INAUGURAZIONE MOSTRA SULLA
VIOLENZA DI GENERE
A CURA DELLA COOPERATIVA
E.V.A
CON I DISEGNI DI ANARKIKKA
Dal 7 al 20 marzo 2015
Dal 7 al 20 marzo, nel mese
dedicato alle donne, il Centro Commerciale
Campania ospita una mostra per
sensibilizzare i visitatori sulla violenza
di genere. Negli ultimi anni il Centro
Campania si è impegnato fortemente sui temi
del sociale partendo dall’ambiente fino ad
arrivare alla salute proponendo iniziative
aperte a tutti e incentivando attività
aperte al territorio.
Grazie alla collaborazione
con La Cooperativa E.V.A. , attiva da 15
anni nel contrasto della violenza contro le
donne, al Centro Campania sarà allestita una
mostra in occasione della Festa della donna
realizzata dall’illustratrice “Anarkikka”
sul tema della violenza. La mostra sarà
composta da venti pannelli, con altrettanti
messaggi, per spingere i visitatori a
riflettere su un tema molto difficile e per
molti anni sottovalutato. Le tavole esposte
saranno accompagnate da pannelli
esplicativi; oltre alla violenza sulle
donne, si affronteranno anche altri
argomenti come donne e lavoro e la violenza
assistita, ovvero quella che subiscono i
bambini.
La Cooperativa E.V.A.
promuove sul territorio la diffusione di una
cultura innovativa in relazione alla
violenza di genere attraverso percorsi
formativi e informativi; intraprende azioni
di ricerca, di analisi culturale, di
confronto e di dibattito, di
sensibilizzazione e di formazione sul
fenomeno della violenza di genere.
“Per l'8 marzo di quest'anno
abbiamo scelto di utilizzare un linguaggio
diverso da quelli che utilizziamo
solitamente, per veicolare i nostri
contenuti con modalità nuove e di
comprensione immediata – spiega la
presidentessa della Cooperativa E.V.A.,
Raffaella Palladino –. Vogliamo sottolineare
il filo rosso che lega tutte le
discriminazioni che le donne subiscono in
ogni aspetto della loro vita, in famiglia
come sul lavoro, con quella più estrema che
è la violenza. La tv spesso diffonde
erroneamente il messaggio che la violenza
sia solo il fatto eccezionale che accade
alla singola malcapitata uccisa. Noi invece
teniamo molto a sottolineare la "normalità"
della violenza che è purtroppo esperienza
giornaliera di tutte perché espressione di
una cultura ancora profondamente
maschilista”.
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