Venerdì 10 aprile 2015
DOMUS ROMANA h 21.00
(via delle Quattro Fontane
113 - Info 347
8233975 - ingresso € 10,00)
UN DIRITTO... MESSO PER
TRAVERSO
Magistrato in prima linea
nella lotta contro la 'ndrangheta,
Salvatore Cosentino – di origine
salentina e ora Sostituto Procuratore presso
il Tribunale di Locri – ha
fatto sue le parole di Leonardo Sciascia: “La mafia
non sarà sconfitta dalla Digos,
ma
da
un
esercito
di maestri
elementari”. Convinto che la divulgazione
sia uno strumento potente e irrinunciabile,
ha scelto la forma anticonvenzionale del
teatro-canzone, proprio per avvicinare
la società civile al mondo del diritto. E,
accompagnato dalla pianista Carla
Petrachi, porta con successo i suoi
spettacoli nei teatri, nelle università e
nelle carceri di tutta Italia: da Roma a
Napoli, Salerno, Lecce, Reggio Calabria,
Cuneo, Firenze, Brescia (in allegato la
tournèe completa, che prevede anche una
tappa importante all'Umbria Jazz 2015).
UN DIRITTO… MESSO DI TRAVERSO,
che il 12 dicembre (h 21.00) sarà alla
Domus Romana (via delle Quattro Fontane
113 - Roma),
è il suo primo monologo - vincitore del
Premio Internazionale Kouros 2013 – e
nasce da vent’anni di osservazioni sul
“campo”, che hanno permesso all'autore di
mettere in primo piano i paradossi, le
storture e le contraddizioni, ma anche le
pratiche virtuose del mondo dei giuristi,
con la consapevolezza che il senso di
responsabilità dell’individuo si sviluppa,
oltre che con la repressione, con la
diffusione della cultura. “La
magistratura - dichiara Cosentino -
è un’istituzione
vista troppo spesso come confinata in una
fredda torre d’avorio, lontana dall’uomo, e
invece all’Uomo deve tornare. Per questo,
ho cercato di
umanizzare il mondo dei giuristi ricordando
tutte le volte che esso viene declinato dal
mondo dell’arte, cinema, teatro, poesia e
canzone in primis. E allora, tra
citazioni di Shakespeare e Roberto
Vecchioni, Pirandello e De Andrè, Alberto
Sordi e Tennessee Williams, Platone e Ennio
Flaiano, Collodi e Vittorio De Sica - con
l’ausilio di qualche breve spezzone
cinematografico, e di qualche canzone
eseguita dal vivo - cerco di ricordare
a tutti che, in un momento di lungaggini
giudiziarie e 'incertezza del diritto', la
legalità non si fa solo con l'uso dei codici
(o delle manette), ma anche con l'educazione
al bello, al gusto e all'arte.”
BIGLIETTO € 10,00
(con diritto allo sconto del
10% nell'adiacente lounge bar)
INFO: 347 8233975 www.domustalenti.it
BIO
- Nato a Modena, ma leccese di origine e
poi d’adozione,
Salvatore Cosentino si è laureato a
23 anni e ha vinto subito il concorso in
magistratura. All’età di 25 anni era uno di
quei giovanissimi magistrati che l’allora
Presidente della Repubblica Francesco
Cossiga ribattezzò “giudici ragazzini”, con
le funzioni di Sostituto Procuratore presso
il Tribunale di Locri. In 23 anni di
carriera è stato Sostituto Procuratore a
Taranto, nonché Procuratore Reggente a
Locri, sedi dove ha seguito importanti
inchieste giudiziarie. A Locri è tornato 3
anni fa, dopo aver fatto addirittura un
ricorso amministrativo. Infatti, paradosso
davvero grottesco e molto italiano, per
andare a lavorare nella famigerata e
disagiata Locride dovette ingaggiare un
braccio di ferro con la Procura di Taranto
che, spalleggiata dal Consiglio Superiore
della Magistratura, si opponeva al suo
trasferimento: fu costretto a fare ricorso
contro l’intero Consiglio. E lo vinse
perché, prima il T.A.R. e poi il Consiglio
di Stato, gli dettero ragione. Docente
Universitario di Diritto Penale presso
l’Università del Salento nonché presso la
Scuola di Specializzazione per le
Professioni Legali, il suo primo monologo
teatrale nasce quasi per caso durante un
convegno accademico su giustizia e arte.
L'incredibile successo ottenuto in
quell'occasione segnò per Salvatore
Cosentino il ritorno alla passione per la
scena, la letteratura, l'arte e la musica
che ha accompagnato la sua formazione fin
dalle origini.
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