|
Scrive il critico Andrea Guastella: «[…] Il viaggio inizia da una porta
socchiusa con al centro una linea bianchissima di luce. Al centro, ma
non nel senso che ci si aspetterebbe. La luce infatti non si distende in
verticale: segue la linea dell’orizzonte per subito interrompersi ai
margini laterali della porta. Quest’ultima, rovesciata sul fianco, si
apre a uno spazio tenebroso e compatto, inviolato dal chiarore che
trapela dall’esterno, e i suoi colori, astratti e innaturali, brillano
di luce propria.
Ma
perché questa strana, anzi stranissima porta si compone di materiali
disparati che si alternano a cangianti campiture? Qualche sbadato,
andandosene, la ha lasciata semiaperta o dovremo aspettarci che un
estraneo, correndo sulle pareti come un geco, la spalanchi e si affacci
all’improvviso? Sono le classiche domande che rivolgiamo a noi stessi al
risveglio da un sogno, organizzandone gli sparsi elementi in un discorso
compiuto. […]»
Atanasio Giuseppe Elia
è nato nel 1945 a Patrasso (Grecia). Nel 1964 insegna Discipline
Pittoriche presso l’Istituto Statale d’Arte “F.Juvara” di San Cataldo e
dal 1978 al 2004 ne è Dirigente Scolastico. Dal 1963 è presente in
numerosi e significativi premi, rassegne nazionali e internazionali, e
annovera nel suo curriculum parecchie mostre personali. |