La Galleria Muratcentoventidue
prosegue il suo programma espositivo con Evaporazione di
segni mostra personale di Elena Arzuffi, a cura di
Antonella Marino. L’artista , conosciuta e apprezzata dagli
addetti ai lavori, presenta un’ambientazione, una serie di foto
e alcuni video.
Di lei così scrive la curatrice:
Fragilità, intimità, densità,
fluidità, impotenza, quotidianità, esilio, silenzio,
semplificazione, evaporazione…
Il piccolo decalogo può forse
aiutarci ad entrare, suggerendo un’ atmosfera, nel delicato
universo poetico di Elena Arzuffi. Un universo denso appunto,
insieme sottilissimo e complesso, che si dà per tracce, indizi,
domande aperte rivolte allo spettatore. E che miscela con
abilità disegno, fotografia e video-animazioni in cui un
raffinato tratto grafico si fonde a prelievi dal reale.
|
Questo spessore
sfaccettato è evidente nella duplice installazione alla
galleria Muratcentoventidue. Qui l’artista di origine
bergamasca ( vive a Milano) rilegge alcuni suoi lavori
recenti conferendo loro nuova significazione. Così nella
prima sala siamo accolti da un rimando di immagini
stranianti: nitide foto di una bimba che cerca di
imparare a volare su una sedia, insieme a banali oggetti
casalinghi… Paragrafi di una quotidianità sospesa, così
come le sincopate sequenze che scorrono con levità su un
monitor. Nella seconda stanza troviamo invece un’
enigmatica ambientazione domestica. Una poltrona, un
televisore sintonizzato su canali meteo, dei giornali,
alcune immagini foto-grafiche e video di brumose
passeggiate solitarie, ci mostrano un’assenza che allude
ad una presenza: quella di un uomo chiuso su se stesso,
ossessionato dalle previsioni del tempo, che vive solo
con il suo cane.
Tocca a noi dunque
ricomporre questi indizi sparsi, tirare il filo di un
discorso che affronta i temi del disagio del vivere, la
difficoltà di comunicare, il senso afasico di vuoto,
partendo da proprie inquietudini e fragilità per parlare
a tutti, o perlomeno a molti.
Partecipe della caduta
epocale delle grandi narrazioni, la Arzuffi attinge
infatti ad una sfera di emozioni, esperienze,
idiosincrasie private, servendosi di allusioni, sguardi
laterali, inquadrature spesso sfocate o frammentate, che
richiamano un orizzonte di pensiero e una temperatura
psicologica molto più ampi. E lo fa scegliendo come
cifra stilistica ma anche etica “il potenziale critico
della leggerezza”. |
Consapevole, come precisa sulle
orme di Calvino Luca Cerizza ( nel recentissimo L’uccello e
la piuma, et al ed, 2010) che “la leggerezza non è
questione di evasione e disimpegno, quanto di percezione e
densità: è la capacità di fare il massimo con il minimo… di
rivelare la complessità del mondo con l’invenzione più
sintetica”. Ed insieme, come rivela l’intensità rarefatta del
percorso di Elena Arzuffi, forma di resistenza all’ingolfo
segnico ingannevole e superficiale dell’immaginario mediatico.
elena
arzuffi
vive e lavora a Milano.
formazione
si laurea in semiotica
all'Università di Bologna e si specializza in tecnologie
digitali
.
alcune mostre personali
2011
evaporazione di segni,
curata da Antonella Marino,
Muratcentoventidue, Bari.
2010
misura d'incertezza,
curata da Emanuela Betti, Dellapina
artecontemporanea, Pietrasanta.
2009
a jaunt,
curata da Daniele De Luigi in Fotografia Europea,
Reggio Emilia.
2008
con i piedi nell’acqua,
curata da Stefania Meazza e Veronica
Lotti, galerie Soardi, Nizza.
2007
e se piovesse,
curata da Gabi Scardi, galleria Estro,
Padova.
2006
spifferi,
in collaborazione con Rossana Ciocca, galleria
Ciocca, Milano.
2005
sull’acqua,
curata da Elena Volpato, galleria Vitamin,Torino.
2004
indoor sowing,
curata da Chiara Agnello, Care/of space ,
Milano.
installazioni pubbliche
Murati Fuori 08
curata da Claudio Zecchi e Marco Trulli per
Cantieri d’arte, Viterbo.
Quotidiana Aperta 07
curata da Gabi Scardi per Università
di Padova.
alcune collettive degli ultimi
anni
2010
international streaming festival the hague analog ready- made
for digital redeem – aid,
curata da visualcontainer and by Giorgio Fedeli
in L’aia, Olanda.
memory/identity,
curated by Cologne off and Visualcontainer,c/o
Alliance Francaise, Nuova Delhi,India.
uno sguardo senza peso
curata da Daniele Capra and Carlo Sala
Palazzo Piazzoni Pallavicini, Serravalle,Vittorio Veneto
premio combat,
curato da Antolini,Veroli,Romanini,Barontini,
Baboni,Taddei ,Bottini dell'Olio, Livorno.
Impresa pittura
curata da Raffaele Gavarro, Castello Colonna
Ciac, Genazzano, Roma.
video festival,
curated by Mauro Romito and Viviana Checchia,
26cc, Roma, and Grand Union,
Birmingham.
2009
45° Mostra Internazionale
Nuovo Cinema Pesaro, equilibri soggettivi , il segno
curata da Antonio Pezzuto, Palazzo Gradari,
Pesaro.
NAMA TREba3,
curata da Mario Gorni video art exhibition
accademy fine art Trebinje, Bosnia, Herzegovina.
crosstalk,
video festival, curata da Adrien Torok, Godor Klub, Budapest.
cellule d’arte,
curata da Francesca Solero, Castello di
Rivara, Torino.
2008
Good Morning,
curata da Laura Broggi and Andrea Lissoni,
Streaming museum, MiaMillano and Bikbeck,London.
Il pittore e il pesce,
curata da Bruno Lorini, Galleria Oddi
Ricci, Piacenza. e Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.
Click! 3,
curata da Luca Scarabelli, ViaFarini, Milano.
2007
HS20. Codice esploratori
curata da Claudio Cravero HP System,
Leinì (Torino)
La citta dei biSogni
Cantieri d’arte 2007 curata da Claudio
Zecchi, S. Maria della Salute, Viterbo
Bord
curata da Valeria Grimaldi, Castello Svevo,
Termoli
liquida.mente
curata da Fiammetta Strigoli festival della
creatività, Fortezza da Basso, Firenze
video lounge
curata da Cecilia Alemanni artissima 07 Lingotto,
Torino
2006
workshop wherever we go
curat da Scardi, Maja Baievic viafarini Milano
m.m.m. frame a selction
of italian artists curata da Chiara
Agnello, Roberta Tenconi Gertrude
Contemporary Art Space, Melbourne
finalista premio Selected
works curato da Andrea Bruciati
Palazzo Bonaguro, Bassano del Grappa
la donna oggetto
curata da Luca Beatrice, Laura Carcano,
Cavallerizza Castello di Vigevano
fuori pista
curata da Ilaria Bonacossa, Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo, Sauze D’oulx
Con il patrocinio di:
Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e
Turismo
Provincia di Bari Assessorato
alla Cultura
Comune di Bari Assessorato
alle Culture
|