
che accompagnano il viaggio di Garibaldi.
giovedì 7 luglio
in collaborazione con il Consolato
Generale della Repubblica d'Ungheria in Milano
LAJKÓ ISTVÁN
pianoforte
LISZT E L’ITALIA
Programma:
Liszt À la Chapelle
Sixtine (Miserere d'Allegri e Ave Verum Corpus di Mozart)
Ave Maria
La lugubre
gondola N°2
Sonetto 123 del
Petrarca
Donizetti-Liszt Reminescenze da Lucia di
Lammermoor
Liszt Zwei Episoden aus
Lenaus Faust - Due episodi dal Faust di Nikolaus Lenau
·
La processione notturna - Der nächtliche Zug
·
Der Tanz in der Dorfschenke - La danza nella
locanda del villaggio (Mephisto-Walzer)
Un giovane talento da Budapest, premiato in
diversi concorsi nazionali ed internazionali - Primo Premio
all’Andor Földes e Carl Filtsch International Piano
Competition, Terzo Premio all’International Piano
Competition in memoria di Franz Liszt e all’International
Liszt-Bartók Piano Competition (WFIMC member), Primo Premio
al Leó Weiner Chamber Music Competition.
Vincitore di una borsa di studio Yamaha e due
volte di una borsa di studio della Repubblica Ungherese. Tre
volte premiato con la borsa di studio Annie Fischer e
recentemente con il Premio Junior Prima.
Ci presenta nel bicentenario della nascita di
Liszt alcune composizioni del grande ungherese dedicate
all’Italia, paese che gli fu molto caro e in cui soggiornò
per lungo tempo.
venerdì 8 luglio
in collaborazione con il Consolato
Generale di Spagna in Milano
MOCAMBO 5ET
Jorge Pardo
sax, flauto
Alex Gwis pianoforte
Alfredo Paixao basso, voce
Israel Varela batteria
Gilson Silveira
percussioni
LATINO TOUR 2011
Un formidabile quintetto con il
flautista/sassofonista Jorge Pardo, uno dei musicisti jazz
spagnoli con maggiore proiezione internazionale.
Collaboratore di Chick Corea e Paco De Lucia vanta al
proprio attivo incisioni con le più prestigiose etichette
discografiche. La critica specializzata lo definisce un
geniale innovatore del flamenco e del jazz.
Con lui l’italiano Alex Gwis, già pianista
del gruppo Aires Tango e una sezione ritmica latina con i
brasiliani Alfredo Paixao al basso e Gilson Silveira alle
percussioni e il messicano Israel Varela alla batteria. I
cinque musicisti fondono i loro diversi linguaggi -
flamenco, jazz, musica contemporanea, musica popolare
brasiliana- in questo nuovo progetto di World Music: una
musica che supera gli steccati dei confini standardizzati
dei generi musicali e si arricchisce di contaminazioni,
culture e colori. In esclusiva per Notturni Jorge e il suo
quintetto interpreteranno inoltre “Tu si ‘na cosa grande”,
un omaggio all’Italia e alla canzone napoletana.
sabato 9 luglio
FABIO MORGERA TRIO
Fabio Morgera
tromba
Emiliano Pintori
organo Hammond
Walter Paoli
batteria
NAPOLI & BEYOND
Un concerto tratto dall’ultimo lavoro
discografico (Neapolitan Hearth - 2010) debutto di Fabio
Morgera con EmArcy, una delle etichette-simbolo del
mainstream jazz.
Da vent'anni protagonista della scena
newyorchese, Morgera realizza un disco dedicato alla
classica canzone napoletana, ma non ci si lasci ingannare:
si tratta di jazz.
"Reginella","'O paese do sole", "Funiculì
funiculà" suonano in modo inedito: a volte aggressive, a
volte tenere, ma sempre e comunque hard bop rivelando le due
anime musicali che convivono nel “nostro” stimato
trombettista.
giovedì 14 luglio
in collaborazione con il Consolato
Generale dei Paesi Bassi a Milano
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA DEL ROYAL
CONCERTGEBOUW DI AMSTERDAM
Marijn Mijnder
violino
Annebeth Webb
violino
Henk Rubingh
viola
Floris Mijnders
violoncello
Herman Kogelenberg
flauto
Lavinia Meijer
arpa
TRA L’IMPRESSIONISMO FRANCESE E IL NUOVO
CLASSICISMO DI BUSONI
Programma:
Busoni Suite in sol minore per
clarinetto e quartetto d’archi
Pierné Impromptu-Caprice, op. 9 per
arpa
Ravel Settimino (Introduction et
Allegro) per flauto, arpa, clarinetto e quartetto d’archi
Debussy Quartetto per archi in sol
min. op. 10
L’Ensemble del Royal Concertgebouw di
Amsterdam è una formazione cameristica composta da prime
parti della famosa orchestra olandese che prende il nome
dalla “Sala da Concerti” di Amsterdam progettata
dall’architetto Adolf Leonard van Gendt, alla quale dal 1988
la Regina Beatrice d’Olanda ha conferito il titolo di
“Royal”.
Il Royal Concertgebouw è una delle formazioni
più celebri al mondo ed ha al suo attivo un migliaio di
incisioni discografiche. Con quello che è stato definito il
velluto degli archi, l’oro degli ottoni e l’eccezionale
timbro dei fiati, alcune volte descritti come “tipicamente
olandesi”, continua ad ottenere eccezionali successi nei più
prestigiosi teatri del mondo.
Il programma della serata si concentra sulla
poetica creatività che ha contraddistinto la musica dei
primi decenni del Novecento, con due celeberrime
composizioni di Claude Debussy e Maurice Ravel, alle quali
si aggiunge un breve capriccio per sola arpa di G. Pierné e
la bellissima Suite per clarinetto e quartetto d’archi di
Ferruccio Busoni, un grande della musica italiana troppo
spesso dimenticato e in questa occasione riproposto
dall’ensemble olandese in omaggio all’Italia e alla musica
italiana del ‘900. Un tributo all’Italia a cui si unisce
anche il Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano che ha
sostenuto la realizzazione dell’evento.
venerdì 15 luglio
TIGRAN HAMASYAN
pianoforte
A FABLE
E’ un giovanissimo pianista armeno di grande
talento, Tigran Hamasyan, già vincitore della Thelonius Monk
Competition del 2006. Un ragazzo prodigio che a soli 24 anni
è già un musicista stimato e riconosciuto da grandi maestri
come Chick Corea e Herbie Hancock e ha all’attivo numerosi
album, tanti riconoscimenti importanti e prestigiose
collaborazioni. Il suo ultimo lavoro discografico “A Fable”,
pubblicato quest’anno per la Universal, ha ottenuto un
enorme successo in Francia.
Tigran propone una vibrante raccolta di pezzi
per pianoforte solo, brani molto lirici che vanno da
composizioni delicatamente raffinate a performance dinamiche
dalla forte diversità ritmica e armonica. Il giovane e
originale artista jazz trae ispirazione dalle melodie
popolari dell’Armenia così come dalla poesia. A Fable
contiene alcune composizioni che Tigran ha scritto e
arrangiato negli ultimi anni. Oltre ai pezzi scritti da lui
l’album include brani armeni adattati da Tigran e
un’interpretazione mistica dello standard “Someday My Prince
Will Come”.
“Il titolo dell’album l’ho scelto perché ogni
composizione racconta una storia,” dice Tigran. “Penso che
le persone siano colpite dalle favole perché sono semplici e
allo stesso tempo profonde.”
sabato 16 luglio
L'ITALIA È (UN) MOBILE: 150 ANNI NELL'ARMADIO
Tiziano Ferrari
attore
Paolo Cauteruccio
tenore
Francesca Pacileo soprano
Pedro Carrillo baritono
Caterina Argese
mezzosoprano
N.N.
basso
Davide Cucchetti pianoforte
Massimo Hackem scene
Nicola Olivieri
costumi
Francesco Montemurro
testo e regia
Francesco Bacigalupo
regista assistente
Un giovane mazziniano sbalzato nell'Italia di
oggi dopo essere rimasto chiuso per 150 anni in un armadio,
cerca di fare il punto su quanto è successo nel frattempo.
L'ultimo ricordo vivido che porta con sé, prima della sua
lunga assenza dovuta ad una strana forma di narcosi, è
quello di una rappresentazione del Rigoletto a cui ha
assistito a Teatro ed i cui suoni continuano ad
ossessionarlo. Tanto è vero che da quell'armadio emergono
via via, interrompendo il suo tentativo di ricostruzione
delle vicende storiche, le figure dell'Opera nelle diverse
scene salienti. Irruzioni inizialmente fastidiose ed
apparentemente incongrue, ma che nello sviluppo dello
spettacolo si rivelano sempre più calzanti con vizi e virtù
della nostra giovane Italia.
Un attore, cinque cantanti, un pianista e un
grande armadio per uno spettacolo che abbina leggerezza e
riflessione, la passione sempre viva per l'Opera e quella
altrettanto forte per una Nazione ormai fatta, i cui
cittadini sembrano ancora molto... da fare (Francesco
Montemurro)
giovedì 21 luglio
in collaborazione con il Goethe-Institut
Mailand
QUARTETTO LE MUSICHE Solisti dei Berliner
Philarmoniker
ALESSANDRO COMMELLATO
pianoforte
Simone Bernardini
violino
Giulia Bellingeri
violino
Andreas Willwohl
viola
Ulrike Hofmann
violoncello
KENNST DU DAS LAND, WO DIE ZITRONEN BLÜHEN..
(J.W.GOETHE)
Programma:
Mahler Quartettsatz con pianoforte
Verdi Quartetto per archi in mi
minore
Brahms Quintetto con pianoforte op.34
"Questo lavoro è magnifico, ma è così pieno
di idee che richiederebbe un'intera orchestra!"
Così si espresse Clara Schumann ascoltando la
prima versione per soli archi del quintetto op. 34 di Brahms
che infatti approdò successivamente alla definitiva
versione "sinfonica", con pianoforte. "Non si ascoltava
nulla di simile dal 1828" (anno della morte di Schubert),
disse un contemporaneo, e in effetti bisogna andare con la
mente agli ultimi quartetti di Beethoven per comprendere
l'assoluta genialità di questo capolavoro e dell'ultimo
movimento in particolare.
L'accostamento col Quartetto per archi di
Giuseppe Verdi non è casuale; scritto sull'onda del nascente
interesse delle prime Società del Quartetto italiane per la
musica strumentale tedesca e in particolare per i quartetti
di Beethoven, lo stesso Verdi lo definì "una pianta fuori
clima" e lo scrisse per una sua intima esigenza di misurarsi
con la scrittura per quattro archi ma anche con la
polifonia, avendo in mente il grande esempio di Palestrina.
Un omaggio all’Italia da parte del prestigioso ensemble
tedesco interpretando l’autore più rappresentativo del
nostro periodo risorgimentale.
In apertura il Quartettsatz di Gustav Mahler
a cento anni dalla morte. Il suo Quartetto con pianoforte è
una delle rare testimonianze della sua produzione giovanile
e unico suo lavoro cameristico. Il clima melanconico e
struggente ricorda in qualche modo il grande trio di
Ciaikovsky e ne condivide certi tratti angosciosi e
armonicamente contorti che sfoceranno di lì a pochi anni
nelle atmosfere cupe dei lavori espressionistici di Arnold
Schonberg.
venerdì 22 luglio
CIVICA ORCHESTRA DI FIATI
Fabrizio Tallachini
direttore
IL CANTO DEGLI ITALIANI
All’interno delle celebrazioni per i 150 anni
dell’Unità d’Italia la musica riveste necessariamente un
ruolo significativo se è vero che, proprio attraverso
quest’arte, compresa e condivisa da tutti, al di là delle
differenze geografiche e politiche, si pensava di poter
incitare gli Italiani alla liberazione e all’unificazione
della Patria. Non va trascurato inoltre il fatto che molti
uomini di armi e intellettuali erano appassionati di tale
arte e la coltivavano non soltanto a livello amatoriale,
così come non va dimenticato che numerosi musicisti furono
al fianco dei combattenti, talora imbracciando in prima
persona le armi o affidando alla composizione musicale il
ricordo e l’esaltazione, spesso commossa, dei momenti più
gloriosi o delle sconfitte più tristi e dolorose.
Accanto al più celebrato compositore del
nostro Ottocento musicale, Verdi, alcune pagine di autori
coevi: un’unica trama per celebrare l’importante ruolo che
le bande musicali, già allora molto diffuse in ogni angolo
della penisola, recitarono durante la lunga stagione del
Risorgimento.
sabato 23 luglio
in collaborazione con il Consolato
Generale della Repubblica di Polonia in Milano
HENDRIX PIANO
ARTUR DUTKIEWICZ TRIO
Artur Dutkiewicz
pianoforte
Darek Oles Oleszkiewicz
contrabbasso
Łukasz Żyta
batteria
Il jazz nella storia polacca ricopre un ruolo
molto importante; negli anni ’60-’70 era musica quasi
clandestina, ascoltata in piccoli club, lontano dagli occhi
e orecchie del governo comunista. Un jazz che naturalmente
guardava all’Occidente e ne imitava gli stili, ma con molti
influssi del folklore locale che gli davano una connotazione
unica ed originale. Si pensi ad esempio alle colonne sonore
dei film di Roman Polanski e al leggendario pianista
Krzysztof Komeda. Oggi la scena jazz in Polonia è alquanto
vivace e giovane: talenti emergenti, festival prestigiosi
come quello di Cracovia, ottima reputazione dei jazzisti
polacchi anche fuori dai confini nazionali. Artur Dutkiewicz
è un autorevole rappresentante di questa nuova generazione.
Con il suo trio porterà sul palco di Notturni alcuni brani
tratti dal suo ultimo lavoro discografico da leader “Hendrix
Piano” e un omaggio all’Italia con una personale
interpretazione di “Torna a Surriento”.