TEATRO: OFELIA 4e48 -
Ferrara
OFELIA
4e48
uno spettacolo di Stefano Cenci con Elisa
Lolli
liberamente tratto
da 4:48 Psycosis di Sarah Kane.
Distribuzione Riccardo Soffritti
Sabato 6
Agosto 2011 - Teatro Nuovo di Ferrara
DESCRIZIONE DELLO SPETTACOLO
Ofelia 4e48 è uno spettacolo in cui mondi
paralleli si incontrano di tanto in tanto, come in uno zapping
televisivo repentino di canale in canale; così repentino che il
programma sembra sempre lo stesso e lo spettatore ha l’impressione di
assistere ad un impazzito gioco di ruoli, inquietante e divertente al
contempo. Sulla scena si alternano
Ofelia e Amleto, Sarah e il suo medico,
l’attrice e il regista, Elisa e Stefano, la follia e il raziocinio,
l’arte e il sociale, l’inafferrabile delicata violenza della poesia e la
pesantezza conservatrice, cinica e onnisciente del pragmatismo umano.
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Ofelia 4e48 è una corsa sul filo
dell’inesprimibile. È un’opera sinfonica ad una sola voce. La
musica è un coro inarrestabile, epico, melodrammatico. E sulla
scena noi siamo i corpi molli attraversati dall’impeto della
forza auto-distruttrice di Sarah; la stessa forza che la rende
unica, immortale, irraggiungibile.
Ascendo! Dalla vita all’arte. Non
dalla vita alla morte. Non dalla vita ad altra vita. Dalla vita
all’arte.
Povera me. Ofelia da 2 soldi.
Ofelia senza pretese. Ofelia in quattro e
quattr’otto. Ofelia da rigattiere.
Ofelia antiquariato. Illustre suicida di carta stampata. Povera
me, con me, senza me… Brucio! / tanto di vita / che mi faccio
cenere / alla cenere / alla cenere […] fumare, respirare,
vivere, sfumare, lenta eutanasia / io, portatore sano di cibo
per vermi / pago l’affitto / l’assicurazione dell’auto / saluto
la camera da letto / mi specchio e vado / sottoterra vado /
sotto il mare vado / come polline da vento portato / vado.
Povera me. Povera Ofelia da vita
tradita. Illusione non ti credo più. Non ti vedo più. E più non
parlo.

NOTE DI REGIA
Tutto ciò che si può dire di
questo spettacolo è che è nato per caso, che ci è scoppiato tra
le mani, come un petardo che doveva fare una sola innocua
scintilla e che invece ha ustionato i nostri palmi.
In una fase di condivisione di un
metodo di lavoro, riscrittura e creazione (dopo tanti anni di
amicizia e tanti anni senza aver più avuto occasione di lavorare
insieme) abbiamo cominciato a giocare con un testo, 4:48
Psycosis di Sarah Kane. Non propriamente un testo leggero e
dilettevole, ma ci è sembrato il punto di partenza più adeguato
in quel momento, vuoi per soddisfare il nostro gusto del
macabro, vuoi perché è un testo così complicato da sembrare
impossibile. Sta di fatto che, da pochi incontri, nei ritagli di
tempo, più per sfogo che per mestiere (e spesso le opere
migliori si realizzano così) è nato il nostro Ofelia, appunto,
in quattro e quattr’otto.
Presentato per la prima volta in
forma di primo studio ad Arti Vive Festival 2009, con una
scenografia recuperata in discarica il pomeriggio stesso, in
assoluta emergenza, con testi appena scritti e la memoria
labile, lo spettacolo ci ha subito colpiti rivelandosi una vera
sorpresa anche per noi stessi. Il pubblico aveva riso e se ne
era andato piangendo, profondamente toccato dalla nostra
esibizione. A noi è servito un po’ di tempo per razionalizzare
l’accaduto e rileggere a mente fredda quella sensazione,
quell’alchimia che si era creata all’improvviso con gli
spettatori, quel gioco così pericoloso che li aveva tenuti
attaccati alle sedie per un’ora e dodici minuti
densi di emozioni.
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IL TESTO
4.48 Psychosis (a volte
tradotta in italiano come Psicosi delle 4 e 48) è
l'ultima opera teatrale della drammaturga britannica
Sarah Kane e risale al 1999. L'opera non ha personaggi o
indicazioni di scena espliciti e ciò le conferisce un
aspetto inconsueto per un testo destinato alla
rappresentazione. Il dramma è scritto dal punto di vista
di qualcuno con gravi problemi di depressione, un
disordine mentale di cui Sarah Kane stessa soffriva, ed
è organizzato come un lungo monologo. Dopo aver
completato questo testo Sarah Kane tentò il suicidio ma
fu subito scoperta e ricoverata in ospedale.
Successivamente, per carenza di personale, fu lasciata
sola tre ore durante le quali si impiccò con i lacci
delle sue stesse scarpe. Morì il 20 febbraio 1999.
Il nostro Ofelia 4e48 è un
gioco di sostituzioni. Alle tante parole di sfogo
poetico, drammatico e definitivo dell’autrice inglese
sono state sovrapposte immagini a volte rassicuranti, a
volte tenebrosamente rassicuranti. I picchi lirici, gli
acuti tragici sono stati sostituiti con momenti
demenziali, barzellette e trappole di sorrisi. Il
conflitto che
Sarah aveva con se stessa è esploso, frammentando lo
spettacolo in un caleidoscopio di personaggi e presenze,
schegge della propria complessa personalità,
testimonianza di una vita d’artista così complicata, da
risultare incomprensibile a questo mondo, e così
distante dall’attitudine profondamente umana a
semplificare tutto, per rendere il tutto comprensibile,
accettabile, digeribile. Sarah è stata un’artista, una
ragazza, dalla sensibilità così scottante da non poter
appartenere a questa vita. A questa sola vita.
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INTERVISTE, FOTO e VIDEO
Qui potete leggere un'intervista in cui Stefano Cenci descrive
lo spettacolo : Intervista
Qui potete vedere due brevi promo dello spettacolo : Promo
Ofelia e Promo
Rocky .
Qui potete vedere un set ufficiale di foto dello spettacolo : Foto
"Ofelia 4e48"
CONTATTI DISTRIBUZIONE e ORGANIZZAZIONE
Riccardo Soffritti
per Dimensioni Parallele Teatro
r.soffritti@dimensioniparalleleteatro.it
+39.339.1379335
www.dimensioniparalleleteatro.it
BIGLIETTERIA TEATRO NUOVO
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La biglietteria è presso il Teatro
Nuovo
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Ferrara
Tel. 0532 240 180
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Orari:
Dal lunedì
al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00
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