MODA AI TEMPI DI
NAPOLEONE - Firenze
Il 19 marzo
e 9 aprile due incontri svelano il gusto di vivere al tempo di Napoleone
ed Elisa
NEI
FOULARD LE FOLLIE DELLA MODA AI TEMPI DI NAPOLEONE
Fondazione
Spadolini (Firenze), ingresso libero, in collaborazione con gli Amici
del Foulard
FIRENZE – Da Parigi
alla Toscana: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa. Si tengono alla
Fondazione Spadolini (Pian dei Giullari, Firenze) in collaborazione con
l’associazione Amici del Foulard, due conversazioni sull’eleganza, la moda ed
i mezzi di trasporto nell’epoca di Napoleone, ideate ed organizzate dal
direttore dei Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche, Roberta Martinelli.Due esperte in
ricerche in questi settori, Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani
Pardini, presentano i risultati di un affascinante studio condotto sui
foulard di Hermès per la mostra “Mito e Bellezza” che si è tenuta l’anno scorso
a Lucca, presentata anche a Firenze, e che nel 2012 sarà esposta al Musée de l’Armée
di Parigi.
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I foulard della
prestigiosa Maison francese, ideati da Emile Maurice Hermès in omaggio all’epoca
napoleonica, vengono letti come documenti storici per ricostruire modi di essere
ed apparire. Dalla moda femminile alle nuove tendenze sul galateo in società,
sino alle novità più “folli” ed estreme: espressioni e codici comunicativi di
una nuova classe sociale che va al potere insieme a Napoleone, e che
presenta caratteristiche di grande modernità, alcune delle quali oggi ancora
attuali.Gli incontri sono
realizzati con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della
Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno.
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La prima
conversazione, aperta a tutti ad ingresso libero, si intitola “Nuovi
ricchi e nuova moda”: sabato 19 marzo alle 16,30 Velia Gini Bartoli e
Simonetta Giurlani Pardini spiegano il passaggio dalla Rivoluzione francese al
Consolato e poi all’Impero, letto attraverso i mutamenti della moda a partire
dalla biancheria intima fino ad arrivare ai cappelli, dagli accessori con i
loro significati sino all’uso dei fiori, il cui “linguaggio” viene codificato
proprio in questo periodo. Insieme alla moda cambiano anche gli stili di vita,
con il ritorno i auge delle promenades e la frequentazione dei giardini.Sono i foulard di
Hermès che raccontano, con la loro seta ed i loro colori, i passaggi
dall’austerità dei costumi alla liberalizzazione, e poi di nuovo alla rigidità
con il Nuovo Impero.
La seconda
conversazione, sempre a ingresso libero, riguarderà “Omnibus et Dames
blanches”. Dal titolo del celebre foulard, il primo in assoluto prodotto
dalla Maison Hermès nel 1937, questo incontro, sabato 9 aprile alle 16,30,
vedrà nuovamente impegnate le due relatrici in una chiacchierata sui mezzi di
trasporto in epoca napoleonica e sulle trasformazioni di cui furono conseguenza
e motore. “Omnibus et Dames blanches” è infatti un gioco da tavolo
dell’epoca napoleonica che celebra un avvenimento coevo del tutto eccezionale:
la nascita della prima azienda di trasporto pubblico al mondo che, a
Parigi, istituì la prima linea che andava dalla Madeleine alla Bastiglia, con un
mezzo trainato da cavalli. |
La velocità, il gusto della bella vita,
l’agiatezza conquistata dalla nuova classe sociale borghese dopo la
Rivoluzione sono gli elementi che caratterizzano questa epoca in tutti i suoi
aspetti. Cavalli, carrozze e mises per tutte le occasioni, dai paramenti
degli animali ai copricapo maschili e femminili: ecco la storia scandita
attraverso l’eleganza ed il bell’apparire.
Per informazioni
contattare l’associazione Amici del Foulard al numero 055.88.27.096.
L'Associazione Amici del Foulard è stata ideata dalla signora Maria Paola Banchi Alberti e creata nel 2001 a Firenze insieme ad un gruppo di amiche, con lo scopo di far conoscere ad un vasto pubblico il valore culturale e simbolico del foulard, che fino dai tempi antichi è sempre stato non solo un accessorio di abbigliamento ma un valido strumento di identità e propaganda. Negli anni, l’associazione ha realizzato concorsi a scopo solidale, mostre, ed è stata chiamata a collaborare anche al di fuori del territorio regionale. Tra le iniziative si ricorda, in collaborazione con il FAI, una mostra di foulard a Palazzo Mansi, a Lucca, sul tema “Il Giro del mondo in 80 foulards”, “Lo zoo di seta – 40 foulards a tema animalier”, dedicato all’Elettrice Palatina nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio (Firenze) in ricordo della vita di Maria Luisa De’ Medici, e con il Museo del tessuto di Prato l’esposizione “Dal velo di Penelope al foulard”.
Il progetto “Da
Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone ed Elisa”, ideato
dal direttore del Museo Nazionale delle Residenze
Napoleoniche dell'isola d'Elba Roberta Martinelli, è inserito
nell’ambito delle attività di studio e ricerca sugli anni napoleonici in Toscana
in vista del 2014, bicentenario dell’arrivo di Napoleone all’Elba.
Promosso dalla
Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana nella
persona del Direttore, Dottoressa Maddalena Ragni, con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmi di
Livorno, è iniziato nel 2007 e prevede momenti di approfondimento sulle vite dei
sovrani con incontri pensati per catturare l’attenzione del pubblico, anche
attraverso spigolature, curiosità e tanti piccoli racconti inediti. La prossima
tappa del progetto è l’esposizione a Parigi, al Musée de l’Armée, della mostra
“Mito e Bellezza”, dedicata al mito di Napoleone.
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