Giorgio Griffa
SILENZIO: PARLA LA PITTURA
12 marzo - 15 aprile 2015
inaugurazione giovedì 12
marzo, ore 18,30
Silenzio: parla la pittura
è l’ultimo omaggio, in ordine di tempo, che
Lorenzelli Arte dedica a Giorgio
Griffa. Apre infatti giovedì 12 marzo
la personale dell’artista torinese verso il
quale la galleria ha sempre prestato
particolare attenzione. Lo testimoniano le
numerose esposizioni che sono state proposte
dalla metà degli anni ’70 sino all’ultima
realizzata nel 2008.
Giorgio Griffa è uno dei
maggiori protagonisti dell’astrattismo,
esponente fra i più creativi di quella
tendenza artistica denominata “Pittura
Analitica” o “Pittura Pittura” nata sul
finire degli anni Sessanta. Proprio con
lavori di questo periodo si apre la rassegna
che presenta 22 opere che coprono il
decennio sino al 1978, sicuramente il
suo periodo più interessante e significativo
non solo per le dimensioni, notevoli, dei
lavori ma soprattutto per la qualità
intrinseca delle opere, di assoluta
importanza perché sublime espressione della
ricerca dell’artista.
Le opere di Giorgio Griffa
sono tele libere, non costrette dal telaio
dove il colore diventa il tramite di
un'azione e il segno l'effetto di un
pensiero. Si contraddistinguono per la loro
essenziale composizione formale: segni,
linee, strisce, arabeschi, a volte sfumati,
altre a campiture di colore uniforme ma
sempre dipinti direttamente sulla tela
grezza; una pittura immediata, vivace e
luminosa, eseguita senza esitazioni.
Una maniera di dipingere non
referenziale che sposta il suo accento sugli
elementi sostanziali della pittura: il
colore, espresso tramite elementi decorativi
primari e lo spazio che è parte integrante
della composizione pittorica.
Le tele, prive di supporto,
vengono appese direttamente alle pareti.
Questo volontario allontanamento dagli
elementi classici della pittura, evoca
un'idea di movimento, un attraversamento
della pittura verso lo spazio intorno ad
essa. Un fare artistico minimale e
concettuale sospinto verso una dimensione
tra il finito e l'infinito.
Nel suo peculiare approccio
alla pittura Griffa ha sperimentato il
Canone Aureo che definisce “un numero
piccolo che fissa un concetto immenso”
che in queste opere appare come un segno
interrotto dopo un numero variabile di
cifre. Scrive Griffa: “Da parte sua la
pittura porta una lunga memoria di altro da
sé. La sezione aurea appartiene a questa
memoria. Essa non è soltanto pittura o
architettura, essa è matematica, è
filosofia; il suo numero che non finisce mai
affonda nell’ignoto e posa un ponte con le
conoscenze e le emozioni del nostro tempo”.
Per l’artista, la moltiplicazione matematica
del numero aureo rappresenta la possibilità
dell’arte di indagare spazi indefiniti e
inesplorabili. I segni ripetuti di Griffa si
compongono in un ritmo di crescita naturale,
con le infinite variazioni e i misteriosi
significati di un poetico dialogo con
l’inesplorato.
In occasione della mostra
verrà pubblicata una monografia bilingue con
la riproduzione delle opere esposte, un
testo critico di Ivan Quaroni e una
testimonianza di Giorgio Griffa.
Biografia
Giorgio Griffa nasce a Torino
nel 1936, dove vive e lavora. La sua prima
mostra personale si tenne alla Galleria
Martano di Torino nel 1968. Partecipa a
numerose rassegne nazionali e internazionali
dedicate alla pittura aniconica, ed espone
in numerosi spazi pubblici e privati.
Tra le personali ricordiamo
quelle presso le Gallerie Martano e Sperone
di Torino, Sonnaben a New York, Templon di
Parigi, Fumagalli di Bergamo, la Pinacoteca
di Ravenna, e più recentemente al
Kunslanding di Aschaffenburg, il Museo della
Permanente a Milano e l'Insitut
Mathildenhöhe di Darmstadt; tra le
collettive si ricordino almeno le
partecipazioni alle Biennali di Venezia del
1978 e 1980, e le mostre presso Palazzo
Reale di Milano, Palazzo delle Esposizioni
di Roma, Castello di Rivoli e tantissime
altre.
Giorgio Griffa ha tenuto
mostre personali alla Galleria Lorenzelli di
Milano nel 1976 e nel 1978, e alla
Lorenzelli Arte nel 1981, nel 1985, nel 1997
e nel 2008.
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