Desiderio
e immaginazione
23 giugno - 4 luglio 2014
Proviamo con una mostra d’arte a
raccontare come l’arte riesca ancora ad attivare canali di sensibilità,
poesia, di amore attraverso le opere, per avvicinarsi ad un pubblico, ma
non solo, che molte volte ha fatto notare questa mancanza di emozione
nell’arte contemporanea .
Partendo dal presupposto che
l’immaginazione è proprio la fucina dove vengono forgiati i modelli
ideali dell’uomo. L’artista è colui che attraverso il processo
immaginativo può creare qualsiasi cosa. All’impulso, al desiderio egli
dà una forma, un modello, un’azione, un gesto con l’aiuto del potere e
capacità immaginativa. Questa immaginazione opera automaticamente e
inconsapevolmente in tutti gli uomini e funziona quando viene stimolata
e risvegliata dall’emozione di un forte desiderio.
Volendo tenere in considerazione la
necessità interiore di giungere alla creazione che da sempre accompagna
l’arte e gli artisti, penso che chi entra in rapporto con l’arte voglia
essere parte di questo processo appassionato di desiderio attivo, messo
in moto dall’artista.
Di questi tempi parlare di immaginazione,
poetica e suggestione dell’arte sembra indiscutibilmente una
provocazione. Ma dobbiamo immaginare un futuro e dobbiamo rimanere
motivati, perché le nostre facoltà immaginative possono attenuarsi se
non utilizzate. |