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MOSTRA:
ISOLE DEL PENSIERO - Fiesole (FI)
Fiesole, Palazzo
Comunale, Sala del Basolato
16 aprile-19 giugno 2011
a cura di Giovanni Faccenda
Böcklin, de Chirico, Nunziante. Tre artisti
connessi da una linea ideale intessuta di comunanze di temi,
espressioni, sensibilità. Un percorso lungo quanto i 130 anni che
separano la prima edizione dell'Isola dei morti dai lavori più
recenti di Nunziante. Passando per de Chirico, qui assunto come esempio,
alto e rarefatto, dell'enorme influenza che l'opera di Arnold Böcklin
riverberò su molti importanti artisti del Novecento europeo: da Edvard
Munch a René Magritte, da Max Ernst a Salvador Dalí, tra i tanti.
"Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante", afferma
Giovanni Faccenda che della mostra è il curatore, cade nel centodecimo
anniversario della morte di Böcklin, avvenuta in quella stessa Fiesole
che oggi ospita la rassegna. Non intendiamo mettere a confronto i tre
autori cui la mostra è intitolata, piuttosto documentare una ideale
convergenza intellettuale fra i tre protagonisti, lungo una linea di
continuità fra modernità e contemporaneità. |
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Una linea, cui è estraneo qualsiasi concetto di "discepolato" e
nella quale emergono senz'altro più numerose le differenze delle
affinità fra Böcklin, de Chirico e Nunziante. Ciascuno,
peraltro, viaggiatore isolato, in epoche diverse, nel misterioso
ed intrigante universo della metafisica.»
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Di Arnold Böcklin saranno presenti quattro opere: Villa am
Meer - Villa sul mare (1892-93), Flötender Pan - Pan che
suona lo zufolo (1897), Die Kapelle - La cappella,
1898, e l'ultima, incompiuta, Pan im Kinderreigen - Pan fra i
bambini in girotondo, dipinta dal grande svizzero, poco prima di
morire, nella sua Villa Bellagio. Sono lavori che richiamano le
atmosfere oniriche popolate di architetture classiche, simbolismi,
allegorie e quel richiamo ossessivo alla morte che arriva a livelli
sublimi nella inarrivabile Isola dei morti, oggi considerato il
quadro più famoso al mondo. Un'opera di cui permangono 4 delle 5
versioni dipinte dall'autore (la quarta versione è stata distrutta, si
dice, durante un bombardamento nel corso del secondo conflitto
mondiale), tutte considerate "inamovibili" dai musei che ne sono i
fortunati possessori. L'isola dei morti divenne prestissimo
un'opera feticcio. Hitler - che acquisto la terza versione - non se ne
separò sino alla morte; Lenin ne volle una copia così come d'Annunzio:
tutti contagiati da quella febbre böckliniana che colpì e continua a
colpire chi cerca di far propri i segreti di questa isola popolata da
tenebrosi cipressi.
Quanto grande sia il debito nei confronti di Böcklin maturato da vari
protagonisti del Novecento, lo testimonia, in Italia, soprattutto de
Chirico, e non soltanto nei due periodi che sappiamo informati ad un
eloquente stile böckliniano. Del primo, tra il 1909 e il 1910, la mostra
propone forse il massimo capolavoro, La passeggiata-Il tempio di
Apollo a Delfi, del 1910, appunto. Ma anche tutto il periodo
romantico, tra l'inizio degli anni Quaranta e la prima metà del decennio
successivo, ci mostra un Pictor Optimus ancora evidentemente attratto da
Böcklin. Com'è testimoniato in mostra dal Castello di Rapallo
(1947-48), Cavaliere con cane (1948), Vita silente con marina
(1950), I romani in Britannia (1953). |
Decisiva, in quella che si configura ad oggi come la più alta
stagione creativa di Nunziante, è la visita che egli fece la
scorsa primavera a Villa Bellagio, estrema dimora del pittore
svizzero sul crinale tra Fiesole e San Domenico. Senza una
simile opportunità, non avremmo mai visto, forse, tante
pregevoli pitture: Laggiù dove tutto è possibile,
Accadde un mattino, Attesa, Il volo di Pindaro,
L'alba vinceva l'ora mattutina. E, naturalmente, le
versioni - personalissime - di Prometeo e de La
partenza degli Argonauti: «isole del pensiero», anch'esse,
sulle rotte di un pittore deciso a salpare alla volta di
misteriosi mari, nei quali si era svolto parte dell'itinerario
metafisico di Böcklin, prima, e poi di de Chirico.
Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante.
Fiesole, Palazzo Comunale, Sala del Basolato, 16 aprile - 19
giugno 2011. Orario: 10 - 19 tutti i giorni. Ingresso: interi 5
euro, ridotti: 3 euro; ingresso cumulativo per tutti i musei di
Fiesole: 12 euro. Acquisto biglietti: presso la biglietteria di
via Portigiani1, Fiesole.
Catalogo: Electa, a cura di Giovanni Faccenda con interventi di
Hans Holenweg e Paolo Parrini.
Info: tel. 055 5961293
infomusei@comune.fiesole.fi.it
www.museidifiesole.it
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