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Gatti con le orecchie arricciate, i
guantini bianchi,
la coda a ponpon e le zampine palmate.
500 mici e rare razze a Padovafiere
l’11 e 12 gennaio
Gli italiani si fanno coccolare da 7
milioni e mezzo di gatti. Sabato 11 e domenica 12 gennaio in Fiera a
Padova grande appuntamento con 500 tra i più belli tra questi nostri
amici di famiglia alla 46^ Esposizione Internazionale Felina di
Padova – Amici nella vita.
La Fiera è il luogo privilegiato in
cui vedere da vicino gatti campioni; qui si assiste ai giudizi degli
esperti, ci si fa consigliare nella cura degli animali domestici e nella
scelta del micio più adatto da tenere in famiglia, si prenotano i figli
dei più bei gatti in commercio e si sbircia cosa avviene dietro le
quinte di una grande manifestazione felina. In Fiera poi si trovano i
prodotti per la cura, l’alimentazione e lo svago dei gatti di casa o
d’allevamento: mici che si possono ammirare nelle loro gabbie, ma anche
durante il giudizio degli esperti e sul palco delle premiazioni. |
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Chi partecipa all’expo? Gatti portati da
allevatori che arrivano da sette Paesi: Austria, Croazia, Germania,
Italia, Repubblica Ceca, Slovenia, Svizzera. Molti appartengono a
razze poco conosciute in Italia, come l’American Curl dalle
orecchie arricciate (statunitense dalla Croazia), lo Snowshoe dai
guantini bianchi (americano da Treviso), il Kurilian Bobtail
dalla coda a ponpon (giapponese da Gorizia), l’Egyptian Mau dal
mantello striato (egiziano da Brescia), il Burmilla dagli occhi
verdi e il mantello argentato (inglese dalla Svizzera), il Bengal
dalla pelliccia maculata (americano da Rovigo), il Siberiano
(russo con le zampette palmate), il Ragdol (americano
particolarmente dinoccolato). Ma ci sono anche Abissini, Somali,
British, Certosini, Devon Rex, Maine Coon, Norvegesi delle Foreste,
Orientali, Blu di Russia, Persiani e 55 Sacri di Birmania,
razza alla quale sabato 11 sarà dedicato lo Speciale Sacri di
Birmania, esibizione di esemplari particolarmente belli portati da
A.Ga.Bi. (Associazione Amatori Gatto Sacro di Birmania, che esiste dal
1982).
I sette giudici della Fédération
Internationale Féline sono: Marie Westerlund (Svezia), Helene
Reiter (Germania), Gina Grob (Liechtenstein), Vanda Marija
Godek (Slovenia), Nicole Godiert- Lepert (Francia) Luigi
Comorio e Fabio Brambilla (Italia). Giudicheranno quanto
ciascun gatto si avvicina allo standard di razza; per questo i mici
saranno suddivisi nelle 4 categorie previste: I (Persiani ed Esotici),
II (peli semilunghi), III (peli corti), IV (Siamesi e Orientali) e
all’interno di ogni categoria verranno ulteriormente suddivisi per
razza, per colore (gruppi) e ancora per classe di concorso a seconda che
siano “alle prime armi” o che abbiano già vinto qualche gara o che siano
campioni internazionali. |
I giudici valuteranno la qualità dei
partecipanti che sfileranno per il pubblico sul palco e saranno premiati
nei pomeriggi durante le due diverse giornate di gara. La manifestazione
che prevede l’attribuzione di due distinti titoli, si effettua con
orario continuato dalle 9 alle 19 e con ingresso libero per i bambini
fino ai 12 anni, i disabili e i militari in divisa, mentre per gli altri
il biglietto è di 12 euro. Quest’anno c’è anche un coupon da 10 euro
valido solo per sabato 11 gennaio, da scaricare entro le ore 20 del 10
gennaio da Facebook
https://www.facebook.com/espofelina . L’expo padovana si tiene sotto
l’egida dell’ANFI, Associazione Nazionale Felina Italiana e del
Movimento Azzurro (Associazione Nazionale di Protezione Ambientale) ed è
organizzata come sempre da Costanza Daragiati con lo sponsor Royal Canin.
Informazioni Padovafiere 049 840111
https://www.facebook.com/espofelina
7 milioni e mezzo i gatti italiani
Nelle famiglie italiane vivono almeno 7
milioni e mezzo di gatti. Questo secondo una stima fatta sui consumi di
cibi per animali. E poi ci sono i randagi. Dal momento che il numero dei
gatti domestici praticamente si equivale a quello dei gatti di casa, si
può dire con certezza che tra domestici e liberi, i gatti italiani sono
molti più dei cani.
Le colonie feline sono costituite da gatti
solitari che cacciano in piena autonomia riunendosi al momento
dell’accoppiamento. L’abitudine sociale il gatto la apprende nel primo
anno di vita, quando diventa adulto: se le sue esperienze iniziali sono
traumatiche, l’animale sarà poi pauroso e scontroso. Ma se il micio in
cattività sta per i fatti suoi, quando viene portato in casa diventa
coccolone. |
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Le fusa
Le fusa, che i gatti fanno fin da cuccioli per
segnalare alla mamma che stanno bene, non sempre indicano contentezza. Anche in
momenti drammatici per l’animale (un dolore fisico o prima di morire) il gatto
fa le fusa: probabilmente perché questa attività rilascia endorfine che gli
danno piacere e rappresentano quindi un antidolorifico naturale.
Uomo o donna?
Tra uomo e donna generalmente il gatto preferisce
quest’ultima. Non perché percepisca la femminilità che lo riporta al rapporto
privilegiato avuto con la loro mamma, ma piuttosto perché le donne hanno un
istinto materno e quindi si prendono cura del gatto con particolare amore.
Curiosità feline
I gatti hanno 20.155 peli ogni centimetro quadrato
del loro corpo. Saltano una distanza lunga 5 volte la loro altezza. Avvertono la
presenza di campi magnetici. Dormono per due terzi della giornata, ossia 16 ore.
Hanno una colonna vertebrale che permette rapidi movimenti in qualsiasi
direzione.
Se nell’uomo la temperatura corporea media è di 37
gradi, nel gatto sale a 38 e 39.
Come si fa a capire se il gatto ha schiacciato un
pisolino o dorme profondamente? Nel primo caso respira 26 volte al minuto, molto
meno se sta ronfando.
Nello scatto il gatto, che si muove sulla punta
delle dita, è più veloce del cane, mentre sulle lunghe distanze non regge al
confronto: cuore e polmoni così piccoli non consentono grandi sforzi.
Il gatto, assieme a giraffe e cammelli, è il solo
quadrupede che procede mettendo avanti prima le zampe di un lato e poi quelle
dell’altro.
Se gli umani hanno 4 gruppi sanguigni (A, B, AB e
0), il gatto ne ha solo due: A e B.
Vista
Per vedere al buio al micio basta un sesto della
luce rispetto a noi. Glielo permettono 10 strati di zinco e proteine che
rivestono la retina: strati che si notano quando, illuminato da una luce,
l’occhio del gatto appare brillante. Ma come fa a proteggere occhi tanto
sensibili in presenza di un improvviso bagliore? Il gatto solleva sapidamente
una terza palpebra lucida e protettiva. Se l’uomo ha un angolo visivo di 155
gradi orizzontali e 120 verticali, il gatto ce l’ha di 205. E non è vero che il
gatto vede solo in bianco e nero: distingue anche verde, blu e forse anche il
rosso. Inoltre, come l’essere umano, ha una visione binoculare; inoltre
distingue bene le forme geometriche e anche la differenza tra oggetti bi e
tridimensionali.
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