|
Anita, attrice
sensibile e colta, offre un’intensa interpretazione che trova perfetto
connubio nell' interazione con le melodie del cantante e musicista
Didie Caria, così come si unisce efficacemente alle installazioni
vibranti e surreali dello scultore Giovanni Tamburelli e alla cura
dell'abito realizzato dall'atelier di Fabiana Bassani.
La storia di Antigone
è il
resoconto di una cornacchia appollaiata su una delle 7 porte di Tebe.
Dalla sua formidabile posizione il pennuto assiste al tentativo di
Antigone di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la
volontà del nuovo re Creonte. Scoperta da una guardia, Antigone viene
condannata ad essere tumulata in una grotta. A seguito delle profezie
dell’indovino Tiresia e alle suppliche del 15 Anzianissimi Anziani della
Polis, il Re decide infine di liberarla. Troppo tardi: Antigone nel
frattempo è morta. Questo porta al suicidio del figlio di Creonte Emone,
promesso sposo di Antigone, ed al decesso della madre, moglie del re: “E
morirono tutti felici e contenti”! Rimane la cornacchia, con la sua
fresca nidiata di cornacchiotti satolli di cibo, a raccontare la storia
dal principio. Sono più importanti le leggi degli uomini o quelle di
Dio? E queste ultime esistono, o sono anch’esse leggi di uomini
ammantate di sacralità? Può una donna contrapporsi al potere di un
uomo? E se questi è un re? Cosa è più giusto? Difendere i diritti del
fratello o far rispettare la legge, anche se colpisce i familiari?
Suscitando questi interrogativi Antigone rimane, a distanza di millenni,
una straordinaria storia di emancipazione. |