MOSTRA ANGELO ACCARDI - Taranto

SABATO 15 FEBBRAIO 2014 alle ore 18.30

presso La Galleria d'Arte Moderna & Contemporanea

"LA SALETTA DELL'ARTE" di Taranto 

in via Giovinazzi 67 (ang. via Anfiteatro)

si inaugura la personale intitolata "Urban Invasions"

 dell'artista ANGELO ACCARDI,

che presenzierà all'inaugurazione.

La mostra si terrà in galleria DAL 15 FEBBRAIO AL 2 MARZO 2014.

INFO: 333. 5439710 - lasalettadellarte@gmail.com - www.lasalettadellarte.it - Fb: La Saletta dell'Arte

ORARI APERTURA GALLERIA: 10.00-13.00 / 17.00-20.30 (tutti i giorni  tranne il Lunedì mattina)

Angelo Accardi, (classe '64) nasce a Sapri (Sa) dove opera e sviluppa una ricerca sulla figurazione a sfondo sociale.

Significative per la sua carriera le mostre in gallerie prestigiose italiane ed estere con le quali ha collaborato (Rossetti e Pini di Roma, Manzoni Arte Studio di Milano, Verrengia di Salerno, Spazio Arte di Rovereto, Battaglia di Milano, Klaus Lea di Monaco di Baviera).

Il ciclo "Human Collection", atmosfere ovattate dove le figure sono magistralmente velate da una patina di umidità, segna un passaggio fondamentale del suo percorso artistico. Espone le opere di questo ciclo per la prima volta a Vancouver. La mostra dà inizio ad una collaborazione con il gallerista coreano Robert Kwon che dura 5 anni.

Tra le personali e le collettive è da segnalare: "Speed Generation e Vicious"; "Enjoy the Silence", 15 tele del ciclo sono esposte nelle città di Firenze, Innsbruck, Barcellona e Budapest. Con il gruppo di nuove avanguardie "Tantarte", partecipa a Shanghai nel 2006 presso "Galleria Italia". Dal 2007 lavora con "Miniaci Art Gallery Milano" di Antonio Miniaci. Seguono altre importanti collaborazioni e mostre di successo in gallerie italiane ed internazionali, e la partecipazione a Biennali tra cui quella di Venezia. Dal 15 Febbraio al 2 Marzo 2014 segue la personale "Urban Invasions" nella Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "La Saletta dell'Arte" di Taranto.

L'arte di Accardi è pulsante, il suo disegno veloce e deciso regala un singolare dinamismo alle sue "surreali" ed enigmatiche scene urbane popolate da figure simboliche contrastanti e potenti, esaltate dai colori forti, dalle estese prospettive e dai chiaroscuri vibranti, a voler catturare impetuosamente l'attenzione e la curiosità dello spettatore. Egli materializza sulla tela il corpo di una minaccia che incombe: è la minaccia dell’ "invasione", della perdita o della xenofobia; è la minaccia
latente dello scontro finale, non importa se questo sarà per le distonie tra civiltà o per l’implosione della sola nostra civiltà.

È proprio la presenza di un elemento surrettizio in uno spazio che non gli appartiene, che muove la reazione di Accardi, abituato a rispondere con icone mentali agli stimoli che lo smuovono. Sono fuori luogo gli aerei, gli struzzi o le navi tra le strade della città. Cogliere il "fuori luogo" significa poter afferrare i giusti elementi per capire quale sia la minaccia che incombe. Sarà l’attacco terroristico? Sarà il diluvio delle merci? Sarà l’egoismo delle multinazionali? Accardi è un testimone attento del suo tempo: raccoglie la presenza fluttuante di questa paura, ma non si limita a registrarla; la snida per tagliarla alla radice e per darle un volto di modo che possa essere affrontata.