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TEATRO: LA BROCCA ROTTA A FERRAMONTI - Castrovillari (CS)

Domenica 5 giugno 2011 – ore 20,30

LA BROCCA ROTTA A FERRAMONTI

 

Teatro Sybaris – Castrovillari (CS)

 

Testo di Francesco Suriano

Brani tratti da La brocca rotta di Heinrich Von Kleist

Traduzione e adattamento di Franziska Van Elten e Francesco Suriano

 

Regia di Renato Nicolini e Francesco Suriano

 

Personaggi e interpreti

Marthe Rull Marilù Prati

Eve Maria Marino

Ruprecht Francesco Aiello

Adam Giuseppe Murdaca

Walter Francesco Spinelli

Licht Marcello D’Angelo

Brigitte Adele Rombolà

Veit Tümpel Lorenzo Praticò

Grete Egizia Scopelliti

 

Scene di Aldo Zucco

Costumi di Milly Basile Rognetta e Simona Sicari

Musiche a cura di Evelina Meghnagi

Luci: Gennaro Dolce e Iris Balzano

Fonica: Iris Balzano

Assistenti alla regia: Rosy Chiaravalle e Salvatore Vaccaro

Scenotecnico: Gennaro Dolce

Organizzazione generale: Francesco Spinelli

Nell’ambito dello storico festival Primavera dei Teatri di Castrovillari, giunto alla sua dodicesima edizione, la compagnia Mediterranea Teatro – Le nozze, diretta da Renato Nicolini e nota al pubblico per il suo laboratorio teatrale universitario, metterà in scena, in anteprima assoluta, un nuovo testo del drammaturgo Francesco Suriano.

 

La brocca rotta a Ferramonti - questo il titolo dello spettacolo che debutterà il 5 giugno al Teatro Sybaris, - è un progetto nato da una ricerca storica sul campo d’internamento di Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza (1940-1945), e più precisamente da una fotografia contenuta in uno dei testi consultati, raffigurante un gruppo di prigionieri che recita in costume la commedia di Heinrich Von Kleist La brocca rotta. Il campo d’internamento inizialmente, riservato solo agli ebrei stranieri residenti in Italia, fu poi stipato di deportati greci e jugoslavi, venditori ambulanti cinesi, e ancora di persone di molte altre nazionalità: tra di loro anche professionisti, uomini di cultura, artisti e medici. Nonostante le condizioni disumane e umilianti si era venuta a creare una comunità ebraica per certi versi “autogestita”, capace persino di produrre una piccola attività culturale con la rappresentazione di concerti e spettacoli teatrali per le autorità e la popolazione calabrese.

Nel testo di Suriano, diviso in sette quadri, i personaggi, internati del campo di concentramento, decidono di mettere in scena La brocca rotta. Marta, (interpretata da Marilù Prati), personaggio chiave della commedia di Von Kleist è anche la regista della compagnia essendo stata un’attrice ebrea a Vienna prima dell’internamento nel campo; allo stesso modo anche Adamo, il giudice, (Giuseppe Murdaca) è stato un attore a Vienna, mentre tutti gli altri personaggi - che provengono dalla Polonia, dalla Germania, dalla Jugoslavia  - non hanno quasi avuto esperienze teatrali. Le prove dello spettacolo innescano i meccanismi e i contrasti tipici delle vere compagnie teatrali, passando dai momenti umoristici della commedia di Von Kleist e l’ironia, che spesso campeggia durante le prove teatrali, alla vita reale e dura dei prigionieri del campo. I personaggi diventano così testimonianza e memoria dei drammi umani, dei viaggi, della fuga dalla persecuzione: la storia de La brocca rotta si intreccia con le vicende dei suoi attori, uniti dalla stessa lotta tra la verità e la sopraffazione del potere. L’orizzonte si allarga da Ferramonti alla tragedia dell’intera Europa e le stesse prove diventano estensione delle atrocità della persecuzione razziale.

Il mondo di menzogna e sopraffazione rappresentato da Von Kleist coincide per Suriano col mondo reale, ma senza catarsi. Il teatro diventa in questo contesto metafora della disperata vitalità con cui si reagisce alla violenza e l’azione si svolge su più piani che s’intrecciano: il teatro nel teatro, i suoi riti e le sue tradizioni, il pianto e il riso, la tradizione religiosa, la necessità della memoria per dare senso al presente, l’inconsapevolezza del pericolo e del destino come condizione dell’umanità e dei suoi progetti.

Il lavoro vuole essere dunque un omaggio a quanti hanno vissuto questa pagina nera del nostro paese e essere memoria per tutti. Memoria di come la popolazione calabrese ha vissuto, per alcuni aspetti, in modo solidale con gli internati, ma anche Memoria di come la cultura vissuta all’interno del campo è riuscita ad alleviare e a sconfiggere la persecuzione fascista.

Lo spettacolo è una produzione Mediterranea Teatro Le Nozze realizzato in collaborazione con il

Centro Arti Musica e Spettacolo (CAMS) dell’Università della Calabria, con il patrocinio della Fondazione “Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia” ed il sostegno dell’ANPI di Reggio Calabria.

  

Maggiori informazioni:

www.primaveradeiteatri.it - www.unirc.it/lenozze - www.facebook.com/labroccarottaaferramonti

 

 

Mediterranea Teatro Le Nozze è un’associazione culturale senza fini di lucro, presieduta dall'attrice Marilù Prati, nata per progettare, organizzare, produrre e gestire (tramite convenzione) attività culturali, artistiche e formative per l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (ex art. 8, comma 2, L. n. 341/1990). E' costituita da studenti, laureandi, dottorandi e laureati dello stesso Ateneo, che compongono lo “zoccolo duro” che dall’A.A. 2003/2004 collabora al Laboratorio Teatrale "le Nozze", dall’omonimo testo di Elias Canetti, primo exploit del gruppo.

«Fiore all’occhiello della Mediterranea» di Reggio (da “Guida all’Università 2007” del Censis - La Repubblica), il Laboratorio "le Nozze" ha la responsabilità scientifica del prof. Renato Nicolini - padre dell'Estate romana - ed è un progetto a carattere fortemente sperimentale - attivato in un Ateneo dotato di sole Facoltà “tecniche” – e che ha alle spalle un’esperienza di 7 anni, durante i quali sono stati coinvolti più di un centinaio di studenti, realizzando 6 stagioni artistiche al Politeama "Siracusa", con la produzione complessiva di circa venti spettacoli, seminari, convegni e laboratori a tema, riscuotendo apprezzamenti di pubblico e di critica crescenti.

Fra il 2005 e il 2006 il fortunato dittico architettonico sui miti della Città occidentale (“La fondazione della città”) ed orientale (“Mille e una notte“), scritto da Renato Nicolini, è ospite di diverse rassegne tematiche: l’Estate a “La Sapienza” di Roma; il Seminario AISLO di Barletta; il XVI Seminario Internazionale e Premio di Architettura e Cultura Urbana di Camerino; il Festival Mediterraneo di Teatro Universitario di Roma.

Riceve menzione come "Compagnia emergente" nel prestigioso Patalago 2006 di Ubu Libri diretto da Franco Quadri con lo spettacolo “Le visioni di Gesù con Afrodite” di Giuliano Scabia.

Nel 2007 il Laboratorio è partner del progetto di ricerca inter-universitario regionale “ARTI•MERIDIANE•LAB” e nell’ambito dell’“Officina delle estetiche sceniche e digitali. Progetto di laboratorio multimediale sul Mito”, produce il cortometraggio “Circe” diretto da Fabio Massimo Iaquone, poi presentato alla rassegna CALABRIA PALCOSCENICO.

Nel 2008 il gruppo delle "Nozze" è ospite di diverse rassegne teatrali di respiro internazionale, cimentandosi in una trilogia di riflessione sui miti ritrovati: “Elyssa la regina errante” di M. Prati da Fawzi Mellah; “Alcesti e il nemico della morte” di Renato Nicolini da Euripide ed Elias Canetti, (ospite di “UNIVERSO TEATRO – Festival Internazionale di Teatro Universitario” di Benevento); “Le figlie del Sole” di Renato Nicolini da Euripide, Apollonio Rodio e K. Kerenyi (ospite del “MAGNA GRÆCIA TEATRO FESTIVAL”), analizzando il rapporto tra effimero teatrale, identità dei luoghi e culture mediterranee, tematica con la quale è presente anche a LA BIENNALE TEATRO DI VENEZIA, all’interno del prestigioso “Mediterraneo 2008 - Laboratorio Internazionale del Teatro”, con lo studio/laboratorio “Elyssa/Didone: la regina errante”. Nel dicembre dello stesso anno, per "CALABRIA PALCOSCENICO", ha infine organizzato l’evento “Voci dal Mare: percorso spettacolo di storie reggine”, nell’ambito del quale ha messo in scena “La Reggio dei miti dopo Didone” da Adele Cambria.

La stagione 2009 è stata invece dedicata allo studio di due grandi maestri del '900: Harold Pinter e Eduardo De Filippo. Due laboratori distinti (arricchiti da seminari di studio, mostre, proiezioni e video installazioni) culminati in due spettacoli al Politeama "Siracusa" di Reggio: "Party time" - "Il linguaggio della montagna", due atti unici di Pinter e "La giornata di Eduardo", antologia eduardiana di Nicolini (che per CALABRIA PALCOSCENICO è stata poi tradotta nei differenti dialetti degli attori, ridenominandola "La babele di Eduardo").

Il 2010 si è aperto con la seconda fase del lungo laboratorio su Pinter, per la nuova messinscena dei due atti unici del premio Nobel britannico al Teatro "Quirino - Vittorio Gassman" di Roma per la I edizione di "QUIRINO AUTOGESTITO – Rassegna di Teatro Indipendente, Giovane, Curioso, Civile".

Attualmente il gruppo lavora (in co-produzione con il C.A.M.S. dell'Università della Calabria, con il sostegno del circuito dei “Teatri Calabresi Associati”) al testo "La brocca rotta a Ferramonti" di Francesco Suriano (che curerà la regia assieme a Renato Nicolini) da Heinrich von Kleist, in cui si racconta la messinscena della celebre commedia di Kleist da parte di un gruppo di deportati nel campo di concentramento nazi-fascista di Ferramonti di Tarsia, presso Cosenza.
 

 

C R E D I T S

 

 Renato Nicolini, uomo di spettacolo e di teatro, scrittore e drammaturgo ma anche architetto (ordinario di Composizione architettonica e urbana alla Mediterranea), certamente noto come amministratore e politico (nel 2007 si sono celebrati i trent’anni della prima Estate romana, quell’idea che lo rese noto alla cultura nazionale ed internazionale e grazie alla quale fu nominato dal ministro della cultura francese Jack Lang, nel 1985, Officer de l'Ordre des Arts et des Lettres de la Republique Francais). Già Deputato al Parlamento Italiano per tre legislature. E’ stato Direttore artistico di Volterra Teatro e del Teatro Stabile de L’Aquila, vicepresidente del “Festival dei Due Mondi” di Spoleto e Presidente del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Il 25 ottobre 2008 ha ricevuto da Ugo Gregoretti il “Premio UniversoTeatro 2008” di Benevento, alla carriera. E’ membro del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla Cultura della Regione Calabria e direttore artistico del Laboratorio Teatrale “le Nozze” dell’Università Mediterranea. https://www.renatonicolini.it

 

 Francesco Suriano, autore e regista di teatro e cinema, ha scritto sette commedie, tra cui la trilogia di Rocco: “Roccu u stortu” (2001) segnalato al Premio Riccione (regia con Fulvio Cauteruccio); “A cascia ‘nfernali” (2002) di cui ha curato la regia con Rocco Barbaro e Peppino Mazzotta e “L’Arrobbafumu” (2004), anche regista con Peppino Mazzotta e Mirko Onofrio (testo edito da Guida editore); “Petronilla Graie” nel 2005 con Sara Bertelà e Evelina Meghnagi; “Salvatore Cacaticchiu Gambilonghe e Ferdinando” (2008), anche regista con Alessandro Lombardi e Francesco Aiello. Nel 2003 ha fondato l’Associazione culturale “Teatri del Sud”. Come sceneggiatore ha scritto “Oreste a tor bella Monaca” (1994), vincitore del Gabbiano d’oro a Bellaria e “Sud side stori” (2000) con Franco Maresco e Roberta Torre. Come regista ha realizzato il documentario “Partenze” (1996) e il lungometraggio “Il pugile e la ballerina” (2006). https://www.teatridelsud.it/francescosuriano.html.

 

 

 Marilù Prati è attrice di teatro con Cecchi, Eduardo (con il quale è stata anche protagonista della versione televisiva di “Na’ Santarella”, in luglio ripubblicata dal gruppo editoriale L’Espresso), Ronconi, Marini, Missiroli, Pugliese, Puecher, Guicciardini e di cinema con Monicelli, Fellini, Cavani, ma anche autrice e adattatrice di testi teatrali. Nel 2002 fonda con Renato Nicolini un Laboratorio Teatrale Universitario alla Mediterranea di Reggio Calabria, mettendo in scena “Nozze” di Elias Canetti. Nell’ottobre 2008 ha ricevuto una menzione onoraria come Pioniera del teatro di sperimentazione dalla giuria del “XX Cairo International Festival of Experimental Theater”. Dal 2009 è presidente di “Mediterranea Teatro Le Nozze”.

 

 

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