Sulla nave in
partenza verso l' ignoto s’imbarcano i musicisti dell' Orchestra di Piazza
Vittorio. Ad accoglierli con le loro valigie cariche di oggetti, suoni e
ricordi, è Mario Tronco il loro condottiero e comandante. I viaggiatori si
apprestano a raccontare il mondo attraverso la musica e le loro vicende. È notte
e sulla banchina del porto di Belesh, illuminata dalla sola luna, è una
zattera. L’equipaggio suona una canzone dolce, cantata da una donna con un abito
rosso luccicante: sembra appena scappata da un party e canta per tenersi
sveglia. “Non voglio dormire, voglio solo abbracciarti e sognare”. In penombra,
un ragazzo africano dall’aspetto principesco osserva la scena e si unisce al suo
canto, sottovoce per non farsi scoprire e l’oggetto che ha in mano, che sembra
una canna da pesca, inizia a suonare. Siamo al giorno seguente. Un uomo vestito
da Gladiatore legge un annuncio: “Alle 21 di oggi partirà una barca per un lungo
e meraviglioso viaggio dalla meta sconosciuta. Il biglietto è gratuito, l’unica
condizione per potersi imbarcare è portare con sé una canzone. Ed è consentito
un solo bagaglio”. Simon, così si chiama l’uomo, guarda l’orologio e si accorge
che mancano soltanto 80 minuti. Ha pochissimo tempo, il suo sogno è partire ma
non ha nulla con sé. Solo il suo abito da lavoro: fa le foto con i turisti
vestito da Gladiatore al Colosseo, quel viaggio è la sua occasione. Intanto al
porto è quasi il tramonto e sulla zattera si lavora per la partenza. Iniziano ad
arrivare i primi viaggiatori.
Un giovane
cubano con una valigia alta due metri da cui escono musicisti. Due arabi che
cercano di corrompere il capitano per imbarcare più valigie. Un improbabile
cantante di tango. Uno scettico indio. Un africano con una piccolissima valigia
magica grazie alla quale riesce a cantare in qualsiasi lingua. Ognuno di loro ha
qualcosa di straordinario dentro la valigia. Questa è una storia allo stesso
tempo fantasiosa e autobiografica, in cui l’Orchestra di Piazza Vittorio si
racconterà attraverso il suo modo di fare e pensare la musica. Si possono
percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfire la superficie
della vita stessa, né imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio
sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare.
In tutto questo,
Simon ce la farà ad arrivare in tempo?
“Questo
spettacolo ci ha permesso di raccontare al pubblico in maniera leggera, aspetti
di grande rilevanza sociale – lo racconta il Direttore Artistico
dell’Orchestra, il Maestro Mario Tronco – Nella
passata edizione il pubblico ci ha ringraziato per questo e molti genitori ci
hanno detto che grazie al nostro spettacolo hanno avuto modo di parlare con i
loro figli di temi importanti come l’immigrazione, la multiculturalità,
l’integrazione, le religioni. Noi consideriamo questo nostro spettacolo, questo
nostro viaggio, come un momento di bellezza e siamo felici che il pubblico
raccolga il valore sociale del nostro lavoro, perché unire culture produce
bellezza”.
“Si parla di
immigrazione solo quando fa comodo e solo per parlarne, il più delle volte, in
modo drammatico e questo la cronaca ce lo dimostra tutti i giorni –
racconta Pino Pecorelli, uno dei componenti storici dell’Orchestra
– Noi parliamo di immigrazione, integrazione, multiculturalità in modo positivo,
perché è importante capire che alle persone si devono dare delle possibilità a
prescindere dalla loro provenienza o dalla religione”.
“Noi
raccontiamo i desideri e le aspettative di persone, costrette dalle circostanze
ad emigrare –
racconta
Carlos Paz
Duque, voce e flauti andini dell’Orchestra di Piazza Vittorio
- Quello che raccontiamo sono
storie e non favole. Noi lo facciamo in maniera romanzata e con l’aiuto della
musica, ma nella realtà c’è altro purtroppo. Quando si è costretti a lasciare la
propria casa, i propri affetti, lo si fa per necessità, per sfuggire alla
guerra, alle malattie, alla fame. In questo spettacolo ognuno di noi viene da un
luogo diverso, c’è chi è più coraggioso, chi più timoroso ma tutti hanno una sua
storia di vita vissuta da raccontare mostrando le varie sfaccettature. E’ uno
spettacolo perfetto anche per i bambini”.
Il Giro del
Mondo in 80 Minuti 2014
vi incanterà con le sue musiche originali, la suggestiva scenografia ed i
meravigliosi costumi di scena. Un perfetto meccanismo ad orologeria, uno
spettacolo vivace, allegro e colorato, denso di ritmi ed emozioni, che
accompagneranno lo spettatore in questo ideale giro del mondo dal quale non
vorrete più tornare!
L'Orchestra di
Piazza Vittorio è un'orchestra romana composta da 18 musicisti e cantanti di 10
diverse nazionalità, applauditi protagonisti della scena mondiale.
L'Orchestra di
Piazza Vittorio è nata in seno all’Associazione
Apollo 11
ed è stata ideata e creata da Mario Tronco e
Agostino
Ferrente.
www.orchestrapiazzavittorio.it
www.facebook.com/OrchestraPiazzaVittorio
Teatro Olimpico
- Piazza Gentile da
Fabriano 17
Botteghino
aperto tutti i giorni orario
continuato 10-19
Info & Biglietti
06.32.65.991 –
biglietti@teatroolimpico.it
Acquisto online:
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Prezzi (più diritto di
prevendita):
Poltronissima € 30,00 -
Poltrona/Prima Balconata € 25,00
Galleria € 20,00 - Junior 4-14
anni € 14,00
Spettacoli serali ore 21:00, Sabato ore 17:00 e 21:00, Domenica ore 18:00
Gruppi e CRAL
Ufficio Promozione - 06.32.65.99.27 -
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