Emanuela Sforza,fotografie
Io danzo tu vedi
a cura di Mirta Carroli
Bologna- L’ARIETE Arte
Contemporanea- dal 5 al 28 maggio 2015
inaugurazione martedì 5
maggio, ore 17.30 con Luciana Savignano
COMUNICATO STAMPA-
“Per Emanuela Sforza la fotografia è un atto
d’amore, per lei fotografare la danza è
cogliere l’essenza, la perfezione formale
dell’azione, la comunicazione, è esternare
il suo amore per l’arte e per chi la crea.
La danza nasce da questo bisogno di dire
l’indicibile, di conoscere l’ignoto, di
essere in rapporto con l’altro. Con la sua
macchina fotografica, quasi un terz’occhio
per lei, ha iniziato a frequentare i più
importanti teatri immortalando le grandi
étoiles internazionali come Paolo Bortoluzzi,
Luciana Savignano, Marga Nativo,Carla
Fracci, Jorge Donn, Daniel Lommel, Carolyn
Carlson, Rudolf Nureyev, Marcia Haydée,
Antonio Gades. Protagonista della fotografia
di danza, inizia a fotografare dal 1976.
Sarà proprio Maurice Béjart, ballerino e
coreografo, che riferendosi alla sua copiosa
produzione artistica, le dirà questa frase
emblematica: Io danzo tu vedi. Così
Mirta Carroli, curatrice della mostra che
si inaugura martedì 5 maggio (ore 17.30) a
Bologna presso la Galleria L’ARIETE Arte
contemporanea, racconta le 25 fotografie
della Sforza, tutte rigorosamente in bianco
e nero. Un bianco e nero
fortemente contrastato, con
numerosissimi passaggi di gradazioni e di
toni, che modulano le figure ed accentuano
la plasticità ed il movimento.
Il
suo obiettivo privilegia e scruta a fondo la
fase di costruzione del balletto per
individuare lo spazio creativo dell’artista
teso ad ottenere dal gesto e dal movimento
il massimo della resa spettacolare. Penetra
profondamente in ogni espressione, quasi a
“bloccare” la figura nel momento preciso in
cui modella il movimento. Si veda ad esempio
il gesto plastico e l’intensa espressione di
Luciana Savignano nel
“Bolero”
di Maurice Ravel, con
la
coreografia di Béjart .
La qualità delle fotografie
va anche ricercata nell’uso di diverse
macchine fotografiche analogiche e dei
relativi obiettivi. Oltre alle lunghe ore
trascorse da Emanuela nella camera oscura,
vestale di quella fase importantissima dello
sviluppo dei negativi edella stampa delle
immagini fotografiche nell’acido delle
bacinelle, in attesa del formarsi
del bianco e nero perfetto.
Fondamentale la scelta della carta sensibile
ritenuta più
idonea: tutta la sua
produzione fotografica è stampate su carta
baritata.
All’inaugurazione della
mostra parteciperà Luciana Savignano: un
dovuto omaggio alla sua vita interamente
dedicata all’arte della danza.
Info mostra:
Emanuela Sforza 051 233471 -
3386507989
Galleria l’Ariete Arte
Contemporanea, Via d’Azeglio 42-telefono 348
9870574
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