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Se a tale patrimonio si aggiungono i 43 musei
storico-artistici, antropologici, archeologici, naturalistici e
scientifici, i numerosi parchi e i siti archeologici, le 11 riserve
naturali, le eccellenze enologiche (5 docg e 12 doc, tra cui Chianti,
Vernaccia di San Gimignano, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di
Montepulciano) e le risorse agro-silvo-pastorali, si delinea un sistema
culturale e territoriale unico e prezioso. Grazie al progetto del
Festival Unesco delle Terre di Siena è stato attivato un percorso
articolato, in cui comunicazione e promozione si fondono per essere
ancor più al servizio del cittadino e delle imprese. Infatti, grazie al
trasferimento dei contenuti delle attività di studio e ricerca al
territorio, è possibile attuare concretamente un sistema di condivisione
della conoscenza che diventi uno strumento di crescita e di sviluppo
basato sulla cultura.
In occasione di questo nuovo appuntamento, la sessione di
lavoro in programma a San Gimignano sabato 4 ottobre alle 17 (Sala
Tamagni, via San Giovanni 38), inserita nell'ambito della ricerca
"Cultivar e specie autoctone", è dedicata al tema "Vernaccia di San
Gimignano, un patrimonio vinicolo autoctono e il suo paesaggio". Ricco
e articolato il programma dell’iniziativa, che al termine del convegno
(intorno alle 19) proporrà un mini trekking urbano nel centro storico
della città turrita con a seguire apertura straordinaria del Museo del
Vino, presso la Rocca di Montestaffoli, con visita guidata e aperitivo
nell'aia antistante il museo insieme ai produttori. |