MOSTRA: LA DIVINA
COMMEDIA - Grosseto
LA DIVINA COMMEDIA DI
TONO ZANCANARO
Museo Archeologico e
d'Arte della Maremma, Grosseto
9 luglio – 4 settembre
2011
Dal 9 luglio al 4
settembre 2011 nel Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di
Grosseto, si terrà la mostra La Divina Commedia
di Tono Zancanaro.
La mostra, a cura di
Mauro Papa e Claudia Gennari, è inserita nel
progetto di iniziativa regionale “una rete regionale delle culture della
contemporaneità”, e promossa dalla Provincia di Grosseto all’interno del
progetto “Maremma in-Contemporanea 2011”. Filo conduttore di tutte le
iniziative è il tema dantesco “Identità e Unione degli opposti. Nel
progetto rientra anche la mostra itinerante della Rete museale
provinciale che espone le illustrazioni di Salvador Dalí
per la Divina Commedia.
La
Divina Commedia rappresenterà quindi anche il nucleo tematico della
mostra dedicata ai lavori di Tono Zancanaro di proprietà
dell'amministrazione comunale di Grosseto. |
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Oltre alle stampe dedicate al poema dantesco, saranno esposte
anche altre opere dell’artista che seguono la divisione tematica
della Commedia dantesca: la dimensione del male rappresentata
dalla figura mostruosa del Gibbo, la dimensione paradisiaca dei
paesaggi e delle figure femminili mitizzate, la dialettica tra
queste due dimensioni espressa dal lavoro dell'uomo che cerca di
emanciparsi dallo sfruttamento.
Esposte sedici
litografie della serie dedicata alla Divina Commedia
(1966) e tredici acqueforti, di cui 7 dedicate al ciclo del “Neo
Gibbo” (1961-1970). Sempre attento e partecipe alla vita
politica del paese, agli inizi degli anni sessanta Tono
individua, come già aveva fatto con il Gibbo e con i Demopetroni,
i nemici del momento contro la democrazia. Le vicende narrate si
svolgono attorno ai “fatali 7 colli” e vedono coinvolti oltre
all’anima nera del Gibbo, opportunamente rivisitato, i
principali personaggi politici dell'epoca. Inoltre in mostra tre
chine acquerellate (Pescatori di Comacchio, 1953;
Strada di Shangai, 1958; Giudecca e Canal Grande,
1961) e altre acqueforti (da definire).
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Tono Zancanaro
(Padova 1906 – 1985)
Zancanaro è uno dei più importanti disegnatori e
incisori del secondo dopoguerra in Italia. La sua
produzione, iniziata dal 1932, comprende una varietà di
temi che vanno dalla satira politica antifascista (la
celebre serie del Gibbo, 1941-1949) al racconto
realistico (i lavori del 1951-1956 sulle mondine e
sull’alluvione del Polesine), dalla figurazione erotica
(a partire dalla serie di Levana, 1946-1950) ad
un estroso e visionario vedutismo urbano. Ha partecipato
a tutte le Quadriennali dalla IV edizione (1943) alla X
(1973), ed ha vinto il Primo Premio per l’incisione alla
XXVI (1952) Biennale di Venezia.
La
prima volta che Zancanaro espose una sua opera a
Grosseto fu nel 1955, all’interno della rassegna
nazionale del Realismo. In quella occasione il
Comune di Grosseto acquistò l’opera di Zancanaro
Pescatori di Comacchio. Da quel momento l’artista
frequentò con regolarità il capoluogo maremmano. Nel
dicembre del 1961 il Comune deliberò una campagna di
acquisti per istituire una pinacoteca comunale d’arte
moderna, e comprò il disegno La Giudecca e il Canal
Grande. Su iniziativa del Professor Ragghianti, il
Palazzo della Provincia ospitò nel 1966 le stampe che
Tono Zancanaro e Renato Guttuso avevano dedicato alla
“Divina Commedia”. In quell’occasione l’amministrazione
comunale acquisì l’intera serie litografica (38/70)
dell’artista veneto, di cui alcuni esemplari sono andati
perduti. |
Alla “Divina
Commedia” Tono si era dedicato a partire dal 1964 con alcuni
disegni per conto dell’editore Laterza di Bari, ma le litografie
vennero realizzate successivamente, dal 1965 al 1966. Per il
colore delle litografie, Zancanaro scelse il nero per l’Inferno,
il rosso per il Purgatorio e l’azzurro per il Paradiso.
Emblematicamente, l’episodio di Paolo e Francesca fu illustrato
con l’azzurro. Negli anni seguenti il tema della “Divina
Commedia” venne ripreso moltissime altre volte, specialmente i
soggetti come il Buon Apollo; Non facea nascendo
ancor paura la figlia al padre; Le sfacciate donne
fiorentine; Paolo e Francesca. Di questa
esperienza Tono serbava una memoria molto intensa: “Non
ricordo avventura più forte, esaltante e preziosa di illustrare
la Divina Commedia..”
Nel 2007, il
CEDAV organizzò una mostra dal titolo “SottoTono, opere di Tono
Zancanaro della collezione del Comune di Grosseto”, che
presentava al pubblico per la prima volta sedici opere di
Zancanaro acquisite dall’amministrazione negli anni Cinquanta e
Sessanta del Novecento. Dopo questa iniziativa, l’Archivio
Storico Tono Zancanaro di Padova donò al Comune di Grosseto ben
147 opere dell’artista – mai esposte fino a questo momento – tra
cui un corpus di 17 litografie relativo alla Divina Commedia
(cartella unica e rara) e 29 incisioni (26 acqueforti e 3
acqueforti e puntasecche) di vario formato e periodo
(prevalentemente su carta 35x50 e 50x70).
Organizzazione: CEDAV della Fondazione Grosseto Cultura, con la
collaborazione del Museo Archeologico e d'Arte della Maremma e
dell'Archivio Storico Tono Zancanaro di Padova.
Patrocinio:
Amministrazione provinciale di Grosseto, amministrazione
comunale di Grosseto.
Giovedi 14
luglio il museo resterà aperto fino alle 23,00 nell'ambito
dell'iniziativa Ascom La notte sì ma di giovedì e Mauro Papa,
direttore del CEDAV, alle ore 21 terrà una conferenza dal titolo
“Zancanaro a Grosseto”
Inaugurazione Sabato 9 luglio ore 18,30
La Divina
Commedia di Tono Zancanaro
Museo
Archeologico e d’Arte della Maremma
Piazza
Baccarini, 3, Grosseto
Per
informazioni
Tel 0564
488750
Orari
da martedi a
sabato 10,00-20,00; domenica e festivi 10,00-13,00;
17.00-20.00; lunedi chiuso. Ingresso libero (per visitare anche
il Museo: € 5,00 intero; 2,50 ridotto).
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