In un certo momento della sua vita, infatti, Peggy Guggenheim
cambiò radicalmente le sue abitudini dedicandosi con tutta se
stessa all’arte moderna e alla visita degli studi di quegli
artisti che, di lì a poco, avrebbero cambiato la storia
dell’arte della propria epoca. Nessuno potrà mai dire con
certezza quanto Peggy abbia contribuito al loro successo, ma
certamente il Novecento deve molto a questa figura
intraprendente, istintiva, sensibile, ma anche passionale,
impulsiva, combattiva e lungimirante che ha trasformato un sogno
in una meravigliosa ed eterna raccolta di carte rivelatrici di
passioni, amori, conoscenze e memorie di un tempo senza tempo. I
tesori nascosti della collezione corrispondono alle preziose
facce dello stesso diamante che risponde al nome Peggy”.
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L’attività di Peggy Guggenheim, mecenate
e collezionista, rispondeva alla volontà di sostenere
economicamente e moralmente gli artisti
dell’avanguardia, ma anche a quella di istruire, gli
altri e se stessa, all’arte del suo tempo. La sua
lungimiranza andò ben oltre il lavoro di raccolta di
opere rappresentative del mondo contemporaneo per la
creazione di una collezione il più completa possibile.
Peggy non si limitò a collezionare, ma si applicò per
diffondere e affermare l’arte contemporanea non solo in
America, ma anche in Europa e in particolare in Italia.
Molto è stato scritto e detto su Peggy Guggenheim e la
sua collezione, ma ancora non è stato valorizzato il suo
apprezzamento per le opere su carta, dimostrato dal
fatto che alla sua morte, nel 1979, più di settanta
opere della sua collezione erano appunto su supporto
cartaceo. Senza tener conto di tutte quelle opere che
negli ultimi trent'anni della sua vita, dal 1949 al
1979, aveva donato a musei e istituzioni di tutto il
mondo proprio per diffondere l'arte contemporanea. La
scelta di rappresentare la collezione di Peggy
attraverso i suoi disegni è quindi inedita e ha permesso
di ricostruire i momenti salienti della sua vita e della
nascita della sua collezione.
Tra le opere della collezione si trovano
disegni di Pierre Alechinsky, Jean Arp, Alexander
Calder, Willem de Kooning, Max Ernst, Lucio Fontana,
Friedensreich Hundertwasser, Vasily Kandinsky,
František
Kupka, Man Ray, André Masson, Roberto
Sebastian Matta, Piet Mondrian, Henry Moore, Pablo
Picasso, Hans Richter, Diego Rivera, Mario Sironi,
Tancredi Parmeggiani, Yves Tanguy, Mark Tobey e Emilio
Vedova. |
All’interno della mostra ci saranno alcune delle prime opere
entrate a far parte della collezione di Peggy: Idee per
scultura e Senza titolo di Henry Moore e
Blu nel Blu di Kurt Schwitters furono acquisite,
durante le mostre tenutesi alla Guggenheim Jeune di Londra.
Altri disegni, invece, furono esposti nella nota galleria
newyorchese Art of This Century: Ragazze tra gli archi di
Pegeen Vail e Senza titolo di Raoul Hausmann,
entrambe inedite al pubblico, oltre a Senza titolo di
Jean Arp, Oceano 5 di Piet Mondrian, Verso
l’altro di Vasily Kandinsky, Il postino Cheval
di Max Ernst e Il sogno e la menzogna di Franco
di Pablo Picasso dopo la scomparsa di Peggy.
Tra le opere della collezione Peggy Guggenheim che parteciparono
all’esposizione della Biennale di Venezia del 1948, ventiquattro
erano su carta e diciannove di esse fanno ancora parte della
collezione. Tra queste saranno in mostra, oltre ai disegni già
citati di Ernst, Kandinsky, Mondrian, Moore, Picasso e
Schwitters, Senza titolo di Victor Brauner,
Uccello affascinato da un serpente di André Masson e
Pi di John Tunnard. All’esposizione era previsto
che partecipasse anche il disegno di Roberto Sebastian Matta,
Le driadi, ma Rodolfo Palucchini, segretario generale della
Biennale, lo fece rimuovere perché lo riteneva troppo
apertamente sessuale per essere presentato al pubblico. Peggy
sarebbe felice di sapere che sarà invece presente
nell’esposizione dei suoi disegni presentata al Lucca Center of
Contemporary Art.
Inoltre, in mostra vi sono disegni che sono stati raramente
esposti al pubblico: Vestaglia di Pierre Alechinsky,
Le grand passage di Alexander Calder, Casa che
protegge di Hundertwasser, Studio per
Organizzazione di motivi grafici di František Kupka,
Testa dada di Hans Richter e Senza titolo
di Tancredi, oltre ai già citati disegni di Brauner,
Hausmann, Pegeen e Tunnard.
Ricostruire alcuni dei più importanti momenti dell'arte del
Novecento attraverso i disegni della Collezione Peggy Guggenheim
e alcuni dei disegni che ne hanno fatto parte e che per
donazione della stessa collezionista oggi si trovano al Museum
of Fine Arts di Boston, al Museum of Modern Art di New York, al
Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, al Tel Aviv Museum
of Art è una grande opportunità culturale e propedeutica alla
partecipazione e alla condivisione delle proposte e delle
sperimentazioni legate alle arti visive della nostra
contemporaneità. Rivivere il passato in chiave contemporanea
potrebbe voler dire progettare un futuro ancora più
imprevedibile ed entusiasmante.
Molti artisti del secolo scorso hanno dedicato impegno e tempo
ai lavori su carta, hanno affidato a questo supporto le loro
performance più libere e le loro più ardite sperimentazioni.
Questa mostra costituisce dunque anche l’occasione di
ripercorrere una parte di storia dell’arte del Novecento da
un’ottica assolutamente inaspettata.
CURA DELLA MOSTRA E DEL CATALOGO
Maurizio Vanni
COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Thereza Pedrosa
ORGANIZZAZIONE
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
IN COLLABORAZIONE CON
Peggy Guggenheim Collection, Venezia
CON IL SOSTEGNO DI
Provincia di Lucca
Comune di Lucca
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Fondazione Banca del Monte di Lucca
Camera di Commercio di Lucca
Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno
C.E.L.F.A., Lucca
CON IL
PATROCINIO DI
Camera dei
Deputati
Senato della
Repubblica
Ministero
degli Affari Esteri
Regione
Toscana
Fidam
Assindustria
Lucca
Confesercenti Lucca
COORDINAMENTO ESECUTIVO
Michela Cicchinè
SEGRETERIA OPERATIVA
Antonio Parpinelli
Sara Parpinelli
Aurora Vernassa
CATALOGO
Silvana Editoriale, Milano
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel.
+39 0583 571712 Fax +39 0583 950499
www.luccamuseum.com
info@luccamuseum.com
Orario mostra:
dal martedì alla domenica 10-19
lunedì chiuso
Biglietti:
intero 7 euro; ridotto 5 euro
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