SPETTACOLO: LE
SCONFITTE - Lecco
Cofee Cultural Club è lieta di presentare
una produzione della compagnia Teatresca
LE SCONFITTE
libretto e
musiche di Claudio Gay
il 29 aprile 2011 ore 21.00
Cenacolo Francescano
Lecco
Con:
(Cast cantanti)
Silvia Gay, Ayumi Togo, Eliana Laurenti e Sara Simonet
(Cast Attrici)
Francesca Masci, Chiara Passaniti, Laura Rovito e Serena Bellinello
Con la
partecipazione di elementi dell'orchestra da camera della Val Pellice
Regia Claudio Gay
Scenografia Tommaso Osnaghi |
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Le sconfitte" è un'opera lirica che racconta la storia delle
quatto donne sconfitte durante la guerra di Troia: Ecuba moglie
di Priamo, Andromaca moglie di Ettore, Cassandra di Priamo e
Elena.
Le quattro donne narrano la loro sorte conseguente alla
sconfitta di Troia, le loro paure e la loro vita futura. Alla
fine dovranno separarsi e abbandonare per sempre la loro casa
ognuna andando per sua strada.
Lo spettacolo andrà in scena anche
il 20 febbraio al teatro lirico di Magenta
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NOTE DI REGIA
Perché mi sono messo a
scrivere un’opera a 20 anni? Intanto perché sono già in
ritardo di otto anni su Mozart. Il fatto è che ho sempre
amato la sintesi di musica e teatro del melodramma, e
sto constatando che oggi le due strade divergono. Da un
lato, la musica contemporanea in Europa vive per un
pubblico di nicchia, che si suppone colto e preparato.
Nessuno canterebbe Stockhausen all’osteria, come
accadeva per Verdi e poi per Puccini.
Dall’altro, anche il
teatro persegue accanitamente la sperimentazione,
ambientando in location sempre più strampalate il teatro
del 700.
Non ho la presunzione di
considerarmi erede di una tradizione, ma”tradere”
significa tramandare,e penso che tutti noi abbiamo nei
cromosomi un po’di teatro d’opera.
E perché un soggetto
impegnativo come Euripide?
Perché penso che la mia
generazione, quando si esprime, dovrebbe guardare un po’
più in là del suo ombelico. Guardare, per strada o in
métro, gli occhi di tante donne sconfitte dalla guerra,
donne che non vivono certo “tre metri sopra il cielo”. |
Perché penso che nella tragedia
greca ci sia già tutto quello che il teatro diventerà in
seguito: Euripide scriveva la musica per le sue opere, ed era
attaccato dalla critica come compositore d’avanguardia, troppo
trasgressivo. “Le sconfitte” però, non è musicalmente
trasgressiva; a mio avviso scrivendo un’”opera” non si possono
ignorare i giganti dell’800, quando si intende usare il loro
lessico. Sono però anche affascinato dalla musica minimalista
americana, Philip Glass in particolare,che ha una sorprendente
affinità col Barocco.
Una volta ideato un progetto, si
pone il problema di realizzarlo.
C’è una sorta di rassegnazione a
lasciar lievitare in modo assurdo i costi della produzione
lirica, e questo scoraggia i teatri (e i giovani compositori)
dal proporre lavori nuovi che invece potrebbero essere
realizzati low cost senza che la qualità professionale ne
risenta.
Una straordinaria équipe di
colleghi, miei compagni di studio, ha creduto in questa
produzione, ed ha offerto la sua collaborazione seriamente e con
generosità.
Le scene e i costumi, costati
globalmente come un solo cuscino ricamato di Zeffirelli,
sono stati realizzati da Tommaso
Osnaghi, laureato a Brera, scenografo concettuale ma disposto
all’avventura.
CLAUDIO GAY
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