“Museo Ugo Guidi”
"Amici
del Museo Ugo Guidi - Onlus"
l’ 8 marzo 2015 ore 17:30 in
occasione della
Festa della Donna
presentano
la
mostra della scultrice
Sarah Atzeni
“Pelle di rugiada”
presentazione di Massimo
Bertozzi
Il Museo Ugo Guidi e
gli Amici del Museo Ugo Guidi Onlus
presentano per la FestA della Donna la
mostra della scultrice Sarah Atzeni
dal titolo “Pelle
di rugiada” con
presentazione del critico Massimo Bertozzi.
La mostra realizzata nel
“Museo Ugo Guidi” – MUG - di Forte dei
Marmi, via Civitali 33 sarà inaugurata domenica
8 marzo 2015 alle ore 17:30 al Museo
alla presenza dell’artista e del critico
ad ingresso libero.
In mostra la produzione
storica e più recente della giovane
scultrice di Massa ma carrarese d’adozione.
L’esposizione sarà
visitabile fino all’ 8 aprile 2015 al
Museo Ugo Guidi su appuntamento al
348020538 o museougoguidi@gmail.com
.
Al Logos Hotel, via Mazzini
135 - Forte dei Marmi - è visitabile una
sezione della mostra di Saral Atzeni in
tutti i week end, dal 27 marzo tutti i
giorni dalle 9 alle 23.
“C’è uno statuto di
autosufficienza in qualunque pezzo di
pietra.
E allora quello che si deve
aggiungere andrà fatto con molta attenzione,
con un linguaggio pudico e sensibile, come
mormorando parole misteriose, antichi
mantra, frammenti di scritture sacre.
Per questo c’è nella scultura
di Sarah Atzeni soprattutto una precisa idea
della luce: la luce che rende visibile e
perciò comprensibile il mondo.
Questo gli consente di
indagare gli sviluppi delle forme organiche
senza dover ridursi a copiare cose reali, ma
cercando di rendere visibili le suggestioni
plastiche che le cose gli evocano.
Ne scaturiscono forme
originali, dai ritmi inattesi, figure
misteriose e immagini sognate, sostenute da
una concisione espressiva sempre più ardita
e alimentate da toni lirici sempre più
intimi e profondi.
Per questa via Sarah Atzeni è
andata rafforzando uno stile distaccato dal
tempo e dalla contingenza, che confida
pienamente solo nella severità della
concezione e nella purezza del disegno.
Lasciando trasparire uno
sforzo lucido per frenare il rischio
dell’eloquenza e contenere la ricchezza
degli impulsi che animano e sostengono i
palpiti carnali della pietra.
L’equilibrio rigoroso delle
forme, salde nei volumi e ariose nelle
articolazioni dei movimenti, lascia così
sempre trasparire l’emozione sensuale che le
alimenta.
E proprio in questa ricerca
di equilibrio, tra ragione e sentimento, tra
riflessione e istinto si scopre un carattere
popolare e tipicamente apuano, riguardo
soprattutto al gusto sapido dell’immagine e
alla franchezza del linguaggio.
Ma poi c’è anche il gusto
colto e raffinato per le suggestioni
nascoste e le allusioni dei segni, come
quegli intagli sottili, scritti sulle
superfici, con una tecnica derivata
dall’incisione a bulino, a rimarcare
l’importanza della parola, ma con un
alfabeto inventato, che solo l’artista
conosce e di cui solo lei può apprezzare il
senso oltre che il significato.
Sulla pietra inerte si adagia
l’inverno, domatore delle correnti e dei
movimenti, ma prima o poi il “vento del
disgelo” di cui parla Nietzsche alita il suo
fiato caldo sulle pietre rotolanti,
destinate alla scultura, a dare forma
plastica all’immaginazione dell’artista.
Con immagini abbiamo a che
fare infatti e non con figure.
Si tratta di affrontare la
pietra non per conferirle forme assolute e
universali, ma per restituirla alla sua
funzione, di accogliere le forme e il
sentimento della natura: per Sarah Atzeni è
una questione di creazione e non di
riproduzione.
Senza pagare pegno alla
realtà fisica; sfuggire le remore della
verosimiglianza e porsi modelli impreveduti
e imprevedibili, dove nulla è gratuito e
tutto e necessario e irrimediabile.
Quello della sua scultura è
così un impianto plastico ininterrotto ma
non uniforme, scandito da inattesi trapassi
formali, sempre sottratti alla soggezione,
oltre che alla suggestione, di qualsiasi
dato plastico fisico, funzionale, organico,
che proviene dal mondo naturale.
Ne deriva una pluralità di
soluzioni formali, sempre rigenerata da una
immaginazione fantasiosa, alimentata da
un’ampia circonvoluzione spaziale e
sostenuta da un ritmo ininterrotto. E anche
quando riaffiorano suggerimenti anatomici,
si tratta pur sempre di accenni puntuali e
precisi, perché quello che rimane intatta è
la capacità dei volumi a catturare la
luminosità degli spazi e il grande dinamismo
delle linee, inteso ad espandere invece di
racchiudere i volumi.
Un gioco di assonanze e di
memorie stimola incontri splendidi e
fantasiosi, recuperati allo spirito da una
passeggiata in montagna, a guardare passare
le nuvole, a raccogliere pietre che
rotolano, a indovinare la struttura che
tiene in piedi le cose e stimola il
pensiero.
Per questo Sarah Atzeni è una
scultrice raffinata che non subisce mai il
fascino della decadenza.
Le sue idee e i suoi sogni si
manifestano allo sguardo, dopo aver abitato
a lungo nei pensieri, senza allusioni o
simbolismi, ma attraverso segni precisi, con
cui la parola diventa pelle e carne della
pietra. Perché se una volta il Verbo è
diventato carne e ha abitato per un tempo
fra di noi, pieno di grazia e di verità,
tutto ciò non può che essere stato per
sempre.
“In lui era la vita e la vita
era la luce degli uomini”: questo Sarah ha
letto nella scrittura sacra, e a questo
dispone la sua scultura, dura di sasso, ma
piena di grazia e di verità.”
Massimo Bertozzi
Dove: Museo Ugo Guidi – MUG
via Civitali 33 - Forte dei Marmi
Quando: 8 marzo – 8 aprile
2015
Inaugurazione: 8 marzo ore
17:30
Orario: su prenotazione museougoguidi@gmail.com.
Ingresso libero.
Dove: Logos Hotel – via
Mazzini 153 - Forte dei Marmi
Quando: 27 marzo – 8 aprile
2015
Orario: tutti i giorni 9 -23
Il MUG ha il sostegno
della Fondazione Vittorio Veneto di
Forte dei Marmi e la partecipazione della
Banca Credito Cooperativo Versilia,
Lunigiana e Garfagnana, della
Fondazione Alimondo Ciampi onlus, del
Parco delle Apuane, di Italia Nostra
sez. Massa-Montignoso, del Piccolo Teatro
della Versilia, della Fondazione
Pecciolipe e dell’azienda
Favret Mosaici Artistici
www.favretmosaici.com, Logos Hotel di
Forte dei Marmi.
Con l’adesione del Comune
di Forte dei Marmi, dell’Unione
Europea, dell’International Council
Of Museums, Regione Toscana,
Toscana Musei, Edumusei,
Provincia di Lucca, Sistema Museale
della Provincia di Lucca, Istituto
Confucio della Scuola Superiore Sant'Anna di
Pisa, APT Versilia, Fondazione
R. Del Bianco.
Memoria fotografica
della mostra a cura di Antonio Raffaelli,
presidente Ass. Versiliese Audiovisivi
Didattici.
Partner:
Villa Finaly Firenze
Chancellerie des
Universités de Paris - La Sorbonne,
Città Infinite, Historia vbc,
Associazione Culturale Piemontese ArtePozzo,
Polo Istruzione Professionale
“E.Barsanti” Massa e Carrara, Liceo
Artistico “S.Stagi” Pietrasanta,
Comitato Archivio Artistico Documentario
Gierut, Acomus International,
Galatea Versilia, Club Unesco “Carrara dei
Marmi”. La Capannina di Franceschi
con lo “ Spazio
Museo Ugo Guidi / MUG Space”.
Media Partner:
QN LA NAZIONE, Rivista Forte 100,
Arte in Toscana,
Italia Italy,
BestVersilia.com,
Life Beyond Tourism,
Inpuntadipennablog.it, Culturadelmarmo.it,
Agendaeventi.com,
La Parentesi della Scrittura,
Reality Magazine.
Come raggiungere il museo:
All’uscita dell’Autostrada Versilia,
direzione Forte dei Marmi, seguire i
cartelli rettangolari marroni che indicano
il museo. Sul viale a mare di Forte dei
Marmi venendo da Viareggio: oltre il pontile
del Forte superare tre semafori, poi il
cartello a destra indica il museo; da Massa:
entrati in Forte dei Marmi dopo il primo
semaforo la prima strada sulla sinistra è
Via Civitali. Col GPS:
LAT:43.972477 N - LON:10.154887 E
Piero Garibaldi:
Collaboratore Pubbliche Relazioni del MUG -
Tel:349.0908365
Info:
museougoguidi@gmail.com / 0585 348510 /
3483020538
www.ugoguidi.it
Facebook:
Vittorio Guidi - Twitter: @MUSEOUGOGUIDI
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