I protagonisti di questo libro, vivono per inerzia o per
schemi. Esistono e non si chiedono neanche il perché. Sono simili agli
“zombie”, ricordano le creature mostruose dei racconti letterari resi
popolari dal cinema. I morti che non se ne sono accorti sono quelle
persone che camminano, vivono, parlano, lavorano, guadagnano, fanno
tante cose apparentemente, ma in modo banale e standard, come “mummie”
avvolte da griffe e tendenze dettate dalla società e imposte
dall’omologazione collettiva. Ecco chi sono i “morti che non se sono
accorti” dei quattro dialoghi in scena la sera del 12 maggio:
Cliente e prostituta
parlano d’amore contrattando sentimenti ed emozioni. Esigente lui, molto
di più lei che anche se pagata non cede alla prima offerta. Un surreale
scambio di ruoli li porterà ad amarsi.
Prete e peccatore
al confessionale. Due assassini, due egoisti, due fuggitivi della vita.
Si invertono i ruoli in un gran finale surreale.
Cervello e cuore
in un simpatico battibecco di dominazione e sublimazione. Battiti
assordanti e pensieri che si trasformano in meccanismi.
Una madre parla con il suo bebè
che cresce nel suo utero di plastica. Rappresentano l’evoluzione del
corpo e dell’anima in una nascita della reincarnazione.
Durante la serata, alla quale sono stati invitati il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e Papa Francesco, è possibile
lasciare la propria email al botteghino per riceverne una copia omaggio
del libro, gentilmente offerta dall’editore. |