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astratto
e minimale ai limiti dell'impraticabile.
“Le
stringhe - “reverse” che Daniele D’Acquisto ha concepito per la
Fondazione Pascali palesano questi orientamenti, oltre a tutta una serie
di indagini che rivelano l’organizzazione analitica di un ambiente
espositivo, grazie a corpi variabili che innescano improvvisi scatti,
egemonie e contatti inaspettati svelati dalle fasce di un materiale
povero e apparentemente fragile come il legno. Potenzialmente si tratta
di un flusso che potrebbe non terminare mai, anche perché le stringhe
fagocitano e rielaborano la fisionomia di una serie di oggetti
appartenenti a un quotidiano deliberatamente esibito, anche nella sua
dimensione propriamente domestica. Sono elementi di uso comune, reliquie
di una memoria ancora attiva e per certi versi inespressa.
Perciò
le stringhe fagocitano, in un percorso apparentemente lineare, brandelli
di realtà e immaginazione, rudimenti feriali e porzioni di spazio
assolutamente tangibili, tanto che a loro volta gli oggetti connettono
ulteriori stringhe. Da qui il titolo scelto per il progetto espositivo
di Polignano: Reverse, ovvero invertire. Cosa? Certamente un
ordine precostituito, a sua volta manipolato per dar vita a un percorso
che, secondo lo stesso artista, "non sarà univoco’”. [dal
testo critico di Lorenzo Madaro in mostra]
La
mostra, che sarà accompagnata da un catalogo, è stata realizzata in
stretta collaborazione con la galleria d’arte contemporanea Gagliardi
Art System (Torino). Info:
www.gasart.it. |