LIBRO: IL GRILLO
PARLANTE DELL'UNITA' D'ITALIA - Milano
GALLERIA SAN FEDELE
Martedì 18 ottobre,
ore 18.00
Presentazione del libro
Il grillo parlante
dell’Unità d’Italia
Collodi
giornalista scelto da Sigfrido Bartolini
a cura
di Simonetta Bartolini
con
l'autrice interverranno
Andrea Dall’Asta S.I.,
direttore della Galleria San Fedele
Pier Francesco
Bernacchi,
segretario generale della" Fondazione C.Collodi"
Elena Pontiggia,
storica e critica dell'arte
“Lasciatemelo dire: l’umiltà italiana è veramente esemplare. Non
sentirete mai uscire dalla nostra bocca una parola vanagloriosa; noi
siamo poveri, noi siamo falliti, noi non abbiamo né buoni generali, né
buoni soldati di mare, né buone leggi, né buoni amministratori, né
galantuomini, né Capitale definitiva”. |
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Così scriveva nel 1871 Carlo Lorenzini (1826-1890), in arte
Collodi, reso immortale dalla storia del burattino di legno che
diventa uomo più che dall’attività di giornalista, sagace
polemista, critico di costume, fustigatore dei vizi e delle
contraddizioni italiche. Almeno fino a quando l’artista Sigfrido
Bartolini, che di Pinocchio nel 1983 fece una monumentale
edizione illustrata, non raccolse numerosi scritti giornalistici
accompagnandoli con un saggio, Attualità di Carlo Lorenzini,
destinato a mostrarne l’attualità e il valore. Pubblicato
purtroppo dopo la morte di Sigfrido Bartolini, a cura della
figlia Simonetta, questo volume contiene sia il saggio che
l’antologia di articoli, corredati dalle xilografie del maestro.
La riflessione di Bartolini nasceva da una quantità di appunti e
annotazioni raccolte durante la lettura dell’opera di Collodi,
in particolare degli articoli scritti per vari fogli dell’epoca
come «Il Lampione» e «Lo Scaramuccia», da lui stesso fondati, o
«Il Fanfulla» e «La Nazione». Ironico, arguto e senza peli sulla
lingua (già in epoca granducale si era visto chiudere un
giornale da lui diretto), Collodi, ex combattente nelle patrie
battaglie, osservava con un misto di stupore e costernazione le
manovre dei politici nell’Italia appena unita e ne denunciava le
storture. L’artista pistoiese, anche lui grande scrittore e
polemista, ha finalmente mostrato la stupefacente modernità
della visione di Lorenzini sui temi della società italiana e
della gestione della politica.
© Mauro Pagliai 2011, cm 17x24, pp. 64, ill. b/n e col., br., €
12,00
ISBN: 978-88-564-0147-9
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Sigfrido Bartolini
(Pistoia, 21 gennaio 1932-24 aprile 2007) è stato
pittore, incisore e scrittore. Appena quindicenne,
partecipa nel 1947 a una mostra promossa dal Comune di
Pistoia, risultando tra i premiati: è la tappa d’esordio
di un nutritissimo repertorio espositivo. Seguiranno,
negli anni, oltre cinquanta mostre personali in varie
città italiane – Roma, Milano, Torino, Venezia, Firenze
– e all’estero – Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania,
Grecia – presentate e segnalate dai critici più
autorevoli. Nel 1966 fonda con Barna Occhini il
quindicinale «Totalità», erede di «La Voce» e «Lacerba»,
con cui collabora con scritti e xilografie originali. Infaticabile
sperimentatore di tecniche, Bartolini ha illustrato
decine di volumi, tra cui le opere di Bernardo di
Clairvaux, Vieira, Petrocchi, Serpieri, Savinio,
Cattabiani, Nemi e Beatrice di Pian degli Ontani nonché,
in occasione del Giubileo del 2000, il Vangelo. Nel 1983
ha curato la stampa della monumentale edizione di
Pinocchio voluta dalla Fondazione Nazionale Carlo
Collodi per il centenario della pubblicazione,
illustrandola con oltre trecento xilografie in nero e a
colori, frutto di ben dodici anni di lavoro. Le
testimonianze della fatica dell’artista fino
all’edizione – studi preparatori, disegni di oggetti,
legni incisi e prove di stampa – si sono trasformate in
una fortunata mostra che ha fatto il giro del
mondo. Scrittore, critico e polemista di grande ascolto
(ha collaborato intensamente ai quotidiani
«L’Indipendente», «Il Giornale» e «Libero»), parte dei
suoi scritti sull’arte sono stati raccolti nel volume
La Grande Impostura (Polistampa 2002). È
autore di autorevoli monografie sulle incisioni di
Soffici, Sironi, Innocenti, Lega, Rosai, Cremona,
Boldini e altri. Tra marzo e aprile del 2000 la Regione
Lombardia gli ha dedicato una vasta mostra antologica a
Milano, presso il palazzo della Triennale. Le sue opere
grafiche sono esposte al Gabinetto Disegni e Stampe
degli Uffizi, alla Biblioteca Vaticana e alla Biblioteca
Nazionale di Parigi. La sua ultima opera è rappresentata
dalle quattordici vetrate istoriate per la chiesa
dell’Immacolata a Pistoia, inaugurate nel dicembre del
2006. |
Galleria San
Fedele
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