|
Terezin, a
circa cinquanta chilometri da Praga, chiamata “Il dono di Hitler”, fu la
città che la Germania nazista eresse a simbolo pubblico e ingannevole
del trattamento riservato alla popolazione ebraica. In questo ghetto
furono riuniti i più importanti artisti dell’Europa dell’Est e
moltissimi bambini fino a quattordici anni. A Terezin fu realizzato un
documentario, allestendo la città come un set cinematografico. Pur nelle
drammatiche condizioni di vita di un ghetto, a Terezin fervevano
attività musicali, teatrali, artistiche. Gli adulti si occupavano
dell’insegnamento ai bambini, spesso orfani, che hanno lasciato le loro
poesie e i loro disegni. Un luogo dove l’arte ha restituito dignità a
chi l’ha perduta e, forse, dato una piccola speranza di vita.
Una
testimonianza vera della Shoah, attraverso la storia dell’allestimento
del Requiem di Verdi a Terezin.
Note
dell'autrice
“Abbiamo
cercato di raccontare emozioni, dolori, fallimenti, successi dei
personaggi veri che hanno dato vita al Requiem, in un allestimento
essenziale, dove il fluire delle parole scandisce il destino e la
speranza di uomini che hanno lasciato in noi il loro indimenticabile
ricordo. |