MOSTRA YVAN SALOMONE -
Milano
YVAN SALOMONE
Rear View Mirror
Durata: 26 gennaio - 16 marzo 2011
Sedi: Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Milano, Corso Magenta n. 59
La Galleria Gruppo Credito Valtellinese, proseguendo l'indagine sul
tema del "paesaggio costruito", presenta una personale dedicata al
celebre artista francese Yvan Salomone, oggetto anche di un recente
omaggio al Beaubourg. Cinquanta acquerelli di grandi dimensioni
raccontano i porti di Saint-Malo, Le Havre, Rotterdam, Shanghai, Dakar e
altre città di mare. Questi vengono visti come luoghi dove finisce la
città più che come spazi di apertura verso l'immenso acqueo. Il mare
anzi è escluso da queste visioni anche se è presupposto e immaginabile,
mai direttamente raccontato o mostrato. Sono luoghi situati "ovunque
purché da nessuna parte", che rientrano più nel campo dell'immagine
mentale che della descrizione topografica. |
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"Decidendo,
undici anni fa, di dipingere ad acquerelli il soggetto del porto
che aveva sotto gli occhi quotidianamente, Yvan Salomone
raccoglieva - scrive Véronique Vauvrecy - due sfide: l'una,
trasformare un luogo ordinario in paesaggio singolare; l'altra,
attualizzare una tecnica desueta.
Il suo primo quadro, una serie di vagoni su una banchina
indefinita, quella di una stazione o di un porto, era
emblematico. Esso orientava immediatamente la sua ricerca verso
l'idea di transito e, per estensione, quella d'impermanenza.
Le zone portuali progressivamente integrate con le zone
industriali sono così diventate le basi di questa esplorazione.
Ambito e luoghi senza fondamenta, come le navi, in preda agli
stessi pericoli e alle stesse turbolenze, questi oggetti sono
talora fluttuanti, talora in naufragio, costruiti a partire da
una pratica pittorica energica e puntuale, nella quale si
affrontano l'acqua e il colore in modo non tradizionale.
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Yvan
Salomone si dedica infatti a dominare la tecnica e
mascherare la tavolozza dell'acquerello affinché si
carichi di nuovi significati. Il fenomeno della
diluizione materializza l'ondeggiamento, il crollo, la
dislocazione.
Il lavoro di Yvan Salomone - secondo Valerio Dehò - ha
caratteristiche che lo collocano fuori degli schemi
ricorrenti dell'opposizione tra pittura e arte
concettuale, mostrando come le categorie critiche siano
spesso insufficienti a leggere l'individualità dei
percorsi e delle scelte. Così avviene per la tecnica
dell'acquarello: "L'artista la sceglie con il linguaggio
e ne conosce anche i limiti e la storia. La rinnova
negandola". Ecco i grandi formati, la loro fissità
dimensionale. Ma a colpire è innanzitutto la loro
genesi. Sono immagini raccolte fotograficamente in
lunghi viaggi su lontane rotte, oppure dietro casa.
Istantanee che vengono selezionate in studio e poi
alcune diventano dei grandi lavori realizzati con la
tecnica da lui preferita, l'acquarello appunto. Un
lavoro a settimana - sottolinea ancora Dehò - con una
regolarità certosina, maniacale: una vera e propria
disciplina. Questa è forse una parola chiave, qualcosa
che conduce a dichiarare un metodo, ad adottare una
procedura di lavoro che è una filosofia dell'arte. Yvan
Salomone mette insieme la manualità del fare, ma proprio
nel senso della parola greca poiein, qualcosa che
è distaccato dalla pura e semplice esecuzione materiale
di qualcosa, che possiede regola, che ha qualcosa di
monastico che riesce ad accompagnare le giornate, a
scandirle di ordine e di libertà.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue edito
dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, con saggi
critici di Valerio Dehò e Thierry Davila. |
In
contemporanea giovedì 20 gennaio presso il Centre Culturel
Francais di Milano inaugura la prima mostra personale in Italia
di Aurélien Froment, dal titolo Forme della natura,
forme della conoscenza, forme della bellezza, a cura di
Andrea Viliani, direttore della Fondazione
Galleria Civica - Centro di Ricerca sulla Contemporaneità di
Trento.
L'esposizione, in corso fino al 16 marzo 2011, costituisce il
quarto appuntamento del progetto Una certa idea della
Francia, ideato e promosso dal direttore del Centre
Olivier Descotes, che nell'arco di due anni coinvolge artisti
francesi invitati da sei curatori italiani.
Aurélien Froment utilizza abitualmente molteplici media,
dall'installazione alla fotografia, dalla scultura al video, per
mettere in scena un universo che interroga il potere semantico
delle immagini e il modo in cui esse si formano nel corso del
tempo e nello spazio. Costruite attorno al principio della
narrazione, le opere di Froment, che traggono la loro
ispirazione dalla storia culturale e dalla memoria collettiva,
dialogano tra di loro ponendo il visitatore in uno spazio-tempo
aperto nel quale elementi di fiction e documentari si fondono.
Per ulteriori informazioni:
www.culturemilan.com
Coordinate mostra
Titolo YVAN SALOMONE
Rear View Mirror
Sedi Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta n. 59 - Milano
Durata 26 gennaio - 16 marzo 2011
Vernice per la stampa martedì 25 gennaio ore 12.00
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Inaugurazione martedì 25 gennaio ore 18.30
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Orari e ingressi Galleria Gruppo Credito Valtellinese
da martedì a domenica 10.00 - 18.00
chiuso il lunedì
Ingressi ? 4,00 intero
gratuito per bambini fino a 10 anni compiuti, un accompagnatore
per gruppo, due insegnanti accompagnatori per classe,
giornalisti e guide turistiche con tesserino, disabili e
accompagnatore, correntisti del Gruppo bancario Credito
Valtellinese
VISITE GUIDATE
su prenotazione, per gruppi di massimo 25 persone
? 80,00 gruppi
? 60,00 scuole
? 100,00 lingua straniera
INFO E PRENOTAZIONI
+39 0243.353.522
www.civita.it
Informazioni al pubblico Galleria Gruppo Credito
Valtellinese
tel. +39 0248.008.015
galleriearteàcreval.it -
www.creval.it |