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Julius Evola (19 maggio 1898 -
11 giugno 1974) è stato un poliedrico ed eterodosso intellettuale del
Novecento. Pittore e poeta dadaista, filosofo dell'idealismo magico,
alpinista, esoterista, studioso di alchimia e di morfologia della
storia, critico delle nuove religiosità, interprete di diverse dottrine
orientali, politologo, teorico dell'eros, antesignano del revisionismo
storico, soprattutto massimo esponente del pensiero tradizionale in
Italia. I suoi quadri sono in vari musei e alla Galleria d'Arte Moderna
di Roma. Il suo pensiero filosofico è stato riscoperto da Massimo Donà e
Franco Volpi che lo riteneva uno dei più importanti pensatori italiani
insieme a Croce e Gentile. Nel corso di quasi sessanta anni di attività
ha pubblicato una trentina di libri e migliaia di articoli e saggi. Le
sue opere sono state tradotte nelle principali lingue del mondo,
compreso il turco, il serbo, il greco, il romeno, l'ungherese e il
finlandese.
Libri di Julius Evola pubblicati dalla casa editrice Pagine nella
collana de I Libri del Borghese: Regime Corporativo
(1935-1940) a cura di Gian Franco Lami, Rassegna Italiana
(1933-1952) a cura di Gian Fanco Lami, Il Mondo (1924-1925) – Lo
Stato Democratico (1925) – Il Sereno (1924) a cura di Marco Rossi,
Il Popolo Italiano ( 1956-1957) a cura di Giovanni Sessa.
Segreteria organizzativa: Giovanni Sessa:
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