SPETTACOLO: LA BISBETICA DOMATA - Empoli (FI)

DOMENICA 16 GENNAIO 2011 – ORE 17,15

Indie occidentali e TSA Teatro Stabile d'Abruzzo

LA BISBETICA DOMATA

di William Shakespeare

Con: Vanessa Gravina, Edoardo Siravo - ed altri nove attori

Regia di Armando Pugliese

EMPOLI (FI) – Si apre con un grande classico il 2011 per il Teatro Shalom di Empoli. Domenica prossima, 16 gennaio, alle 17.15 sul palco di via Busoni saliranno gli interpreti di “La bisbetica domata” di William Shakespeare. La bravissima Vanessa Gravina, Edoardo Siravo ed un cast composto da altri nove attori e la partecipazione di Giulio Farnese, delizieranno il pubblico empolese con questo spettacolo realizzato da Indie occidentali e TSA Teatro Stabile d'Abruzzo con adattamento e regia di Armando Pugliese.

TRAMA

La Bisbetica domata è una festa di trame incrociate, scambi d'identità, manipolazioni linguistiche. In una Padova reinventata dall'autore, viene descritta la vigorosa conquista dell'irrequieta Caterina da parte del caparbio Petruccio, avventuriero veronese, che sposa e soggioga l'intrattabile Caterina di Padova, attirato soprattutto dalla sua dote.

Questo testo shakespeariano è contenuto, però, in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, quindi. Precede il dramma un prologo in cui un calderaio, Cristoforo Sly, è raccolto ubriaco da un signore reduce da una partita di caccia, davanti ad un'osteria in aperta campagna: Sly è portato al castello e gli fanno la beffa di trattarlo al suo risveglio come se fosse un gentiluomo che, dopo lungo tempo, ha ripreso l'uso della ragione e lo fanno assistere alla commedia de “la bisbetica domata”. L'introduzione crea un passaggio dalla realtà al sogno, per poi introdurci nell'azione comico-farsesca della storia che si basa su scene di contrasto e contrapposizione di personaggi che, oltre i due protagonisti, sono diversi: Bianca, sorella di Caterina, fanciulla educata ma prepotente; Battista, il padre mercante; Lucenzio, travestito da Cambio (il tutore) che dà lezioni di letteratura. I travestimenti e lo scambio dei ruoli danno vita a situazioni ironiche e a malintesi che divertono il pubblico. La storia, comunque, come nella maggior parte delle commedie di Shakespeare, è caratterizzata da un lieto fine e da un'atmosfera gioiosa.