E’ dedica a luoghi che per elezione toccano in ultimo la
luce.
Lo sguardo di Gloria una volta esaurito il mandato di
orizzonti, cede alla veduta a volo d’uccello a prospettiva aerea, a
racconto di vista con fiato corto, ricamo di particolari a
trecentosessanta.
Gli occhi cercano lontano, a ritrovare le acque lasciate,
con giuste coordinate. E’ confondersi nella minuteria, dove la direzione
a nord dà ordine alle tracce topografiche. Sono segni di verghe
acuminate, che incidono forme di roccia e ghiaccio, in cui la memoria
dell’antica dimora marina, torna nelle trovate forme organiche.
Chiunque entri è “costretto” a passi delicati, a
movimenti calcolati, a tenere riverenza verso quello che c’è. Così
dovrebbe essere la devozione verso l’arte.
E’ dedica a bellezza di natura che possa tornare ancora a
nutrire l’uomo.
Gloria Salvatori nasce a Rimini l’1 gennaio 1969, vive e
lavora a Forlì.
Espone dal 1990, in collettive e personali sia in Italia
che all’estero.
E’ diplomata nella sezione di architettura del Liceo
Artistico e nella scuola di pittura presso l’Accademia di Belle Arti.
Unitamente all’attività artistica Gloria, insegnante di
pedagogia steiner-waldorf, conduce attività artistica e
pedagogico-educativa per adulti e bambini. |