Teke Editori
presenta
SCARPEDIEM
Storie di Scarpe
straordinarie
un libro di
PINO AMMENDOLA
Giovedì 12 marzo 2015 – Ore
18,30
Libreria L’Argonauta
Via Reggio Emilia, 89 – 00198 – Roma
Introduce e modera la serata
ROBERTA AMMENDOLA
Intervengono
MARIA LETIZIA GORGA e
PINO AMMENDOLA
Al piano il maestro
STEFANO DE MEO
“Chi nasce a Napoli viene al mondo con
un destino: l’arte del racconto, ispirata
dal canto della memoria che si fonde con la
suggestione magica dell’ignoto, di ciò che
deve ancora arrivare. Così Pino Ammendola,
come Sherazade, si salva dalla nostalgia
della sua città, evocandola in maniera
feticistica attraverso quel simbolo
universale della favola che è “la chianella”.
Da questo prende il via la sua scrittura
quasi cinematografica, fatta della cura del
dettaglio e di ritagli d’immagini incollate
su un periodare poetico ed accattivante…”
Renzo Arbore (dalla prefazione del libro)
Una scrittura composta da ritagli di
memoria, con uno sguardo appassionato, da
autentico napoletano, alle calzature, in
questo caso femminili, articolo
indispensabile di vestiario che connota
fortemente la personalità di una donna. E’
su tali parametri che
Pino Ammendola , noto
volto televisivo, attore, doppiatore,
regista e autore teatrale, ha composto
queste sette storie di scarpe. Percorsi
immaginari in cui le piccole 'macchine' per
il nostro viaggio quotidiano diventano la
chiave per leggere trame nascoste, per
avvertite vibrazioni impalpabili, quasi
magici grimaldelli per aprire porte segrete
e scoprire le orme lasciate dalla vita.
Nasce così Scarpediem,
pubblicazione appassionata, umoristica e di
vita vissuta, edita da Teke
editori e che si avvale di una
preziosa prefazione di Renzo Arbore,
che verrà presentata al pubblico
giovedì 12 marzo alle 18,30 alla Libreria
L’Argonauta di Roma. A moderare
l’incontro sarà la giornalista di Rai 3
Roberta Ammendola, mentre
la voce dell’attrice
Maria Letizia Gorga ,
evocherà per immagini sonore alcuni stralci
dei racconti, accompagnata al piano del
Maestro
Stefano De Meo.
Una “deliziosa tentazione feticista di
mettersi nei piedi delle donne” quella di
Ammendola, che ritrae le sue muse dalle
diverse personalità in un contesto
partenopeo sensuale e misterioso, come un
calzolaio creativo, inventore di stivali a
mezza coscia abbottonati con stringhe
elastiche, coturni da dea greca, tacchi in
metallo cromato o sandali capresi. Racconti
dalla caviglia in giù, che hanno il merito
di commuovere o far sorridere, ma
soprattutto di fare identificare al lettore,
a qualunque sesso appartenga, la propria
‘segreta’ passione per le scarpe,
evidenziando un fenomeno di costume, molto
più psicanalitico di quello che a primo
acchitto potrebbe apparire.
SCARPE DIEM. STORIE DI SCARPE
STRAORDINARIE
Di Pino Ammendola
Prefazione di Renzo Arbore
Teke Editori
PACKAGING e ILLUSTRAZIONI: Lele Crognale
IMPAGINAZIONE e IMPOSTAZIONE GRAFICA e
STAMPA EDIZIONI GRAFICHE
MANFREDI SNC di Ferruzzi Luigi & C.
L'immagine di copertina è di Pino Ammendola
Tutti i diritti riservati - printed in Italy
prezzo € 14,00
cod ISBN 9788897217145
Pino Ammendola
Nasce a Napoli, il 2 dicembre
del 1951, da una famiglia napoletana con
lontanissime ascendenze spagnole e, come
molti napoletani doc, coniuga puntualità
svizzera e stakanovismo teutonico ad una
filosofia di vita molto permissiva e
accomodante. Comincia ad avvicinarsi al
mondo dello spettacolo nel ‘63, partecipando
ad alcuni sceneggiati televisivi e svolgendo
un’intensa attività teatrale con un piccolo
gruppo studentesco, fino ad avere la fortuna
di una comparsata in un film di grande
successo come “Operazione San Gennaro” di
Dino Risi. Passa alcuni anni alla ricerca
della sua vera strada, dividendosi tra
teatro, sport estremi (paracadutismo e
motociclismo su pista) e studio che
l'educazione borghese ed una certa passione
per il libro gli impedivano di trascurare.
Dopo la bufera politica dei primi anni
Settanta che lo coinvolge in prima linea,
nel ’73, grazie all’attore e regista Arnaldo
Ninchi, parte per la prima tournée teatrale,
con “Le mani sporche” di J.P. Sartre. Nel
‘75 poi si laurea in Giurisprudenza, con una
tesi di ricerca sulla poesia licenziosa dei
giuristi napoletani del ‘700. Nel ‘76
l’incontro con Achille Millo, che considera
il suo vero maestro, lo spinge a dedicarsi
anima e corpo, al mestiere dell’attore e da
qui cominciano una serie di esperienze
uniche: oltre che con il grande Millo, in
quegli anni ha infatti il privilegio di
lavorare con la Compagnia dei Giovani, con
Tino Buazzelli, con Salvo Randone e di
essere diretto da Mario Landi, da Alessandro
Fersen, da Edmo Fenoglio, da Attilio Corsini
e tanti altri. Nel 1984, mentre si trova a
Los Angeles per lavoro, prende parte ad uno
stage per attori stranieri, presso la “Lee
Strasberg School”. Nel ’93 poi, dopo il
successo riscosso interpretando “Uomini
sull’orlo di una crisi di nervi” di
Alessandro Capone, comincia a recitare delle
commedie che lui stesso scrive e dirige,
ottenendo subito un buon riscontro dalla
critica ed un favore del pubblico che ancora
lo accompagna. Alla attività teatrale, che
ha spaziato da registi impegnati come
Gabriele Lavia a quelli più attenti alla
comicità, come Ninni Pingitore, ha sempre
alternato quella cinematografica e
televisiva, partecipando a numerosi film,
sceneggiati e short pubblicitari, con
maestri come Steno, Dino Risi, Enzo Trapani,
Sandro Bolchi, Anton Giulio Maiano, Lina
Wertmuller, Nanni Loy, Tinto Brass, Marcello
Aliprandi, Francesco Maiello, Pino
Passalacqua, Luciano Emmer, Alberto Sironi,
Seth Pelle, Franco Giraldi, Francesco
Massaro e con giovani di straordinario
talento come Alessandro D’Alatri, Cinzia Th
Torrini, Maurizio Zaccaro, Franco Amurri,
Oliver Parker e Giuseppe Tornatore. Senza
trascurare il doppiaggio, che ha cominciato
con un piccolo ruolo nel “Decamerone” sotto
la direzione dello stesso Pasolini.
Doppiando poi per Fellini, Monicelli, Scola,
E. M. Salerno, Damiano Damiani, Franco
Rossi, Luciano Salce, Gianni Amelio, i
Taviani e persino Stanley Kubrick. Ha
prestato la voce a molti attori stranieri
tra cui Jerry Lewis, Judd Hirsch, Henry
Gibson, David Corradine, Brad Davis, Prince,
Murray Abraham, Antonio Banderas, Dana
Carvey, Jack Villeriè, Roman Polansky e a
famosi personaggi dei cartoon come Gatto
Silvestro, Spigot, Rikety Roket, o della
pubblicità come Ettore, il cane parlante di
una nota compagnia telefonica. Per il cinema
ha diretto il film “Stregati dalla Luna”
tratto dalla sua omonima commedia ed in
qualità di autore ha firmato molti successi
comici: da “Nemici di casa” a “Carabinieri
si nasce”, da “Coppie in multiproprietà” ad
“Orgasmo e pregiudizio”. Da molti anni è
legato all’attrice e cantante Maria Letizia
Gorga, per la quale ha scritto e diretto
intensi e fortunati spettacoli di
teatro-musica, particolarmente apprezzati
dalla critica, tra i quali “Osceno
Novecento”, “40 anni e sono ancora mia”,
“Theòs Maria Callàs”, “Todo Cambia. Viaggio
intimo con Mercedes Sosa” ed “Avec le temps,
Dalida” sulla vita della straordinaria
artista italo francese, uscito in DVD e
distribuito in tutto il mondo dalla C.N.I.
È padre di Claudio, giovane attore di
successo (“Denti” di G. Salvatores e
“L’amore è eterno finché dura” di C.
Verdone). Pino Ammendola è appassionato di
viaggi, specialmente in barca a vela: tra le
ultime spedizioni compiute, quelle sull’Arawa,
un catamarano di ottantaquattro piedi,
insieme al grande documentarista Alessandro
Cavalletti, per realizzare un programma di
reportage sulle piccole isole non toccate
dal turismo, dal titolo “Le isole dei non
famosi”. Tra i tanti interessi di Ammendola,
primo fra tutti la cucina, in cui crede di
esprimere il meglio del suo temperamento
artistico, ci sono poi la pesca subacquea e
le immersioni in generale, la moto e gli
scacchi. A breve farà ritorno sul piccolo
schermo con le nuove avventure di “Provaci
ancora Prof” ormai alla sesta serie.
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