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GERARDO DOTTORI
Brani di Futurismo del Maestro dell’Aeropittura
a cura di Massimo
Duranti
con testi in catalogo
di Lorenzo Canova, Andrea Baffoni e Roberto Floreani
inaugurazione febbraio
2014
6 febbraio - 8 marzo
2014
Galleria Russo, via
Alibert 20, Roma
Comunicato stampa
Si inaugura giovedì 6
febbraio negli spazi della Galleria Russo di Roma, alla presenza del
Sindaco di Roma Ignazio Marino, la mostra
"GERARDO DOTTORI.
Brani di Futurismo del Maestro dell’Aeropittura"
a cura di Massimo
Duranti, con testi in catalogo di Lorenzo Canova, Andrea Baffoni e
Roberto Floreani con il Patrocinio del Comune di Roma. Per
l'occasione saranno esposte più di 80 opere di Gerardo Dottori, eseguite
in un arco temporale che va dalla fine dell’800 al 1976 e che contempla
opere figurative del periodo prefuturista, parolibere, dipinti e
idromatite della stagione futurista, dipinti, disegni (bozzetti di opere
storiche) della stagione aeropittorica, "brani" di arte sacra futurista,
rappresentazioni del "Nuovo paesaggio moderno" fino alle ultime
illustrazioni. Numerose, in particolare, le opere inedite o non più
esposte da lungo tempo. |
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Fra queste gli
inediti Virata su fiumi, lago, mare del 1934 e Notturno
del 1925. Dopo più di cinquanta anni si potrà di nuovo ammirare
Elevazione del 1945, un grande dipinto di pura spiritualità
artistica. Fra le opere su carta, il precocissimo carboncino del
paesaggio montano della guerra Sintesi di montagne del 1919 e il
prezioso bozzetto della parte centrale del Trittico della velocità
del 1925. Senza dimenticare tre rarissime parolibere redatte durante la
Prima guerra mondiale.
Con queste parole il
curatore Massimo Duranti descrive la mostra: "E allora, non si possono
non sottolineare alcuni brani dell’ottantina di opere esposte. A partire
da I superstiti, unica parte disponibile del Trittico
degli alberi del 1909-10, di grande qualità tonale, episodio
fondamentale del simbolismo dottoriano, “fondato su intenzioni di
sintesi simbolica, e distante da interessi rappresentativi, o invece
puramente astratti” come scriveva Crispolti già nel 1974. E poi la
pressoché sconosciuta, bellissima Fanciulla che legge del
1908; il naturalista Paesaggio con pagliai dei
primi Dieci, e ancora l’accennata serie di rarissimi e poco noti disegni
pre futuristi e l’altrettanto già citata serie di ritratti maschili e
femminili e di caricature, che ci presentano un Dottori ineditamente
arguto, che si protraggono fino ai Venti. In questo ambito abbiamo
collocato anche tre rarissime cartoline postali di guerra che Dottori
indirizzò alla sorella Bianca dove illustra con disegni a inchiostro la
vita in guerra fra il 1915 e il 1916. |
E in guerra scrisse
“Parole in libertà”, il nuovo modo di scrivere poesia senza
punteggiatura, nell’essenzialità dei termini, alcune sui temi,
ovviamente, della guerra, altre sul valore assoluto della “poesia” i cui
originali sono eccezionalmente in questa mostra. Quanto alle opere,
documentano la stagione dottoriana un po’ misconosciuta e, per certi
versi, negata, di appartenenza al “Primo Futurismo” un gruppo
significativo di lavori: da Tocchi-campana-notte del 1915
a Esplosione del 1916-17, traduzioni pittoriche di
sensazioni visive e uditive proprie del linguaggio futurista, colte in
guerra, come anche Sintesi di montagne che restituisce
l’ambiente di guerra, ma anche Forme astratte che risente
della lezione di Balla. A corredo un cospicuo gruppo di disegni con
studi, fra cui il rarissimo e preziosissimo Studio per Trittico
della velocità - La corsa del 1925, - il cui dipinto è
attualmente, come detto, al Guggenheim di New York per la grande mostra
futurista -, che rivela la grande capacità di sintesi compositiva nella
individuazione del dinamismo della macchina che penetra in profondità il
paesaggio dischiudentesi letteralmente nei suoi elementi di natura e
architettonici. E ancora la serie poco vista dei Calciatori.
Ricchissima la sezione dedicata all’Aeropittura a partire dai volti
inscritti nel paesaggio umbro, in scenari immaginifici come nelle due
aeropitture del 1927 e 1932 Esplosione dell’isola (con
relativo bozzetto a idromatita) e Aeropaesaggio,
quest’ultimo originalissimo perché ci restituisce una visione molto
dall’alto che smaterializza e sintetizza ogni cosa rendendoci una
visione spiritualizzata, mentre l’esplosione dell’isola coniuga la
sensazione uditivo-visiva dell’esplosione del 1916 con la visione
aeropittorica di un’isola simbolica dove si manifesta la forza
sotterranea della natura. |
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Inedite la Virata su
fiumi, lago, mare del 1934, come pure il Notturno del 1925
entrambi di grande qualità lirica e compositiva. Tipica l’aeropittura con
lago-fiume-colline idealizzati, circondanti, di Coste e golfi del
1935, nitida nelle cromie e nella stesura. C’è anche una sezione dedicata
all’Arte sacra futurista, della quale, come abbiamo visto, Dottori fu maestro,
con una precoce Madonna col Bambino in cui già dal 1924 inseriva i
personaggi nello scenario aeropittorico, e con la monumentale Madonna col
Bambino del 1925, eccellente trasfigurazione e compenetrazione
immagine-paesaggio. E, ancora, il bellissimo bozzetto del capolavoro dottoriano
del sacro futurista della Crocifissione oggi in Vaticano e nel
Museo Dottori: in due versioni quasi identiche, opera, come accennato, portata
ad esempio da Marinetti nel manifesto dell’Arte sacra futurista del 1931 che
sottolinea: “La Crocifissione è caratterizzata dall’affascinante fluidità
dei copri delle donne piangenti ai piedi della croce . Queste sembrano i
dolorosi prolungamenti del corpo stesso di cristo tutti imbevuti da una luce
extra terrestre che costituisce il personaggio dominante del quadro”. C’è,
ancora, anche la Madonna che era parte fondamentale della ambientazione della
camera da letto di Casa Carli a Roma del 1930, edificio andato distrutto, dove
c’è una assoluta sublimazione del paesaggio lussureggiante che fa festa alla
maternità divina. Sintetica, ma efficace la sezione del “Nuovo paesaggio
moderno” che contraddistingue, dopo il 1944, data della conclusione storica del
Futurismo con la morte di Marinetti, lo stemperamento degli eccessi
aeropittorici distendendosi la pittura in visioni puramente liriche del
paesaggio sempre più idealizzato, ma a volte reale, come nell’inedito
Porto Venere del 1958. E infine l’Astrazione del
1976 dove l’artista vaga confusamente nella memoria dei dinamismi della natura."
Una panoramica di ampio
respiro e qualità che illustra la poetica di Gerardo Dottori e nel contempo
testimonia la prolifica e varia attività del celebre futurista e maestro dell’Aeropittura.
“Mediante gli stati d’animo
delle velocità aeroplaniche ho potuto creare il paesaggio terrestre isolandolo
fuori tempo-spazio nutrendolo di cielo per modo che diventasse paradiso”. (G.
Dottori)
L'esposizione è organizzata
dalla Galleria Russo, in collaborazione con gli Archivi Gerardo Dottori
(Perugia) e si inserisce nel percorso ormai storico della Galleria, che da oltre
vent’anni si dedica alla valorizzazione dei grandi artisti del novecento
italiano e segue, in ordine di tempo, le monografiche già dedicate ai grandi
protagonisti del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti (2013), Giacomo Balla
(2010), Umberto Boccioni (2000), Carlo Erba (2013), Mino delle Site (2008).
GB Enigma di Gianni Bulgari,
per questo evento, espone nella boutique GB ENIGMA di Via Margutta,
una piccola e preziosa sezione di opere facenti parte della mostra che
dialogherà con alcuni importanti gioielli della collezione GB Enigma ispirati al
Movimento Futurista.
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