Sabato 28 marzo al Teatro Mascagni, unica
data toscana del musicista Tuareg
definito il “Jimi
Hendrix del deserto”
La stella del
desert blues illumina il cielo
di Livorno: al The Cage Theatre arriva
Bombino
Venerdì 27
marzo torna l’appuntamento con i ragazzacci
di Ortodance
Sarà la stella indiscussa del desert blues
mondiale ad illuminare sabato 28 marzo il
cielo di Livorno. Al The Cage Theatre arriva
BOMBINO,
definito da molti il “Jimi
Hendrix del deserto”, un artista che
nell’ultimo anno ha percorso in lungo e in
largo Europa e Stati Uniti con il suo
Nomad tour, partecipando ai festival più
rinomati e vedendo crescere esponenzialmente
la sua popolarità.
Anche Jovanotti ne è
rimasto folgorato e lo ha voluto a
collaborare in “Si Alza il Vento”, brano
incluso nel nuovo album “Lorenzo 2015 cc”
uscito pochi giorni fa.
“Un anno fa – racconta
Jovanotti - ho comprato un disco attratto
dalla copertina, un motociclista che
impennava nel deserto, e dal titolo: “Nomad”.
Non sapevo nulla di quello che conteneva e
mi è andata molto bene perché poi l'ho
ascoltato mille volte, in cuffia camminando,
in sottofondo facendo cose, guidando in
macchina. Il sound mi aveva catturato e l'ho
consumato”.
E non è un caso che “Nomad”,
prodotto da Dan Auerbach (The Black Keys)
sia stato incluso nei migliori dischi del
2013 dall’autorevole Rolling Stone Usa.
Ospite in Australia al
WOMADelaide, prestigiosa manifestazione
ideata da Peter Gabriel, Bombino tornerà in
Italia e sarà protagonista di sole 4 date.
L’unico appuntamento toscano sarà
proprio al The Cage Theatre di Livorno,
per una produzione che unisce il The
Cage e Musicus Concentus.
Con lui (voce, chitarra) sul
palco saliranno Youba Dia basso, voce / Avi
Salloway chitarra, calabash, armonica, voce
/ Corey Wilhelm batteria, djembe.
Apertura delle
porte ore 22. Ingresso 15 euro.
Prevendite Booking Show
https://www.bookingshow.it/BOMBINO/64934
Dopo il
concerto come ogni sabato, ad ingresso
libero, si balla con La Svolta Sound
& Dome La Muerte.
Come di consueto il fine settimana del The
Cage avrà inizio venerdì 27 con i ragazzacci
di ORTOCAGE. A partire da mezzanotte
in consolle di
nuovo le “bombe” di Matteino DJ.
Ingresso 5 euro con
consumazione omaggio.
Per
informazioni:
info@thecagetheatre.it
// 3928857139
BIO BOMBINO
Astro nascente del desert
blues, Bombino, è nato e cresciuto in Niger,
ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù
dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli
contro il colonialismo e l’imposizione
dell’Islam più severo. Costretto a fuggire
più volte con la sua famiglia, durante una
visita i parenti dimenticano una chitarra
che il piccolo Bombino tiene per sé,
iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane
diventa allievo del celebre chitarrista
Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far
parte della sua band, acquisendo il
soprannome di Bombino, una storpiatura
dell’italiano “bambino”. Inizia ad
appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler,
di cui studia le tecniche durante i pascoli
tra Algeria e Libia. Tornato in Niger
Bombino intraprende la carriera di musicista
a tempo pieno ed il suo talento non passa
inosservato. Nel 2009 un incontro casuale
con il regista Ron Wyman cambia
irrimediabilmente il suo destino. Ma è solo
un anno dopo che Wyman riesce a rintracciare
Bombino, nel frattempo costretto a fuggire
in Burkina Faso in seguito all’assassinio di
due membri della sua band, uccisi in una
rivolta. Wyman dedica gran parte del suo
documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e
diventa produttore di Agadez, l’esordio
solista su disco (il primo album risale al
2009, Group Bombino - Guitars from Agadez,
vol. 2).
Nel frattempo la fama del
giovane talento cresce fino ad essere
conosciuto in tutto il mondo e suonare nei
più importanti festival musicali, con
collaborazioni di tutto rispetto, tra cui
quella con Keith Richards. Dan Auerbach (The
Black Keys) incontra Bombino e ne rimane
folgorato, decidendo così di produrre Nomad,
il terzo disco uscito in tutto il mondo ad
aprile 2013 su etichetta Nonesuch/Warner.
Registrato nello studio di Auerbach a
Nashville, Nomad è l’incontro del
desert-rock con il blues, suonato dalle
abili mani di Bombino ed arricchito dalla
sua voce intensa e vigorosa.
Le sonorità di Bombino
ricordano quelle dei Tinariwen, vicini
suonatori del deserto, ma le sue melodie
elettrizzanti, che racchiudono lo spirito
della resistenza e della ribellione,
trasudano un groove irresistibile. Una
versione del blues densa e magmatica, a cui
si aggiunge la particolarità di svincolarsi
dalla classica metrica basata sul “call and
response” tra cantante solista e coro
(solitamente femminile) rimpiazzando
quest’ultimo con le disgressioni melodiche
della chitarra. Compositore e chitarrista
desert-rock, Bombino si rifà alle sonorità
tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a
Jimmy Page, inserendole in un contesto
rock-blues di matrice americana arricchito
da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.
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