sabato 18
aprile 2015
dalla grotta al mare:
visita alla grotta di seiano
e al parco archelogico del pausilypon
Il percorso di visita partirà
dalla Grotta di Seiano, che si apre
al termine della Discesa
Coroglio. L’imponente
grotta, in realtà
una galleria artificiale realizzata in epoca
romana dall’architetto
Lucio Cocceio, obliata dal tempo e dall’accumulo
di materiali, fu scoperta per caso nel 1840
e riattivata per interessamento di
Ferdinando II di Borbone. Il traforo,
della lunghezza di circa 780 m, attraversa
la collina tufacea di Posillipo, collegando
l’area
di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il
Vallone della Gaiola. Dei tre cunicoli,
che davano luce e ventilazione al percorso,
ne restano aperti solo due (in uno di questi
sir Arthur Conan Doyle, il creatore di
Sherlock Holmes, rimase incastrato durante
una visita). Superata la grotta, si accede
all’area
della villa di Pollione (alla quale,
prima del traforo, si arrivava soltanto via
mare), comprendente i resti di un teatro
maggiore, la cui gradinata
è
costruita sfruttando il pendio della
collina, secondo un collaudato schema
costruttivo tipico dei teatri greci.
Un giardino porticato divide
la scena del teatro maggiore da un secondo
teatro, di dimensioni minori e coperto: l’Odeion,
destinato alle audizioni di poesia e musica.
Presenta anch’esso
una cavea, ovviamente più
piccola, alcune sale con pavimenti a mosaico
e in marmo e resti di rivestimenti parietali
dipinti. Gli altri ruderi finora emersi
sono: a est del Teatro grande, il Tempio
o Sacrarium; a ovest, il Ninfeo
con tracce di un impianto termale.
La disposizione delle varie
strutture sfruttava al meglio l’esposizione
del sito per offrire una panoramica
spettacolare.
10:00
- Raduno partecipanti presso
lo spiazzo
adiacente la Grotta di Seiano
(piccolo belvedere a pochi
metri dall’ingresso), discesa
Coroglio 36 – Napoli
La
prenotazione obbligatoria e va effettuata
entro il giorno precedente la visita.
E’
previsto un contributo
organizzativo.
Info e prenotazioni:
392 2863436 -
cultura@sirecoop.it -
www.sirecoop.it
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sabato 18
aprile 2015
L’antica
Farmacia degli Incurabili
visita guidata alla
chiesa di San Giuseppe dei Ruffi, alla
Farmacia degli Incurabili e al Museo
delle Arti Sanitarie
Siete tutti invitati all’
appuntamento della Cooperativa sociale SIRE
realizzato in collaborazione con
Il Faro d’Ippocrate.
Prima tappa sarà la chiesa
di San Giuseppe dei Ruffi, autentico
gioiello del centro storico, purtroppo
ancora poco noto, che si erge all’angolo
tra via Duomo ed il decumano superiore della
città
e che racchiude al suo interno autentici
capolavori, come la cupola affrescata da
Francesco De Mura, uno dei protagonisti
della pittura del
‘700,
tornata all’antico
splendore dopo il recentissimo restauro.
Nella chiesa troviamo altri tesori opera tra
gli altri di Luca Giordano e
Giuseppe Sanmartino, l’autore
del Cristo velato. Si proseguirà presso la
famosa Farmacia degli Incurabili,
capolavoro del Settecento che nasce dalla
ristrutturazione dell’antica
spezieria cinquecentesca dell’Ospedale
degli Incurabili. Al suo interno si trova un
salone e una piccola sala laboratorio,
arredati con scaffalature di noce
elegantemente intagliati, opera, come il
tavolo centrale, dell'ebanista Agostino
Fucito, sulle quali sono ordinatamente
disposti albarelli ed idrie, tipici
contenitori da
farmacia,
decorati bucolicamente a chiaroscuro
turchino, ampolle in vetro di murano
e vasi maiolicati dipinti da Lorenzo
Salandra e Donato Massa (famoso decoratore
del chiostro maiolicato di Santa Chiara) con
scene bibliche ed allegorie. Il pavimento in
cotto maiolicato
è
attribuibile a Giuseppe Massa.
11:00
Appuntamento con gli
operatori SIRE Coop presso la chiesa di San
Giuseppe dei Ruffi, via Duomo – Na
(incrocio tra
via Anticaglia e via Duomo – Largo san
Giuseppe dei Ruffi)
La
prenotazione obbligatoria e va effettuata
entro il giorno precedente la visita.
E’
previsto un contributo
organizzativo.
Info e prenotazioni:
392 2863436 -
cultura@sirecoop.it -
www.sirecoop.it
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PIEDIGROTTA
TRA FEDE E MITO: DALLA CHIESA DI PIEDIGROTTA
AL PARCO VERGILIANO
La visita avrà inizio dalla
chiesa di Santa Maria di
Piedigrotta,
ai piedi del costolone di Posillipo,
dedicata alla Natività di Maria, eretta a
partire dal 1352 sul sito di una precedente
cappella dedicata all'Annunciazione, dove
già si venerava un'immagine lignea della S.
Maria dell'Itria, ancora oggi visibile e
venerata dai fedeli. Il nome deriva per
deformazione da "Odigitria”, un particolare
culto ed aspetto mariano di origine
bizantina riconoscibile da una iconografia
specifica e diffuso in tutto il sud
dell'Italia. Tale cappella fu costruita
secondo alcuni storici su un precedente
sacello del dio Priapo, ma non esiste alcuna
prova oltre mere ipotesi filologiche. Il
tempio fu restaurato nel 1506 e, nuovamente,
tra il 1809 e il 1824, anche all'interno,
dove tuttavia l'impronta caratterizzante
resta quella barocca, quindi una decorazione
ricca e sontuosa.
Si proseguirà presso il
vicino
Parco Vergiliano,
luogo permeato di storia, cultura, arte e
leggende. Secondo la tradizione qui
sarebbero conservate le
spoglie di Virgilio,
all’interno di un colombario che è una
costruzione funebre assai diffusa in età
romana e avente questo nome per le molte
nicchie in esso contenute. All’interno del
parco è anche l’ingresso della Crypta
Neapolitana, grotta lunga poco più di 700
metri scavata all’interno della collina di
Posillipo, che aveva la funzione di
collegare velocemente Neapolis a Pozzuoli. A
Virgilio erano attribuiti grandi poteri
magici e secondo una leggenda la galleria fu
aperta dal poeta latino in una sola notte,
ma in realtà oggi sappiamo che fu costruita
in età romana dall’architetto Cocceio,
autore di altri capolavori dell’ingegneria
romana come la grotta di Seiano ed il
Traforo di Cuma. All’interno del Parco è
conservato anche la
tomba di Giacomo Leopardi,
costruita a imitazione dei cippi funerari
romani nel 1934. Fino a quella data, le
spoglie del poeta erano conservate nella
chiesa di San Vitale a Fuorigrotta. Sembra
che il parroco di quella chiesa fosse stato
il solo ad acconsentire alla richiesta del
conte Ranieri di ospitare la salma del
poeta, morto in un periodo in cui a causa di
un'epidemia di colera era obbligatoria la
fossa comune.
16:30
appuntamento presso la chiesa
di Piedigrotta, Piazza Piedigrotta - 24,
Napoli
La
prenotazione obbligatoria e va effettuata
entro il giorno precedente la visita.
E’
previsto un contributo
organizzativo.
Info e prenotazioni:
392 2863436
-
cultura@sirecoop.it -
www.sirecoop.it
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domenica 19
aprile 2015
il tesoro di san gennaro:
visita alla cappella del tesoro e ai
gioielli nel museo del tesoro
Prima tappa dell’itinerario
sarà
il Museo del Tesoro di San Gennaro:
la visita rappresenterà
l’occasione
per ammirare i pezzi più preziosi del
Tesoro, in genere custoditi nel Caveau
del Banco di Napoli e da poco ritornati in
città dopo le mostre a Roma e Parigi: la
Collana di San Gennaro, in oro, argento
e pietre preziose, realizzata da Michele
Dato nel 1679, la Mitra, in argento
dorato con diamanti, rubini e smeraldi
creata da Matteo Treglia nel 1713, i
calici donati da Ferdinando di Borbone e
da Pio IX, l’ostensorio donato da
Gioacchino Murat e molte altre opere di
inestimabile valore donate per devozione
al Santo da regnanti, nobili e papi in sette
secoli di storia.
Altra tappa sarà la
Cappella del Tesoro di San Gennaro:
fondata per voto del popolo napoletano agli
inizi del 1600, essa rappresenta, insieme
alla Certosa di San Martino, uno dei simboli
del barocco napoletano. Oltre alle
statue in argento dei
santi compatroni della città,
agli oli su rame, agli affreschi,
il paliotto d’argento
che raffigura la traslazione delle reliquie
di san Gennaro da Montevergine a Napoli
avvenuta nel 1497, la Cappella custodisce il
tesoro più
prezioso: il busto reliquiario del Santo di
età angioina e le ampolle col sangue
che, secondo la tradizione, si scioglie in
segno di benevolenza verso la città
tre volte all’anno.
Appuntamento:
h 10,00 ingresso Duomo, via Duomo, Napoli
La
prenotazione obbligatoria e va effettuata
entro il giorno precedente la visita.
E’
previsto un contributo
organizzativo.
Info e prenotazioni:
392 2863436
-
cultura@sirecoop.it -
www.sirecoop.it
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domenica 19
aprile 2015
la cattedrale
sotterranea
visita alla
piscina mirabilis con passeggiata in vigneto
e degustazione di vini
Un nuovo appuntamento
organizzato dalla Cooperativa SIRE:
la visita guidata riguarderà
la famosa Piscina Mirabils situata
nel centro storico di Bacoli, una
cattedrale sotterranea definita dal
grande Francesca Petrarca
“Ammirabile”.
Autentico gioiello dell'arte e
dell'architettura,
è
la più
grande cisterna romana di acqua potabile
mai realizzata. Costruita nel
periodo Augusteo e interamente scavata nel
tufo, fu utilizzata per approvvigionare di
acqua gli uomini della Classis Misenensis,
divenuta Classis Praetoria, la più
importante flotta dell’Impero
Romano, che era ormeggiata nel porto di
Miseno. Costituiva il serbatoio terminale
dell’acquedotto
augusteo (Aqua Augusta)
che, dalle sorgenti di Serino (AV), con un
tragitto di 100 chilometri, portava l’acqua
a Napoli e all’
area flegrea.
A seguire i
partecipanti saranno accolti nel vicino
vigneto a conduzione familiare dove
assaggeranno pregiati vini flegrei.
11:00
Raduno partecipanti nei pressi della Villa
Comunale di Bacoli - vicino al Ristorante ex
Caliendo in via Miseno, n. 17 - Bacoli -
Napoli- registrazione dei partecipanti
La
prenotazione obbligatoria e va effettuata
entro il giorno precedente la visita.
E’
previsto un contributo
organizzativo.
Info e prenotazioni:
392 2863436
-
cultura@sirecoop.it -
www.sirecoop.it
Grotta
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