Mentre in
Palazzo Ducale si ammirerà ciò che il "Mediterraneo" delle coste
francesi e liguri, la Bordighera di Monet, ha ispirato a cinque
generazioni di artisti tra metà Settecento e metà Novecento, un
altro Mediterraneo, quello del mare di Sicilia, sarà proposto da
Giuseppe Puglisi nella mostra a lui dedicata nella medesima sede
di Palazzo Ducale.
"Puglisi. Il Mediterraneo. Coste e costellazioni", curata da
Marco Goldin e promossa dal Comune di Genova, dalla Fondazione
Palazzo Ducale e da Linea d'ombra, con la determinante
collaborazione del Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta,
resterà allestita in Palazzo Ducale dal 9 al 30 gennaio 2011.
Artista tra i più interessanti nel più giovane panorama italiano
contemporaneo, cresciuto in quella Sicilia feconda di talenti e
di maestri, Giuseppe Puglisi (Catania, 1965) ha realizzato
quadri di delicata bellezza sul paesaggio urbano e naturale,
come testimoniano i 40 lavori presenti in questa antologica,
dedicati in particolare alla vastità dello spazio e alla
duttilità morbida della luce.
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La
ricerca pittorica di Puglisi si focalizza inizialmente
sul tema della città e di figure sospese
nell'acqua, dove il colore è frammentato, le immagini
quasi impronte sindoniche, eco di una certa pittura di
Tornabuoni, Forgioli, Ferroni e Sarnari. Nel tempo la
sua ricerca si volge al recupero di una luce più
atmosferica e morbida, ed emergono nuovi gruppi
tematici: le terrazze, le città di notte, i paesaggi
urbani. C'è il tentativo di recuperare la figura e il
colore, come raccontano i quadri raccolti attorno al
tema delle piscine, nei quali il colore si fa più
corposo e viene steso con pennellate più fluide.
Puglisi ha dipinto giardini, aiuole, rose, quadri nei
quali si conferma questa sua aderenza-immersione nel
mondo delle cose. Lo spiega bene l'artista stesso,
descrivendo in modo significativo il proprio
procedimento pittorico: «Quando dipingo un paesaggio,
anche urbano, temo molto che possa diventare tutto
troppo onirico, che le luci in lontananza possano
sembrare dei coriandoli.
Allora sento di dover strutturare in modo molto forte
l'immagine che porto sulla tela, sento il bisogno di
oggetti, anche vicini, da percorrere in modo plastico
con il colore. Anche i giardini di alcuni miei lavori
rientrano nella città. Mi lascio incantare da piccoli
spunti, ma per portarli poi sulla tela devo creare un
distacco, devo leggerli attraverso uno sguardo severo.
Solo così riesco a ricreare lo stupore originario.» |
Con gli anni
2000 i suoi lavori sono dominati da una maggiore morbidezza di
toni, forse per la ripresa in questo stesso periodo del disegno
e la sua ricerca si volge più specificamente verso i valori
plastici del colore; protagonista è ora il farsi e il disfarsi
dello spazio dove la presenza umana viene ridotta a un brulichio
di luci, luminescenze. La sua attenzione si concentra su
immagini particolari, oggetti dimenticati, relitti, figure
spiate nella loro immobilità, quasi a cogliere il senso segreto
della luce e del colore.
Negli ultimi due anni Puglisi ha approfondito ulteriormente
l'indagine sul paesaggio naturale, dedicandosi al paesaggio
vulcanico dell'Etna e ai cieli notturni carichi di stelle, dei
quali questa antologica reca suggestiva testimonianza.
I lavori più recenti sono spesso città viste con un'osservazione
a volo d'uccello o parti di costa terrestre osservata sempre da
un punto di vista alto, e anche per i quadri di questa mostra
l'indagine pittorica si è focalizzata sull'osservazione dello
spazio - porzione di cielo - che sta sopra i soggetti affrontati
in precedenza, e, in questo caso, sul fascino del paesaggio
mediterraneo. Lo sguardo si trasforma in un occhio particolare,
quasi fotografico, che osserva il rapporto tra le due visioni:
da un lato il paesaggio, o costa terrestre, con il mare e con le
sue geometrie e prospettive, e dall'altro le architetture
celesti che lo sovrasta. In questa dialettica continua Puglisi
cerca di rappresentare l'imprendibile densità dello spazio che
si frappone tra queste due realtà immaginando poeticamente un
atlante del cielo, del mare e della terra con i suoi paesaggi.
Info e prenotazioni:
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Organizzazione: Linea d'ombra srl, Strada di Sant'Artemio
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