Cecapreti a Villa
Santo Stefano in Ciociaria
Quello che non
strozza, ingrassa. L’antico proverbio si sposa a perfezione con la
“Sagra dei cecapreti e della bufaletta”, che Sabato 9 agosto tornerà ad
animare il borgo ciociaro di Villa Santo Stefano. Già, perché questo
particolare tipo di primo piatto – conosciuto in altre zone con il nome
di “strozzapreti” – affonda le sue radici in un passato lontano, quando
il sentimento anticlericale era forte e diffuso in tutto il frusinate. E
così i santostefanesi, stanchi delle oppressioni imposte dalla Chiesa
nel territorio, inventarono il nome “cecapreti” per indicare l’augurio a
soffocarsi che le donne del paese facevano ai preti ogni volta che
cucinavano questa pasta.
La sagra dei cecapreti, organizzata dalla Pro Loco di Villa Santo
Stefano in collaborazione con il Comune e con il patrocinio
dell’Assessorato al Turismo della Regione Lazio, spegne quest’anno ben
36 candeline; nel lontano 1978, infatti, la Pro Loco decise di
riproporre l’antico rito della “liberanza di agosto”: negli archivi
comunali del 1643, un’epoca in cui era forte l’esigenza di ritrovarsi in
un luogo aperto per divertirsi, si legge che “nella prima settimana di
agosto si dovrà erogare all’aperto un piatto di cecapreti alla
popolazione presente”. |
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