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LAUDE MEDIEVALE -
Gragnago (LU)
La
tradizione lucchese della Lauda del Duecento rivive grazie ad un
concerto
Gesti,
suoni e parole di preghiera ritrovati e reinterpretati secondo
l’uso medievale
Sabato 16
aprile nella chiesa parrocchiale di Gragnano (Lucca)
La
tradizione lucchese della Lauda del Duecento rivive grazie ad un
concerto dell’associazione musicale Concentus Lucensis e
dell’Ensemble Cantilena Antiqua
nell'ambito
del progetto “Pellegrinari” che anche quest’anno rinnova la sua
presenza sul territorio.
Gesti, suoni e
parole di preghiera ritrovati e reinterpretati secondo l’uso
medievale. Sabato 16 aprile alle 21,15 nella chiesa
parrocchiale di Gragnano (Lucca), a ingresso libero, il
Laboratorio Permanente sul teatro musicale medievale, i Cantori
del Miserere di Sessa Aurunca, Tuscae Gentes e la Compagnia
Teatro Giovani Lucca presentano la “Laude sulla vita di Gesù.
Passione, morte e resurrezione. La lauda rappresentativa del
XIII secolo”, con la ricostruzione drammatica e musicale di
Stefano Albarello.
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“Il
fenomeno culturale più evidente della storia del centro
Italia tra Duecento e Trecento – spiega Albarello - è
legato al fenomeno della lauda in relazioni ai nuovi
fermenti religiosi che avevano portato alla nascita
degli ordini minori soprattutto dei francescani. Del
vastissimo repertorio (oltre duecento laude) ritrovato,
solo una minima parte è conservata nella sua integrità
di testo e musica. Riteniamo importante riscoprire
questo repertorio in modo da presentare le formule
originali, che richiedono necessariamente
un’interpretazione in cui il suono e la parola si
accompagnano all'elemento visivo, ad una teatralità
esecutiva. La natura semplice e didascalica delle
laude, che avevano l'intento di comunicare a tutti
(colti e incolti) i valori espressi dalla vita di Gesù e
dei santi, prendeva vita attraverso i movimento di
personaggi in costume che recitavano cantando in lingua
volgare”.
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“A
Lucca – precisa Albarello – sono stati ritrovati alcuni
frammenti (sette laude) provenienti da un manoscritto
forse redatto proprio nella città ad uso delle
confraternite locali. Riproporli significa così, non
solo divulgare questi importanti documenti artistici, ma
anche tentare di ricreare l'anello mancante tra questa
antica tradizione e le rappresentazioni ancora eseguite
in ambito popolare”.
Gli
interpreti: Primo Cantore, Matteo Zenatti; Angelo,
AnnaPia Capurso; Maria, Shadia Zamzam; Gesù, Antonio
Bambini; Erode – Apostolo, Mirko Giuntini; Magi,
Domenico Cresce, Giovanni Loffredo, Emilio Galletta. Il
coro dei laudesi: Andrea Grossi, Norberto Malcontenti,
Mario Severi, Maurizio Storai, Giuseppe Tassara,
Annalisa Testa, Anna Maria Betti, Simona Boni, Ilaria
Chelini, Barbara Da Prato, Luana De Ranieri, Lucia
Pieroni, Romana Spinelli. Elisa Severi: viella;
Francesco Tognelli: viella e viella a rullo; Linda
Severi: flauti, cialamello; Michele Orsi gaita e
cialamello. I Cantori del Miserere di Sessa Aurunca:
Domenico Cresce prima voce, Giovanni Loffredo seconda
voce, Emilio Galletta terza voce. Elaborazione e
direzione: Stefano Albarello.
Per
informazioni: 0583.46.72.60, 328.81.43.696,
concentus@fastwebnet.it
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Il
progetto “Peregrinari”.
“Il
tema del viaggio come metafora della vita umana e
dell’incontro dell’uomo con Dio – spiegano gli
organizzatori - è presente in tutte le religioni, nei
miti, nella letteratura e nelle leggende di tutti i
popoli. Per il mondo cristiano, a partire dal Medioevo,
un grande modello fu la figura del pellegrino, simbolo
della ricerca spirituale. Il termine pellegrino deriva
dal latino ‘peregrinari’che ha diversi significati: da
quello di vivere lontano a quello di vagare, uscire e
anche morire. Si può dire perciò che il pellegrinaggio
consiste soprattutto nell’assumere una visione più ampia
della vita, del mondo e della fede, trasformando
l’indifferenza, verso le persone e le cose, in
partecipazione convinta; il viaggio ci aiuta ad
esplorare il mondo delle relazioni ma anche noi stessi”.
“Il progetto ‘Peregrinari’ si basa proprio su questi
concetti alla ricerca di una espressione artistica che
nel Medioevo si sviluppò attorno al pellegrinaggio e che
racchiuse le eredità di molte etnie. Non a caso l’Italia
fu il luogo di arrivo e di transito di due dei più
importanti viaggi del pellegrino: Roma come termine e
Gerusalemme come transito. Assieme alla meta ‘giacobita’
di Santiago de Compostela, formano le tre vie principali
del nostro percorso artistico.
Il
progetto nel territorio lucchese.
Anche altri eventi ci interessano più direttamente per
motivi regionali; Lucca e la sua provincia furono
meta e transito: luoghi posti sulla via Francigena
furono certo tappa obbligata per i pellegrini che
andavano a Roma (la venerazione del Volto Santo ad
esempio). Tappa successiva, dopo Lucca, era
Altopascio che sorgeva sulle rive del lago di
Bientina, ora bonificato. A testimonianza di quel
periodo resta ancora la ‘Trattoria del porto’ e un
affresco, nella chiesa di Jacopo Maggiore, che ritrae
San Jacopo, patrono dei pellegrini, mentre arriva ad
Altopascio sulla prua di una barca con il simbolo del
Tau. Intorno all'anno Mille lungo le principali vie di
pellegrinaggio in Europa sorsero strutture per
l'assistenza ai pellegrini; lo Spedale di Altopascio,
tuttavia, assunse una importanza particolare, tanto che
nel 1119 il re di Francia lo cita semplicemente come “Le
Hospital”, l'ospedale per antonomasia. L'alta torre
dell'Ospizio, con il fuoco sempre acceso sul terrazzo, e
la sua campana, la Smarrita, rappresentavano un
importante punto di riferimento nelle zone paludose che
la circondavano. Nell' ospedale i pellegrini potevano
sempre trovare ricovero, cure e cibo. L'ospitalità dei
frati era così rinomata che venne citata anche da
Giovanni Boccacio. Come nello spirito della nostra
associazione, da sempre il tema del viandante e della
accoglienza sono fulcro della nostra crescita artistica
fatta di contributi dei molti che negli anni hanno
partecipato alle nostre attività artistiche e
progettuali. Nasce da qui l’idea di formare un nucleo di
interpreti di varie estrazioni artistiche e regioni per
creare un Cd sul tema del pellegrinaggio realizzato
sulla base dei canti e delle testimonianze del medioevo
su questo argomento.
Un altro obiettivo di questo progetto è quello di
esplorare il rapporto tra gli ambienti e la musica
creando degli itinerari
musicali-culturali-paesaggistici-storico-artistici alla
scoperta di luoghi e di repertori poco frequentati. Gli
itinerari proposti permetteranno al pubblico di accedere
a chiese, pievi, giardini, chiostri e borghi, sentieri
ed itinerari poco conosciuti, scoprendone le origini
storiche ed ascoltandone le risonanze acustiche proposte
dal programma musicale quando sarà possibile.
Iniziative già realizzate
- Peregrinari: spettacolo realizzato nel settembre 2007
realizzato da un
nucleo
di interpreti di varie estrazioni artistiche e regioni
per creare uno spettacolo sul tema del pellegrinaggio
realizzato sulla base dei canti e delle testimonianze
del Medioevo su questo argomento.
- Sulle Strade del Medioevo : concerto realizzato nel
settembre 2008 con canti e musiche dei pellegrini;
concerto dei partecipanti ai corsi di musica antica.
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