MOSTRA: ATTRAVERSO I
CONFINI DELLE COSE - Cupra Marittima (AP)
Maria Chiara Calvani -
Alba Rossi
Attraverso i contorni
delle cose
testo e cura
Cristina Petrelli
L’inaugurazione si terrà domenica 8 maggio 2011 alle 18:00
La
mostra termina il 5 giugno
La
Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa
la domenica
Dopo il successo delle tre
collettive Naturacultura, Domenica 8 maggio alle 18.00 la
Galleria Marconi
di Cupra Marittima presenta
Maria Chiara Calvani
e Alba Rossi
in una doppia personale dal titolo
Attraverso i contorni delle cose,
la mostra è a cura di
Cristina Petrelli che si occupa
anche del testo critico.
Con Attraverso i contorni delle cose si conclude la rassegna
Troppo! La Galleria
Marconi esagera!
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“«Quando si volesse
innamorare qualcuno, chi sa come si potrebbe fare?» (Novalis -
Frammenti)
Trarre spunto dalle parole di Novalis per cogliere un po’
dell’incanto, del mistero e del desiderio d’abbandono che solo
il sentimento amoroso è capace di suscitare. Interrogarsi
sull’amore quasi a volerne carpire il senso, comprendere il
meccanismo, conoscere la natura.
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Fonte d’ispirazione
costante dell’uomo, tale sentimento, in questa doppia
personale, arriva ad indossare abiti dalla foggia
d’oggetti, permane in voci e note nell’ambiente, rimane
avvolto, come stretto nell’impalpabile bava del ragno,
negli sguardi indiscreti e nei dettagli minimi che le
fotografie racchiudono. Un tema con cui le artiste
coinvolte, nonché chi scrive, hanno scelto di
confrontarsi nonostante (o forse proprio per questo)
l’abuso e la banalizzazione a cui viene quotidianamente
sottoposto.
In “Fall
in love”
Maria Chiara Calvani
si muove all’interno delle dinamiche dell’innamoramento.
Estrae stralci di interviste, immagini e registrazioni
audio da preziose testimonianze originate da una domanda
spiazzante. Racconti privati il cui centro emotivo
risiede in oggetti inanimati, alcuni dei quali
fisicamente presenti nello spazio espositivo.
In “Scripts
for love stories”
Alba
Rossi, tra
cortocircuiti spaziali e salti temporali, consegna trame
per storie mai scritte. L’artista costituisce sequenze
che mostrano particolari dotati d’estrema delicatezza,
dove compaiono anche i volti di persone a lei care. Nei
suoi scatti, stampati in piccole dimensioni, trovano
espressione le infinite sfaccettature del sentimento
amoroso.
I due interventi, in maniera diversa, posano la propria
attenzione su parti marginali della realtà, finendo per
individuare nel frammento l’unità di misura
dell’esistenza”.
(Cristina Petrelli) |
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una
Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata
nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo
sembrerebbe
Troppo.
Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la
coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando
sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della
nostra epoca, e anche questo sembrerebbe
Troppo.
Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si
intitola proprio
Troppo! La Galleria Marconi
esagera!, perché in un
mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di
milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a
restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il
desiderio di debordare, non solo fisicamente.
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