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Amava farsi chiamare La Negra,
perché era sempre dalla parte degli ultimi e con rara coerenza per
un’artista ha usato la sua arte sempre come strumento di lotta a favore
del popolo. Il suo destino era racchiuso nella sua voce ed è questa la
chiave l'autore e regista Pino Ammendola ha usato per
raccontare l’indimenticabile Mercedes Sosa in un
suggestivo spettacolo di teatro-musica che vedrà in scena,
dall'11 al 16 novembre al Teatro Lo Spazio di Roma,
l'attrice e cantante
Maria Letizia Gorga,
accompagnata dal vivo dai musicisti Stefano De Meo al
pianoforte e Pino Jodice alla chitarra. La parabola
umana di una donna nata poverissima eppure dotata della ricchezza più
grande: l’amore per la vita e il desiderio di battersi contro
l’ingiustizia. Un percorso umano non certo facile, ma soprattutto il
canto vissuto come strumento di comunicazione e di battaglia politica.
Il racconto, come negli altri testi dell’autore, si lega in una
partitura ininterrotta alle canzoni, inseguendo questa duplice e mai
disgiunta realtà di donna e di artista. Si scoprono i segreti di
un’anima tormentata che, dietro la sua inguaribile voglia di lottare per
il bene degli altri, nasconde un senso profondo di solitudine e di
dolore. Dolore che diventa dramma per un esilio inflitto da un regime
totalitario che ha procurato alla sua patria, la martoriata Argentina,
oltre 30 mila vittime e che l’ha resa testimone internazionale della
silenziosa battaglia della Madri di Plaza de Mayo. Mercedes, come tutti
i grandi che se ne vanno, ha lasciato un vuoto incolmabile.
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