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PICCOLO
ELISEO
PATRONI GRIFFI
28 gennaio | 16 febbraio 2014
FONDAZIONE DEL
TEATRO STABILE DI TORINO
Stagione 2013/2014
EDUCAZIONE
SIBERIANA
di
Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
da
un’idea di Francesco Di Leva e Adriano
Pantaleo
con
Luigi Diberti
e con
Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino,
Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti
regia
Giuseppe Miale di Mauro
scene
Carmine Guarino
luci
Luigi Biondi
musiche
Francesco Forni
costumi
Giovanna Napolitano
cura del
movimento Roberto Aldorasi
Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro Metastasio Stabile della
Toscana/Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con NestT
(Napoli est Teatro) |
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Lo spettacolo è
tratto da
Educazione siberiana di Nicolai
Lilin, Giulio Einaudi Editore, prima edizione Supercoralli 2009
Debutta al
Piccolo Eliseo di Roma, dal 28 gennaio al 16 febbraio 2014,
EDUCAZIONE SIBERIANA
di
Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro, nato da un’idea di Francesco Di
Leva e Adriano Pantaleo. Lo spettacolo è interpretato da Luigi Diberti e
da Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino,
Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti, per la regia di
Giuseppe Miale di Mauro. Le scene sono di Carmine Guarino, le luci di
Luigi Biondi, le musiche di Francesco Forni, i costumi di Giovanna
Napolitano, cura del movimento Roberto Aldorasi.
Educazione siberiana
- coprodotto dalla
Fondazione del Teatro Stabile di Torino, dal Teatro Metastasio Stabile
della Toscana, da Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con
NestT (Napoli est Teatro) – dopo Roma sarà rappresentata in tournée in
Italia.
L’esordio letterario
di Nicolai Lilin, Educazione siberiana (edito da Einaudi), è
stato travolgente: venduto in 24 paesi stranieri e tradotto in 19
lingue, è diventato un film diretto da Gabriele Salvatores e
interpretato da John Malkovich. Primo di una trilogia, il libro è il
crudo resoconto di ciò che significa per l’autore far parte degli Urka
siberiani, ultimi discendenti di una stirpe guerriera: uomini che si
definiscono “criminali onesti”, gente animata da un’etica forte e
antica, capace di brutalità ma anche di esprimere un codice etico che
paradossalmente si dichiara incorrotto nonostante sia l’espressione di
una comunità criminale. |
Quando Lilin nasce in
Transnistria, regione dell’ex Unione Sovietica oggi Moldova, la
criminalità dilagante è l’unica certezza per un bambino come lui,
cresciuto nel culto delle armi, che vengono esposte in ogni casa ai
piedi delle icone religiose, come fossero anch’esse ammantate di
sacralità. Nel suo quartiere, Fiume Basso, si concentrano i criminali
espulsi dalla Siberia e la scuola della strada è l’unica che vale per
Nicolai, un’educazione che passa attraverso i “vecchi”, i criminali
anziani ai quali la comunità riconosce lo specialissimo ruolo di «nonni»
adottivi. Sono loro, giorno dopo giorno, a trasmettere valori che paiono
in conflitto con quelli criminali: l’amicizia, la lealtà, la
condivisione dei beni. Ma anche la cultura dei tatuaggi che dicono il
destino di ognuno, e che ricoprono la pelle di Nicolai adulto. E quando
la cultura dei nuovi delinquenti, giostrata dalle autorità russe, fa
breccia a Fiume Basso, nulla sarà più come prima.
In uno stile
spiazzante, con una dimensione etica tangibile ma incredibilmente
distorta, Educazione siberiana è un moderno romanzo di
formazione.
«L’adattamento
teatrale di Educazione siberiana si muove intorno alla storia di
due fratelli molto diversi tra loro: il primo è Boris, il giusto. Legato
agli insegnamenti della tradizione siberiana, rispetta gli anziani e
cerca di somigliare in tutto a loro. Il secondo è Yuri, il ribelle. Ha
lo sguardo proiettato nel futuro, pronto ad infrangere ogni regola e a
tradire la sua stessa famiglia per amore del Dio denaro, così rapito nel
suo sogno americano. |
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In mezzo il vecchio Nonno
Kuzja, che cerca di far resistere la tradizione dei criminali onesti, nonostante
il devastante impatto della società con il moderno delirio del consumismo
occidentale. La storia di Boris e Yuri rappresenta metaforicamente il modello
del tipico conflitto che si sviluppa nel periodo post sovietico sia dentro una
singola persona che nella società intera. All’epoca della fine dell’URSS gli
effetti collaterali di quell’evento, i fattori politico-sociali, hanno generato
il caos nel popolo stremato dalla dittatura e affamato di libertà. Ed è proprio
la percezione distorta della libertà che ha spinto le persone verso atti
estremi, fino ad arrivare al drammatico degrado delle anime».
Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
durata: 90'
Tournée dello spettacolo
28 gennaio - 16 febbraio 2014
| Roma, Piccolo Eliseo
18 - 23 febbraio 2014 |
Modena, Teatro delle Passioni
25 febbraio - 2 marzo 2014 |
Milano, Elfo Puccini (Sala Shakespeare)
4 - 9 marzo 2014 | Napoli,
Teatro Bellini
11 - 12 marzo 2014 |
Casalecchio di Reno, Teatro Testoni
14 - 15 marzo 2014 | Venaria,
Teatro Concordia
17 - 18 marzo 2014 | Casale
Monferrato, Teatro Municipale
Maya Amenduni
Ufficio Stampa Teatro Eliseo e
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
+39 3928157943
06 48872238
uffstampa@teatroeliseo.it
mayaamenduni@gmail.com
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INFO STAMPA:
Fondazione del Teatro Stabile
di Torino, Settore Stampa e Comunicazione:
Carla Galliano (Responsabile),
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Via Rossini 12 - Torino
(Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435
E-mail:
galliano@teatrostabiletorino.it -
carrera@teatrostabiletorino.it
Orari recite:
Orari recite:
martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 20.45
mercoledì, domenica ore 17.00
Prezzi biglietti
Settore |
Intero |
Ridotto1 |
Ridotto2 |
Ridotto3 |
posto unico |
20 € |
17 € |
15 € |
11 € |
Botteghino: 06
4882114 e 06 48872222
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