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Poco prima di una di queste sedute il
terapeuta che le presiede avverte le sue pazienti che quel giorno non
sarà lui a guidare la seduta, bensì un suo collega. Le quattro, sebbene
riluttanti, accettano. Quando arriva il nuovo dottore ognuna di loro
vede in lui il proprio padre. Impossibile? Apparentemente. Ma i
rispettivi padri spiegano loro che sono lì per uno scopo ben preciso. Da
qui si snoda una storia che può sembrare surreale, ma che attraverso
poesia, qualche lacrima e tanti sorrisi invita a cominciare un percorso
interiore ed esteriore che porterà le quattro donne a leggere dentro
loro stesse per cominciare a sciogliere quei nodi che ognuno di noi in
fondo ha.
Note di regia:
L’ineluttabilità della vita si palesa per
la sua semplicità, tutti perdiamo qualcosa, ma questo non deve farci
smettere di vedere la vita per quello che è: una cosa meravigliosa. Ma
rendere al meglio questa visione della vita c’è bisogno, oltre lo
scriverla, anche darle corpo, carne, occhi, voci.
Il cast è composto da
individualità eccellenti: Marta Altinier, Noemi Giangrande, Giorgia
Locuratolo e Melissa Maccari che sono le quattro donne, Gregorio De
Paola che impersona il Dottor Brown e Barbara Villa che interpreta la
parte metafisica e poetica dello spettacolo. Ci saranno delle canzoni
scritte appositamente per questo lavoro da una giovane e talentuosa
cantautrice: Linda Di Francesca e le musiche, anche queste scritte per
questo spettacolo, dal maestro Angelo Talocci. Insomma tutto originale:
testo, musica e canzoni, in barba a chi continua a sostenere che in
Italia non ci sono idee originali. |