MOSTRA JEAN DUBUFFET -
Lucca
JEAN
DUBUFFET E L’ITALIA
12 Febbraio – 15
Maggio 2011
Lucca
Center of Contemporary Art, Lucca
Dal 12
febbraio al 15 maggio 2011 al Lu.C.C.A. si terrà la mostra Jean
Dubuffet e l’Italia, a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni e
realizzata in collaborazione con la Fondazione Dubuffet. Una mostra
composta da oltre 60 opere, per buona parte inedite, che riporta
Dubuffet in Italia a distanza di un decennio e che propone una lettura
proprio dei legami dell’artista con il nostro paese.
Irriverente, anticonvenzionale, irritante, geniale, debordante e
assolutamente libero da ogni schema possibile: queste le caratteristiche
di un artista che ha sovvertito le sorti dell’arte del Novecento. Per
Dubuffet l’arte culturale dei musei e delle gallerie non esisteva: il
vero artista avrebbe dovuto rompere con ogni cosa conosciuta,
distruggere la superficialità dell’ordinario, togliere la maschera
dell’uomo sociale e civilizzato per far esprimere l’individuo selvaggio
e puro che ognuno ha dentro di sé. |
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L'esposizione vuole rintracciare un percorso intorno alla
presenza, alla fortuna critica e al collezionismo di Jean
Dubuffet in Italia. Escluso il forte rapporto con gli Stati
Uniti ed alcune occasioni in Europa, è proprio nel nostro paese
che, dal 1958, l’artista trova un coinvolgimento che va ben al
di là dei soli interessi commerciali. Dalle prime mostre a
Milano presso il “Naviglio” di Carlo Cardazzo, e successivamente
di Renato Cardazzo, ai primi ariticoli di Renato Barilli,
Lorenza Trucchi, Giuseppe Raimondi, fino alle importanti
monografie che questi gli dedicano, alla presentazione del ciclo
dell’Hourloupe e della serie dei Phénomènes
(Palazzo Grassi, 1964) e dello spettacolo Coucou Bazar
(Torino, 1978).
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La mostra intende dunque verificare se la
forte alleanza con Carlo Cardazzo (editore anche della
fondamentale raccolta di dischi dedicati alle
Experiences Musicales), con Paolo Marinotti,
direttore del Centro Internazionale delle Arti e del
Costume di Palazzo Grassi a Venezia, e come si è detto
con Lorenza Trucchi e Renato Barilli, possano, e in
quale modo, costituire una base critica per l’attenzione
che l’Italia rivolge verso l’opera di Jean Dubuffet e le
sue numerose metamorfosi artistiche.
Divisa in sezioni, la mostra ripercorre
per ‘emblemi’, tutto il percorso artistico in Italia di
Dubuffet, dalla prima mostra del 1958 al Naviglio di
Milano fino alle sue presenze alle mostre di Palazzo
Grassi nei primi anni sessanta; dallo spettacolo di
Coucou Bazar, promosso dalla Fiat a Torino nel 1978,
fino alla mostra del 1981 dedicata ai Teatri della
Memoria, per arrivare poi all’ultimo omaggio del
Padiglione Francese alla Biennale di Venezia nel 1984
con la presentazione dei Mires.
L’esposizione è patrocinata da: Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri,
Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Fidam,
Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca,
Apt Lucca, Assindustria Lucca, Camera di Commercio
Lucca, Confesercenti Lucca. |
Biografia
artista
Jean Dubuffet nasce a Le Havre nel 1901. Frequenta le scuole e
il liceo locale, e durante gli ultimi due anni frequenta
contemporaneamente i corsi serali dell’Ecole des Beaux Arts; nel
1918 si trasferisce a Parigi per studiare all'Académie Julian,
dove però rimane solo sei mesi, e diventare pittore. È una
decisione sofferta e più volte ritrattata, che diventerà
definitiva solo a partire dal 1942, dopo un periodo trascorso a
Buenos Aires e dopo alcuni anni di lavoro nella sua azienda di
grossista di vini, fondata in Francia nel 1930.
Dubuffet è attratto dalla produzione dei popoli primitivi, dai
graffiti tracciati sui muri, dalle immagini spontanee e naturali
dei bambini e dei malati di mente. Si tratta di un vasto
repertorio, per il quale, a partire dal 1945, conia
l'espressione “Art Brut” che in seguito analizzerà meglio nei
suoi scritti e nei “Cahiers de l'Art Brut”.
Nel 1944 tiene la prima personale alla galleria René Drouin di
Parigi. Nello stesso periodo compie tre viaggi in Algeria, da
cui ricava numerose idee e spunti pittorici. Si dedica, quindi,
alle Hautes Pâtes (1945-1946) e ai Portraits
(1946-1949), che, per la pregnanza materica, possono ben
rientrare negli ambiti dell'informale.
Nel 1946 Jean Dubuffet pubblica il Prospectus aux amateurs de
tout genre, dove chiarisce il suo pensiero. Nel 1947
allestisce il “Foyer de l'Art Brut”, mostra con
opere di alienati mentali nella Galerie René
Drouin di Parigi. L'anno successivo fonda la “Compagnie de l'Art
Brut” con André Breton, Jean Paulhan e Michel Tapié. Espone per
la prima volta in America, nella galleria newyorkese di Pierre
Matisse.
Tra il 1949 e il 1960 si dedica a vari cicli di opere: “Paysages
Grotesque” (1949-50), “Corps de Dames e Sols et Terrains”
(1950-52), “Assemblages e Texturologies” (1953-1959). “I
Phenomènes” (1958- 1962) e le “Matériologies” (1959-1960) si
aprono all'impiego di materiali diversissimi: collage di opere
precedenti, giornali, elementi vegetali e animali, tra cui
persino ali di farfalla. Nel 1960 si dedica anche a un lavoro
musicale sperimentale insieme a Asger Jorn.
Negli stessi anni tiene numerose retrospettive in Europa e in
America: Städtisches Museum di Leverkusen nel 1957, Kunsthaus di
Zurigo, Stedelijk van Abbemuseum di Eindhoven e Stedelijk Museum
di Amsterdam nel 1960, Musée des Arts Décoratifs di Parigi nel
1961, Museum of Modern Art di New York nel 1962. Nel 1966 è la
volta della Tate Gallery di Londra e del Guggenheim di New York.
Una grande esposizione retrospettiva della sua opera sarà poi
organizzata sempre al Guggenheim di New York e al Grand Palais
di Parigi nel 1973.
Nel giugno del 1984 il Padiglione francese alla Biennale di
Venezia gli dedica un grande omaggio con l’esposizione dei
Mires, la serie completa dei suoi ultimi lavori.
Jean Dubuffet muore a Parigi il 12 maggio 1985.
CREDITI
Titolo:
JEAN DUBUFFET
E L'ITALIA
Sede:
Lu.C.C.A.
via della
Fratta, 36 – Lucca
Periodo:
12 Febbraio –
15 Maggio 2011
Mostra e
catalogo a cura di:
Stefano
Cecchetto
Maurizio Vanni
In
collaborazione con:
Fondatio
Dubuffet, Parigi
Comitato
scientifico:
Ezio Gribaudo
Pietro Nocita
Dario Pinton
Roberta Serpolli
Organizzazione:
Lu.C.C.A.
Fondation
Dubuffet, Parigi
Catalogo:
Silvana
Editoriale, Milano
Lu.C.C.A. –
Lucca Center of Contemporary Art
Via della
Fratta, 36 – 55100 Lucca tel.
+39
0583 571712 Fax +39 0583 950499
www.luccamuseum.com
info@luccamuseum.com
Orario
mostra:
dal martedì
alla domenica 10-19
lunedì chiuso
Biglietti:
intero 7 euro; ridotto 5 euro
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