VITTORIA PUCCINI E VINICIO
MARCHIONI IN ‘LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA’
di Tennessee Williams, regia
Arturo Cirillo
DAL 20 AL 22 MARZO AL TEATRO
DUSE DI BOLOGNA
Sabato 21 marzo alle 18.00,
al bar del Teatro Duse, la Compagnia
incontrerà il pubblico
Bologna, 16 marzo 2015
Vittoria Puccini e Vinicio
Marchioni sono i protagonisti de ‘La gatta
sul tetto che scotta’ di Tennessee Williams
che andrà in scena dal 20 al 22 marzo al
Teatro Duse di Bologna (venerdì e sabato
alle 21, domenica alle 16). Lo spettacolo,
prodotto dalla Compagnia Gli Ipocriti
Fondazione Teatro della Pergola, è diretto
da Arturo Cirillo. In scena, accanto a loro,
anche Paolo Musio, Franca Penone, Salvatore
Caruso, Clio Cipolletta e Francesco
Petruzzelli.
‘La gatta sul tetto che
scotta’ è la storia Maggie (Vittoria
Puccini), donna di bassa estrazione sociale
che teme di dover lasciare la casa ed il
marito Brick (Vinicio Marchioni), non
riuscendo a dargli un erede. Nel testo,
tradotto da Gerardo Guerrieri, tra giochi
passionali, bugie, sensualità cariche di
sottintesi e di contenuti inespressi o
inesprimibili, presto all’ideale della
purezza dei sentimenti finisce per
contrapporsi la realtà di un mondo
familiare, e sociale, pieno di ipocrisie.
‘La gatta sul tetto che scotta’ è stato
rappresentato per la prima volta nel 1955 a
New York con la regia di Elia Kazan. E’ del
1958, invece, il celebre film con Liz Taylor
e Paul Newman, diretti da Richard Brooks.
”La famiglia è ancora il
luogo in cui Williams fa risuonare le sue
parole – spiega il regista Arturo Cirillo -
il luogo dove, grazie alla sua capacità di
narrare i sentimenti dei personaggi, un
gruppo di attori possono dare vita ad una
coralità di conflitti”. Nella pièce,
continua Cirillo, si concentra “l'ossessione
di un'idea di amore impossibile, perché
troppe sono le rinunce di una famiglia
dedita al successo e ai soldi, alla
proprietà, che vive secondo la più bieca
convenzione”. Eppure, “sotto, nascosto da
qualche parte ma che scalpita e brucia -
prosegue il regista - c'è il sogno di due
uomini che si innamorano, di una donna che
fugge dalla povertà della sua infanzia, di
un dispotico e misogino padre imprenditore,
che di fronte alla morte scopre una
tenerezza per il figlio alcolizzato,
sportivo fallito”.
Al centro della storia le
donne, come la gatta Margaret, “parente
della Blanche di ‘Un tram chiamato
desiderio’ - sostiene il regista - anche se
meno distruttiva. E’ una donna che non si dà
pace e non si dà per vinta, di fronte alla
rimozione di suo marito e rivendica il
proprio desiderio di felicità con l'uomo che
comunque ama, anche per le sue ambiguità”.
“Come gli animaletti dello ‘Lo zoo di vetro’
- - conclude Cirillo - anche i personaggi di
questo dramma vanno in frantumi, facendo
molto rumore, anche se ci sarà l'ipocrisia
di chi dirà di non avere sentito niente, di
chi non si è accorto che c'è una casa che
brucia e sopra al tetto che scotta una
gatta, che di saltare giù non ne vuol
proprio sapere”.
Sabato 21 marzo, alle 18.00
al bar del Teatro, Vinicio Marchioni, Paolo
Musio e la Compagnia incontreranno il
pubblico. Conduce l'incontro il giornalista
Stefano Zanerini. Ingresso libero.
La biglietteria del Teatro
Duse in via Cartoleria, 42 - Bologna
è aperta dal martedì al
sabato dalle 15 alle 19
Tel. 051 231836 –
biglietteria@teatrodusebologna.it
I biglietti sono acquistabili
anche on line sul sito
www.teatrodusebologna.it