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ARRIVA A PARMA LA
GRANDE MOSTRA
CHE RACCONTA LA MODERNITÀ ITALIANA ATTRAVERSO LE PUBBLICITÀ DEL CIBO
Il Cibo Immaginario.
1950- 1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola,
la mostra ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix
in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e
Montana arriva a Parma dove, grazie al patrocinio ed alla
collaborazione del Comune, dal 12 aprile al 15 giugno sarà
ospitata al Palazzo del Governatore, nel cuore della città.
“Abbiamo accolto volentieri la proposta di ospitare la mostra Il
Cibo Immaginario come tassello ulteriore della volontà di arricchire
la valorizzazione dell’ambito agroalimentare, così legato al nostro
territorio, con elementi culturali e sociali di forte impatto.
Un’esposizione curiosa, adatta ad un pubblico ampio, in grado di
affascinare i bambini di oggi come quelli di ieri, in un percorso
sicuramente evocativo di momenti e ricordi che fanno parte di un
racconto ancora di grande interesse” dichiara l’Assessore alla
Cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferraris. |
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“Essere a Parma,
città simbolo delle eccellenze alimentari e dello stile del gusto, non è
una pura casualità, ma una scelta fortemente voluta” dichiara il
curatore Marco Panella “per sottolineare quanto importante e
decisivo sia stato – e sia tuttora - il rapporto tra alimentazione e
pubblicità nel miglioramento della condizione sociale italiana”.
Il Cibo Immaginario – che al Palazzo delle Esposizioni di
Roma ha registrato 33.000 visitatori - racconta venti anni di vita e
costume italiani, dalla Ricostruzione sino alle soglie all’Austerity,
attraverso icone e linguaggi della pubblicità del cibo e dei riti del
mangiare. Oltre 400 le immagini pubblicitarie a disposizione del
pubblico – circa 100 in più rispetto all’edizione romana - da
osservare una ad una, cogliendone l’evoluzione dei paradigmi di
comunicazione e, soprattutto, la portata evocativa ed emozionale; una
storia visiva suggestiva, nella quale rintracciare i segni del
cambiamento di un’Italia che nella pubblicità trova una sua
rappresentazione mediatica profonda e la misura del suo affrancamento
sociale.
“Il punto di osservazione scelto per il racconto de Il Cibo
Immaginario”, dichiara Marco Panella “è quello della
memoria e del linguaggio estetico delle pubblicità che hanno sorriso
agli italiani dalle dai rotocalchi, testate con milioni di copie
vendute a settimana, e dalle cui pagine le pubblicità precorrevano i
tempi, ne esaltavano le tendenze, alimentavano un sistema di ambizione e
di rincorsa sociale; pubblicità che a distanza di decenni ci
restituiscono intatta l’immagine di una Nazione che aveva fiducia in se
stessa e che, pur con tutti i suoi tratti d’ingenuità, era in cammino
verso la modernità”. |
Il linguaggio
espositivo de Il Cibo Immaginario è quello della carta e degli
oggetti sopravvissuti e recuperati dalla dispersione, cercati e trovati
nelle case e nelle cantine, nei mercatini del piccolo modernariato e sui
siti di aste telematiche, materiale povero e al tempo stesso ricco di
vita vissuta; le 400 immagini del percorso visivo, infatti, sono
completate da circa 200 oggetti tra riviste, depliant, cataloghi
premio, agende per la casa, calendari, cartoline illustrate, fotografie,
figurine, fumetti, latte pubblicitarie e piccoli utensili promozionali
di quando la parola gadget era ancora estranea all’uso quotidiano.
Dodici grandi temi segnano l’impianto culturale della mostra:
dalle nuove forme del paesaggio domestico all’Italia dei baby boomer,
dall’Italia che scopre il valore del tempo e del tempo libero all’Italia
degli intenditori che affina gusti e scelte, dall’Italia che sogna con i
concorsi a premio all’Italia che rincorre il risparmio delle offerte
speciali, dall’Italia della seduzione all’Italia delle famiglie e, in
ultimo, a corollario del linguaggio pubblicitario, l’Italia dal vivo
ritratta in 30 fotografie che restituiscono volti e figure di
quell’Italia alla quale le pubblicità parlavano e che, anche attraverso
quelle pubblicità, sognava il suo futuro. |
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“Dal punto di vista
pubblicitario, venti anni rappresentano una produzione iconografica vastissima e
l’evoluzione di stili completamente diversi. Dovendo scegliere tra immagini di
grande forza suggestiva, la selezione è stata faticosa, orientata a volte dalla
logica ed altre dalla passione” continua Marco Panella “gratificata,
però, dall’incontro con la creatività degli illustratori, dei grafici, dei
pubblicitari che hanno saputo inventare linguaggi e suscitare emozioni. Grandi
firme alcuni, meno noti altri, sconosciuti altri ancora. Tutti, però, veri
artisti dell’immaginario ai quali va indistintamente il tributo di questo
lavoro, che ha la pretesa di raccontare un po’ d’Italia e l’ambizione di far
sorridere”.
“Coca-Cola è un’azienda internazionale fortemente radicata nel territorio
italiano, e per questo siamo orgogliosi di continuare – dopo il successo della
mostra a Roma - a partecipare anche qui a Parma al progetto di Cibo Immaginario”
dichiara Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali
Coca-Cola Italia. “Attraverso le pubblicità questa mostra celebra venti anni
di grande fermento, cambiamenti sociali e fiducia nel futuro, che Coca-Cola ha
accompagnato con i valori positivi che da sempre contraddistinguono la marca.
Oggi come allora, con le nostre pubblicità, desideriamo condividere la nostra
visione del mondo, promuovendo un cambiamento positivo nelle persone”.
"Montana - spiega Claudia Cremonini, Responsabile Relazioni Esterne
del Gruppo Cremonini - è uno dei marchi italiani più noti nella storia della
comunicazione pubblicitaria nel nostro Paese, e non poteva mancare anche alla
seconda edizione della mostra di Parma. Un'azienda tutta italiana, fondata nel
1941 e rilanciata negli anni '90 dal Gruppo Cremonini” - prosegue Claudia -,
“protagonista delle indimenticabili campagne pubblicitarie di Carosello
caratterizzate dal "Gringo”, che hanno accompagnato non solo l’evoluzione delle
abitudini alimentari degli italiani ma anche la storia della pubblicità, così
ben raccontata da questa mostra. La comunicazione di Montana è un esempio di
come sia cambiato il linguaggio delle immagini e degli slogan pubblicitari e di
come continuare ad innovare attingendo al patrimonio storico della marca facendo
diventare “cool” un prodotto di facile consumo che oggi è anche capace di
rispondere alle moderne esigenze alimentari.”
Ufficio stampa:
Elisabetta Castiglioni per Artix - Tel/Fax 06.3225044 – 328.4112014
elisabetta@elisabettacastiglioni.com
Info:
artix@artixcom.it
www.ciboimmaginario.it
Orari:
dal martedì alla domenica, dalle 11.00 alle 19.00.
Ingresso consentito sino alle 18.30. Lunedì chiuso
Aperture straordinarie: 21 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno
Biglietteria:
Intero 8 euro. Ridotto 6 euro (over 65 e under 18)
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