Si apre il sipario ed il pubblico viene immediatamente
catapultato sulla scena: uno spazio chiuso, claustrofobico, con
tre personaggi legati ed incappucciati. Un italiano, un francese
ed una russa, apparentemente stereotipi della propria
nazionalità riusciranno, nel corso dello spettacolo, a superare
i pregiudizi, conoscersi meglio e a capirsi. Fra equivoci e
luoghi comuni creano una pacifica convivenza basata sempre su
equilibri precari. Tutti e tre si attraggono e si respingono
guidati ora dalla fame e dalla stanchezza, ora
dall'innamoramento e dalla conseguente gelosia. Tutti e tre pur
imprigionati nella vita, trovano la loro prima “via d'uscita” in
una dimensione onirica che ci parla del loro passato, dei loro
desideri, dei loro sogni più proibiti.
Incombe su loro “un'oscura presenza” che inaspettatamente
irrompe nel loro “gioco” costringendoli a trovare nuovi accordi
non perdendo di vista l'obiettivo comune di liberarsi.
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Alla fine i loro sforzi atti a trovare
una via d’uscita produrranno una trasformazione
inattesa.
Il gioco attoriale si basa
prevalentemente sull'improvvisazione e sul linguaggio
non verbale (ballo, ritmo, canzone, pantomima ecc.).
Lo spettacolo è ironico e leggero ma
assolutamente mai banale e scontato. Ricco di
comicità data dalla situazione e dai numerosi
fraintendimenti linguistici, uno spettacolo che non è
altro che la metafora della vita: viviamo
sentendoci rinchiusi in un mondo che ci sembra troppo
piccolo, cerchiamo invano una via di fuga, e solo una
volta arrivati sulla soglia dell’uscita abbiamo il
coraggio di voltarci indietro e di guardare.
Solo in questo modo ci rendiamo conto che
i nostri “compagni di cella”, apparentemente così
differenti da noi per lingua, cultura e sogni, ci
assomigliano più di quanto non avremmo mai creduto.
Avendo il pregio di “parlare” ad un
pubblico internazionale, utilizzando la lingua italiana,
francese e quella russa, è stato accolto molto bene sia
in Russia dove è stato giocato già 5 volte, al
Festival Estivades in Belgio e quest'anno è stato
ospite al Festival Teatrale di
Tallin in Estonia.
Lo spettacolo è stato selezionato
per partecipare al Festival Internazionale di
Mont-Laurier in CANADA il prossimo settembre. |
Palmarès dello spettacolo :
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Premi : Migliore Spettacolo; Migliore Attore, Migliore Regia e
Gradimento del Pubblico al Festival
Internazionale “Sibirskaja rampa”/ Bajkal/ Russia - 2008
·
Premi: Migliore Ensemble attoriale ; Migliore Attore per
Valentina Schiavi, Matteo Facenna e Samuele Batistoni, Migliore
Regia nella ricerca del teatro Moderno al Festival
Internazionale “Riso, lacrime e amore”/ Ekaterinburg/ Russia -
2009
·
Festival (vetrina) Internazionale Estivades/
Marshe-en-Fammen- Belgio –2009
·
Premi: Migliore Compagnia; Migliore Scenografia, Migliore Regia
al Festival “L’Estate di San Martino”
San Miniato (PI)/Italia -2009
·
Ospiti d'onore al Festival
dell’Università di Cultura ed Arte di Mosca/Russia 2010
·
Rassegna Nazionale “TRANSITI” – Teatro Furio
Camillo/Roma/Italia - 2010
·
Premio per “La ricchezza del linguaggio teatrale e per il tesoro
dell’improvvisazione” al Festival
Internazionale “ Tradizione ed avanguardia – Gatchina/San
Pietroburgo Russia – 2010
·
Rassegna “Atmosfere instabili” – Teatro di
Rivoli/Torino/ Italia –2010
·
Premio Migliore spettacolo e Migliore attrice a Valentina
Schiavi al Festival Nazionale “ L’ora
del Teatro” – Montecarlo/ Italia – 2010
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Premio della critica al Festival
Internazionale “Baltijskij bereg”– Tallinn/Estonia -2011
Video promo:
https://www.youtube.com/watch?v=Iy0-q6E5z3g
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