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Incubi nordici e miti
mediterranei
Max Klinger e
l’incisione simbolista mitteleuropea
Sesto Fiorentino, 30
novembre 2014 – 18 gennaio 2015
a cura
di Emanuele Bardazzi, Giulia Ballerini
e M. Donata Spadolini
Dal 30 novembre 2014
al 18 gennaio 2015, si terrà a Sesto Fiorentino (FI) Incubi nordici e
miti mediterranei. Max Klinger e l’incisione simbolista mitteleuropea.
La mostra, realizzata dal Gruppo “La Soffitta, Spazio delle Arti”, in
collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino, propone un’indagine
sull’incisione simbolista mitteleuropea, attraverso una selezione
consistente di opere del più grande artista tedesco di questo periodo:
Max Klinger, di cui sono presentati i cicli più importanti, da Eva e
il futuro a Un guanto, da Della morte parte prima
(Vom Tode I) alla Brahmsphantasie, oltre a varie opere
sciolte tra cui la celebre Isola dei morti dal dipinto omonimo di
Arnold Böcklin, nella prima tiratura di soli 30 esemplari numerati e
firmati dall’artista. Accanto a lui, saranno esposte anche numerose
incisioni di altri artisti che sono stati maggiormente influenzati dalla
sua ricerca, per un totale oltre 300 opere. |
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Con questa mostra si
intende dare continuità all’evento artistico “Alto-Basso”, che si svolge
da quattro anni a Sesto Fiorentino e che coinvolge i due spazi
espositivi presenti sul territorio: “La Soffitta Spazio delle Arti” di
Colonnata, nella parte alta della città e il Centro espositivo “Antonio
Berti”, più in basso, vicino al centro storico. Da qui il nome della
manifestazione “Alto-Basso”.
L’attenzione sempre
più ricorrente per l’opera di Max Klinger, oggetto di un susseguirsi di
esposizioni, studi e approfondimenti anche nel nostro paese, pone ormai
le basi per esplorare quel ricco ambito di influenze che l’artista
tedesco fu in grado di suscitare ed alimentare soprattutto nella grafica
e nello specifico nell’incisione, tra i vari artisti ed amici, sodali e
seguaci che trassero ispirazione e incitamento dalla sua arte e dai suoi
enunciati teorici intorno alla Griffelkunst (Arte dello stilo).
Un ambito che risulta ancora poco esplorato in Italia, se non in modo
frammentario, e che fa riemergere nomi in gran parte ignoti o
dimenticati presso di noi, come Karl Stauffer-Bern, Otto Greiner,
Sigmund Lipinsky, Sascha Schneider, Max Roeder, Bruno Héroux, Joseph Uhl,
Ernst Moritz Geyger, Fritz Boehle, Heinrich Vogeler, Paul Hermann,
Richard Müller, Willi Geiger, gli austriaci Rudolf Jettmar e Alois Kolb,
gli svizzeri Albert Welti e Fritz Pauli o la svedese Tyra Kleen,
insieme ad altri certamente più conosciuti come Franz von Stuck e Käthe
Kollwitz, antesignana dell’Espressionismo. |
Diversi di questi
artisti soggiornarono o addirittura vissero nel nostro paese
scegliendolo come seconda patria, ultime maglie di una lunga catena di
nordici che, a partire da Goethe, avevano cercato nel mondo mediterraneo
gli ultimi riverberi di un‘arcadia ideale.
Il trattato di Klinger
Malerei und Zeichnung (Pittura e disegno) pubblicato a
Lipsia nel 1891 fu il punto di partenza per tutti coloro che ricorsero
alla grafica per esprimere il proprio mondo immaginario e interiore
popolato di fantasmi, angosce e tormenti, ma al contempo proteso ai
vagheggiamenti ideali di bellezza, armonia, musica e sensualità panica.
Il titolo della mostra
intende evocare come nello spirito tedesco di questi artisti legati a
Klinger e al suo mondo simbolico coesistessero elementi classici e
gotici, evocazione nostalgica del mito e inquietudine moderna,
istintualità dionisiaca e riflessione filosofica. La Schönheit e la
Körperkultur si intrecciano alla forza irresistibile di Eros e Thanatos.
I sabba stregoneschi del Faust di Goethe convivono con l’epica
omerica. Albert Welti incide una sulfurea Notte di Valpurga (Walpurgisnacht),
mentre ispirati dall’Odissea Otto Greiner e Sigmund Lipinsky
realizzano capolavori. Le icone luciferine di Franz von Stuck si
alternano alle delicate favole preraffaellite di Heinrich Vogeler. Hugo
Höppener Fidus idealizza La preghiera della luce (Lichtgebet),
una runa vivente che diviene il simbolo della generazione dei naturisti
e dei riformatori della vita. |
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Fauni e centauri, tritoni e
sirene sono le creature ibride che dalla fantasia di Arnold Böcklin trasmigrano
attraverso Max Klinger nelle opere grafiche degli artisti più giovani che
ruotano intorno a von Stuck e all’Accademia di Monaco, Richard Müller con
eleganza e ironia inventa un mondo straniante di incongrui e improbabili
dialoghi amorosi tra donne e animali. La mostra sarà così un’occasione unica per
poter ammirare, per la prima volta riunite insieme, opere poco note al vasto
pubblico rese disponibili grazie ai prestiti di appassionati cultori di grafica
del periodo.
Il filo conduttore della
mostra, Klinger e l’influenza del suo operato, permette di strutturare
l’esposizione delle incisioni in più sezioni dedicate agli autori più
significativi; inoltre, un’intera sezione è dedicata alla produzione degli ex
libris nella quale gli artisti della Mitteleuropa eccelsero, concentrandosi
soprattutto sul valore simbolico del nudo, ossia dell’Akt. In tal modo,
saranno collegati i due centri espositivi. Le opere selezionate provengono dalla
collezione di Emanuele Bardazzi, dalla Libreria Antiquaria Gonnelli di Firenze,
dalla Galleria dell’Incisione di Brescia e da altre collezioni private,
provenienti da diverse parti d’Italia.
La curatela scientifica della
mostra e del catalogo è di Emanuele Bardazzi, che vanta una vasta esperienza in
tema di grafica tra ‘800 e ‘900 da studioso e collezionista, della storica
dell’arte Giulia Ballerini, che si occupa del progetto “Alto-Basso” dal 2009, e
di M. Donata Spadolini, responsabile dei beni artistici della Fondazione
Spadolini – Nuova Antologia.
La parte tecnica e logistica è
curata da Francesco Mariani, responsabile del Gruppo “La Soffitta” e Presidente
del Circolo Arci CDP di Colonnata (Sesto Fiorentino).
L’evento è corredato da un
catalogo edito da Polistampa Edizioni – Firenze.
La manifestazione beneficia
del sostegno di numerosi sponsor che hanno aderito con generosità
all’iniziativa.
Inaugurazione, 30 novembre ore
11 al Centro Espositivo Antonio Berti
Centro Espositivo Antonio
Berti
Via Bernini, 57 - Sesto
Fiorentino
Orario
Dal lunedì al sabato dalle ore
16.00 alle 19.30
Domenica dalle 10,00 alle
12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
La Soffitta Spazio delle Arti
Piazza Rapisardi, 6 -
Colonnata (Sesto Fiorentino)
Orario
Dal martedì al sabato dalle
ore 16.00 alle 19.30
Domenica dalle 10,00 alle
12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
Per informazioni
335 6136979 –
gcarteviva8@gmail.com -
www.lasoffitta.net
Ingresso gratuito
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