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Sabato 12 aprile 2014

 

dalla grotta al mare : visita alla grotta di seiano e al parco archelogico del pausilypon

 

Il percorso di visita partirà dalla Grotta di Seiano, che si apre al termine della Discesa Coroglio. Limponente grotta, in realtà una galleria artificiale realizzata in epoca romana dallarchitetto Lucio Cocceio, obliata dal tempo e dallaccumulo di materiali, fu scoperta per caso nel 1840 e riattivata per interessamento di Ferdinando II di Borbone. Il traforo, della lunghezza di circa 780 m, attraversa la collina tufacea di Posillipo, collegando larea di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il Vallone della Gaiola. Dei tre cunicoli, che davano luce e ventilazione al percorso, ne restano aperti solo due (in uno di questi sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, rimase incastrato durante una visita). Superata la grotta, si accede allarea della villa di Pollione (alla quale, prima del traforo, si arrivava soltanto via mare), comprendente i resti di un teatro maggiore, la cui gradinata è costruita sfruttando il pendio della collina, secondo un collaudato schema costruttivo tipico dei teatri greci.

Un giardino porticato divide la scena del teatro maggiore da un secondo teatro, di dimensioni minori e coperto: lOdeion, destinato alle audizioni di poesia e musica. Presenta anchesso una cavea, ovviamente più piccola, alcune sale con pavimenti a mosaico e in marmo e resti di rivestimenti parietali dipinti.

 

 

Gli altri ruderi finora emersi sono: a est del Teatro grande, il Tempio o Sacrarium; a ovest, il Ninfeo con tracce di un impianto termale. La disposizione delle varie strutture sfruttava al meglio lesposizione del sito per offrire una panoramica spettacolare.

 

10:00 - Raduno partecipanti presso lo spiazzo adiacente lingresso della Grotta di Seiano, discesa Coroglio 36 – Napoli

E’ previsto un contributo organizzativo

 

La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il giorno precedente la visita.

 

Info e prenotazioni: 392 2863436 - cultura@sirecoop.it- www.sirecoop.it

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sabato 12 aprile

 

la chiesa di santa maria regina coeli il chiostro e la sua farmacia

sulle orme di santa giovanna antida thouret

 

Lappuntamento è alle ore 10:00 in largo Regina Coeli, che si apre sull’antichissimo decumano superiore dell’Anticaglia. Ad accoglierci, insieme agli operatori della Cooperativa sociale Sire, sarà una delle suore della ordine della Carità che dal 1810 gestiscono il complesso monastico.

La fondatrice di quest’ordine è Santa Giovanna Antida Thouret (1765-1826), i cui resti mortali sono custoditi in un'urna di marmo della Chiesa stessa.

La Santa originaria della Francia allargò la sua opera a Napoli, dove si dedicò alla formazione cristiana e civile dei giovani e alla carità verso i bambini abbandonati, i poveri e i malati. Presso il Complesso Monumentale è possibile visitare, oltre alla chiesa e al chiostro, la Farmacia da lei fondata.

 

La fondazione del convento e della chiesa di Santa Maria Regina Coeli, più antica, si deve alle monache lateranensi agostiniane che, dopo aver abbandonato nel 1560 il loro originario monastero di vico Carboni, decisero di trasferirsi nel palazzo, un tempo del duca di Montalto, che si trovava, con il suo vasto giardino, nella piazza anticamente chiamata Capo de Trio. Prima tappa della visita del complesso sarà la chiesa: nonostante sia stata completata nel 1594, solo la facciata si mostra nella sua originaria e cinquecentesca semplicità. Al suo interno, invece, sono conservate opere che rappresentano tutte le epoche della cultura artistica a Napoli, dagli artisti attivi alla fine del ‘500, agli esponenti dell’ultima maniera, fino ad incontrare importanti esempi dell’arte del Seicento napoletano, con le opere di Stanzione e Giordano

 

10:00 Raduno partecipanti all’ingresso della chiesa di Santa Maria Regina Coeli, Largo Regina Coeli, Na (decumano superiore)

E’ previsto un contributo organizzativo

 

La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il giorno precedente la visita.

 

Info e prenotazioni: 392 2863436 - cultura@sirecoop.it- www.sirecoop.it

 

 

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sabato 12 aprile

 

le sete del re il real sito di san leucio

il borgo della vaccheria con la chiesa di santa maria delle grazie e il belvedere di san leucio

 

La visita si compone di due tappe tra di loro correlate, il Complesso di San Leucio e il Quartiere Vaccheria

 

La realizzazione della Real Colonia di San Leucio, prima tappa del nostro itinerario, dedita alla lavorazione della seta, rappresenta il risultato più avanzato e socialmente rivoluzionario della collaborazione tra monarchia borbonica e i pensatori più illuminati del Regno. Essa divenne  il più vasto impianto per la lavorazione delle sete e la produzione dei manufatti in seta esistente in Italia alla fine del sec. XVIII, modello delle numerose manifatture di tessuti che furono impiantate nel Regno, nel quale si attuava così -  promosso dai Borboni - uno sviluppo industriale moderno. La  struttura leuciana fu originale in quanto dotata di abitazioni per le maestranze, una chiesa, coltivazioni e fabbriche e le condizioni di vita  offerte agli operai e alle loro famiglie erano di gran lunga migliori di quella della nascente classe operaria.

 

Il quartiere della Vaccheria, seconda tappa del nostro itinerario, poco distante,  venne costruito a partire dal 1773 per volere del Re Ferdinando IV di Borbone. Egli scelse la collina di San Leucio come luogo per esercitare la sua grande passione per la caccia. Nello stesso periodo venne realizzato un edificio per ospitare un allevamento sperimentale di bovini importati dalla Sardegna. Tale edificio detto "Vaccheria" diede il nome che ancora oggi conserva l'intero quartiere.

Successivamente, Ferdinando IV affiderà all'architetto Francesco Collecini e la costruzione di una chiesa dedicata a Maria Santissima delle Grazie nella piazza del quartiere, che sarà inaugurata nel 1805.

Al tem­pio si accede tramite due rampe simmetriche che immettono in un magnifico sagrato pavimentato in basalto. La facciata di tufo è in stile neogotico e risente dell’influenza dell'architettura normanna siciliana. L'interno, in contrasto alla facciata, appare ricco di stucchi mistilinei e dorature tipici del gusto tardobarocco.

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16:30 Raduno partecipanti presso il Belvedere di San Leucio (ingresso principale) e visita al Complesso del Belvedere

E’ previsto un contributo organizzativo

 

La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il giorno precedente la visita.

 

Info e prenotazioni: 392 2863436 - cultura@sirecoop.it- www.sirecoop.it

 

 

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sabato 12 aprile

 

BELLEZZE FLEGREE: DAL LAGO LUCRINO AL LAGO D’AVERNO

visita alla grotta della sibilla e al tempio di apollo

 

Vi aspettiamo per un tour tra mito e storia, nella terra del fuoco: un emozionante passeggiata, sulle sponde del lago d’Averno, definito dai Greci la porta degli Inferi per le sue acque nere e i vapori velenosi, alla scoperta della Grotta della Sibilla, una lunga galleria che si dice fosse sede del culto oracolare. La visita guidata partirà dal lago Lucrino, un’ antico bacino che secondo una leggenda era dedicato alla ninfa Calipso. Sotto il dominio romano, questo luogo fu utilizzato per la pescicoltura di orate e ostriche destinato alle tavole dei grandi di Roma che soggiornavano nella vicina Baia. Attraverso un viale alberato si giungerà al lago sacro, l’Averno, un lago di origine vulcanica che divenne per i Greci la porta degli Inferi per le sue acque nere ed esalazioni velenose; qui dimorava secondo Virgilio un’antico culto oracolare, quello della Sibilla, che aveva la facoltà di parlare con i morti. Durante le guerre tra Ottaviano e Sesto Pompeo, il lago fu profanato dalla costruzione di un grande porto romano, il Portus Julius voluto dal generale Agrippa. La visita proseguirà verso la misteriosa grotta della Sibilla, una lunga galleria romana, scavata sotto la montagna delle ginestre, che per le sue stanze e cunicoli, nel 700’, venne definita dai turisti del Grand Tour, sede dell’oracolo cumano. Altra tappa dell’itinerario sarà il cosiddetto Tempio di Apollo in realtà un grande complesso termale di età imperiale, che doveva sorgere in prossimità di una sorgente di acque termo-minerali. Dell’edificio sono visibili ancora oggi parte della cupola (ottogonale all’esterno, circolare all’interno), che, con suo diametro è solo di 5 metri inferiore a quella del Pantheon.

 

Appuntamento ore 16:00 - presso l’ingresso al Lago d’Averno, vicino al Ristorante Caronte in Via lungo lago d’Averno (uscita tangenziale Pozzuoli-Arcofelice)

E’ previsto un contributo organizzativo

 

La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il giorno precedente la visita.

 

Info e prenotazioni: 392 2863436 - cultura@sirecoop.it- www.sirecoop.it

 

 

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