Fondazione Museo Pino Pascali, sabato 29 marzo, ore 19
La crisi
socio-economica è uno degli argomenti che sta monopolizzando il
dibattito contemporaneo in tutti i settori. Il mondo dell’arte e della
cultura, che più di altri svolge il ruolo di interpretare e raccontare i
fenomeni del presente, non si può sottrarre a questo compito.
Soprattutto, in questo momento è importante capire come le istanze e i
traumi del momento storico che stiamo vivendo si stiano riverberando
sulle realtà artistiche - come esse stiano reagendo alla sempre più
forte rarefazione delle risorse, quali siano le nuove urgenze, quali le
nuove domande.
Con queste
premesse, e con un occhio rivolto maggiormente al sistema dell’arte
contemporanea, la Fondazione Museo Pino Pascali invita sabato 29
marzo alle ore 19,Christian Caliandro, scrittore e critico
d’arte, e Raffaele Gavarro, curatore e critico, a provocare una
riflessione con la direttrice Rosalba Branà che metta al centro
soprattutto lo stato dell’arte in Italia, in un confronto che abbracci
altri sistemi culturali e la posizione del nostro Paese nella dimensione
globale.
Questo
avverrà mentre al Museo sono in corso due mostre che presentano
differenti modi di operare e di fare ricerca. Duel
con le installazioni di Dario Agrimi e Raffaele Fiorella
(fino al 30 marzo), nell’ambito della rassegna annuale Il Museo e il
suo territorio, che valorizza le nuove energie pugliesi ed è
concepita, proprio come racconta il titolo stesso, come un discorso
agonistico, e The Still House Group, mostra dedicata alla
ricerca di un collettivo nato nel 2007 e proveniente dagli Stati Uniti.
In questo caso, il lavoro di gruppo diventa un modo per sostenersi l’un
l’altro, abbattere i costi, promuoversi e vivere un percorso d’arte
insieme.
Raffaele Gavarro
nel suo libro Oltre l’Estetica (Meltemi editore) ritiene
che nell’arte del nostro tempo manchino elementi aggreganti e continuità
stilistico-formali e linguistiche, e sia piuttosto mobile e istantanea:
l’artista passa con estrema disinvoltura da un linguaggio all’altro, da
situazioni espositive tematizzate ad altre campionarie.
Affronta inoltre le
affinità e le differenze tra la figura del curatore e quella del
critico, prese in esame per affrontare i problemi legati alla
storicizzazione dei fenomeni artistici contemporanei e le questioni di
metodo a essa correlate.
Christian Caliandro
nel libro Italia Revolution. Rinascere con la cultura fa
appello alla lotta, con le armi della cultura, rivolgendosi in
particolare a quelle generazioni tra i venti e i quarantacinque anni che
sono sprofondate in una paralizzante condizione di “umiliazione
collettiva”.
Un altro
importante spunto di riflessione sarà dato in maniera consequenziale a questo
filone dalla relazione tra pubblico e privato e tra i diversi soggetti
(galleristi, collezionisti, mercanti, curatori, fruitori) che operano nel mondo
dell’arte, cercando di capirne la funzione, ma anche quelle che sono state le
possibili storture - reiterate nell’ultimo ventennio - con l’obiettivo di capire
come si può costruire una visione lunga che tenga conto dei mutamenti in atto e
reagisca ad essi e di aprire un confronto al di là delle retoriche in essere.
*
Christian Caliandro
è nato a Mottola (Ta) nel 1979, vive a Bari, storico dell’arte e curatore è
esperto di politiche culturali. Insegna “Media e narrative urbane” presso
l’Università IULM di Milano. Ha pubblicato La trasformazione delle immagini.
L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-1983 (Mondadori Electa
2008) e, con Pier Luigi Sacco, "Italia Reloaded. Ripartire con la cultura" (Il
Mulino 2011). Nel 2013 pubblica per i tipi di Bompiani, "Italia Revolution.
Rinascere con la cultura". Collabora con le riviste “Alfabeta2”, “Minima&Moralia”,
“Doppiozero” “Artribune” e con il “Corriere del Mezzogiorno-Corriere della
Sera”.
Raffaele Gavarro
è nato a Caserta nel 1963. Vive e lavora a Roma, docente di Storia e Teoria dei
Nuovi Media all’Accademia di Belle Arti di Roma e docente ai master per curatori
dello Ied di Roma. È critico, scrittore d’arte e curatore indipendente,
direttore artistico di fiere d’arte a Roma e a Venezia e del Festival
internazionale del Videominuto al Pecci di Prato; è stato capo curatore
all’Isola di San Servolo (VE) e curatore indipendente al Museo Macro di Roma,
curatore del Padiglione Italia della 11th Bienal de La Habana. Attualmente è
direttore del Premio Maretti Riva Memorial.
FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
VIA PARCO DEL LAURO 119 . 70044 POLIGNANO A MARE (BA)