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FUOCO DI SANT'ANTONIO
- Filattiera (MS)
A cura della Pro
Loco Filattiera e Comitato Fuoco di Sant Antonio
Nella sera del 16 gennaio a Filattiera nell'Alta Lunigiana si celebra la
festa di S.Antonio Abate.
Come oramai da tradizione alle ore 18,00 dopo la funzione religiosa e la
processione del Santo con il tocco della prima campana si procede con
l'accessione dei falò disposti nei vari rioni comunali (Centro Storico,
Dorbola e Volpino) che fanno a gara per realizzare la fiamma più alta.
Nel centro storico, alla "Porta", accanto al castello malaspianiano
all'ingresso del borgo, i filattieresi si riuniscono per festeggiare
goliardicamente il santo, tutti intorno al fuoco a cuocere salsicce e
costine con canti e balli in compagnia di buon vino.
A tal proposito è consigliato prenotare ai seguenti numeri telefonici
338 6358715 oppure 0187 458366
Il 17 gennaio la liturgia cristiana ricorda il santo vissuto ad
Alessandria d’Egitto, conosciuto sia come taumaturgo che come protettore
degli animali.
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L’iconografia tradizionale ce lo rappresenta con due
elementi inscindibili: il fuoco e un maiale. Nelle
allegorie del passato il diavolo veniva spesso incarnato
nel porco simbolo d’impurità, e l’iconografia popolare,
dove il Santo trascinava un maialino con una campanella
al collo finì per farlo identificare come il protettore
degli animali domestici. S. Antonio fu presto invocato
in Occidente anche come patrono dei macellai e salumai,
dei contadini e degli allevatori che ogni anno si
ritrovano per la benedizione degli animali.
Secondo una leggenda la notte del 16 gennaio gli animali
acquisiscono la facoltà di parlare. Durante questo
evento i contadini si tenevano lontani dalle stalle,
perché udire gli animali conversare era segno di cattivo
auspicio.
Tutt'oggi i contadini prendono un tizzone ardente e lo
pongono nelle stalle a protezione del bestiame.
S.Antonio era invocato anche quale patrono del focolare,
e il suo intervento era richiesto contro quegli herpes
dolorosissimi, chiamati tutt’ora “fuoco di
Sant’Antonio”. Nel medioevo si usava spalmare sulle
parti del corpo interessate dall’herpes zoster un
impasto fatto dal lardo di maiale.
“L’Epifania tutte le feste porta via, Sant’Antonio le
riavvia” il detto popolare ricorda che la ricorrenza del
santo coincide con l’inizio del carnevale.
Per info:
prolocofilattiera@live.it |
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