Percezione
dell’accadere, del farsi delle cose, del loro costante divenire
17
febbraio – 7 marzo 2014
Il campo di sperimentazione degli artisti
presenti si sviluppa intorno alla necessità di riscoprire una esigenza
comunicativa, la propria originaria identità, l’impulso interiore da
cui ciascuno trae nutrimento e che gli artisti non vogliono, né possono
tralasciare dalla propria pratica creativa. Ogni artista rappresenta
nelle sue opere il suo microcosmo, una profondità e una stratificazione
culturale e antropologica che è impossibile trascurare, perché offre gli
strumenti per cogliere le ragioni degli accadimenti legati alla
quotidianità e al suo continuo divenire. Lo spazio psicologico, il
proprio mondo, il portato di esperienze personali, la percezione del
farsi delle cose, attivano una narrazione non solo sulla storia
individuale ma su quella di tutti. Dunque vedere un’opera, o meglio
ancora incontrare un artista, vuol dire fare esperienza dello spazio
psicologico altrui per capire meglio il nostro, conoscere il senso del
tempo, del farsi delle cose in cui siamo immersi. E' proprio una
peculiarità dell'artista possedere un'attitudine duttile, plastica a
concepire il mondo come un continuo divenire che reinventa ad ogni passo
nuovi teatri per l'umanità un modo di elaborare i pensieri, di
progettare il nostro futuro. |
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